Un cimitero di barconi e vecchi pescherecci, lasciati ad arrugginire al sole sulla terra ferma, le coste siciliane e calabresi, un cimitero molto più grande quello che giace sul fondo del Mediterraneo.
Una parola campeggia in tutte le lingue del mondo ed è dignità: la parola usata per raccontare il primo impatto con la città magrebina, da cui nel 2011 partì la scintilla della rivolta.
E’ stato divulgato in questi giorni l’annuale rapporto pubblicato da Antigone. Da quando venne proclamata l’emergenza carceri (ormai tre anni fa) la situazione sembra essere peggiorata.
Oggi, sabato 17 novembre, molte manifestazioni in occasione della giornata internazionale dello studente. Proviamo per un attimo a tornare a mercoledì, 14 novembre… e proviamo a farlo mettendo da parte.
Estelle ha 92 anni ma se li porta bene. Talmente bene che è decisa a portare a termine la sua missione in barba ad uno degli eserciti più potenti del mondo, quello israeliano.
Maria ha la faccia stravolta e sta per scoppiare a piangere, per lei è l’ennesimo sgombero, il quarto subito nell’arco di un mese circa senza soluzioni, sempre alla ricerca di un luogo che sia più sicuro per lei e per i suoi tre figli…
Stando ai dati divulgati da demoistat.it al primo gennaio 2010 i minori in Italia erano 932.675, di cui 572.720, quelli nati in Italia. Questi bambini, per la legge italiana rimangono stranieri, in quanto figli di stranieri.
Come sta messa l’Italia in materia di difesa e promozione dei diritti umani? Secondo il rapporto elaborato dal Comitato per la promozione e protezione dei diritti umani, si potrebbe senza dubbio affermare: “ per niente bene…”
Come già successo per l’onda verde iraniana anche la protesta tunisina, visto l’elevato livello di censura e controllo sui mezzi di informazione è costretta a passare attraverso canali semi-clandestini, e trova nei social network un valido supporto…
Come già successo per l’onda verde iraniana anche la protesta tunisina, visto l’elevato livello di censura e controllo sui mezzi di informazione è costretta a passare attraverso canali semi-clandestini, e trova nei social network un valido supporto…
Chiedono una vita normale, lavoro e dignità, la possibilità di aver accesso a servizi minimi come potrebbe essere un corso di italiano…
Erano in 20.000, a sfilare per le vie di Villa San Giovanni. Armando Iannetta e Franco Nisticò hanno perso la vita rimanendo vittime di un "meccanismo inceppato".