Arriva il testo base sulla cittadinanza: non è breve, restano i 10 anni
Redattore Sociale
Il testo Bertolini non dimunisce gli anni necessari per ottenere lo status di cittadino e non sembra non ‘ammorbidire’ la normativa vigente neanche per i minori figli di immigrati.
Cittadinanza, arriva il testo base in commissione Affari costituzionali della Camera. Lo ha presentato oggi la relatrice, Isabella Bertolini (Pdl), dopo vari rinvii, anche a causa dell'annuncio di due nuove proposte del Pdl e Lega che si sarebbero dovute aggiungere alle 13 gia' depositate, tra cui quella bipartisan Sarubbi (Pd)-Granata (Pdl). Le due nuove proposte ancora non sono arrivate, ma intanto la commissione ha deciso di andare avanti.
Il testo Bertolini, contrariamente agli auspici del presidente della Camera, Gianfranco Fini, non dimunisce gli anni necessari per ottenere lo status di cittadino e non sembra non 'ammorbidire' la normativa vigente neanche per i minori figli di immigrati. La proposta di testo base, che comunque dovra' essere messa ai voti della commissione per essere approvata, stabilisce che la cittadinanza e' concessa allo straniero che "risiede legalmente e stabilmente nel territorio della Repubblica da almeno 10 anni".
Quanto ai minori nati in Italia, lo status di cittadino e' concesso, su richiesta, entro un anno dal compimento della maggiore eta' e a condizione che "abbia risieduto nel nostro Paese legalmente e senza interruzioni" sino al compimento dei 18 anni. Il minore deve anche aver "frequentato con profitto scuole riconosciute dallo Stato italiano almeno sino all'assolvimento del diritto-dovere all'istruzione".
Il testo base prevede inoltre un "percorso di cittadinanza": l'acquisizione e' subordinata alla frequentazione di un corso, della durata di un anno, finalizzato, tra le altre cose, alla conoscenza della storia e della cultura italiana ed europea, dell'educazione civica e dei principi della Costituzione, all'effettivo grado di integrazione sociale, anche in ambito familiare. Previsto infine un giuramento di fedelta' alla Repubblica con annesso regalo di una copia della Costituzione .
Nel testo base sulle nuove norme in materia di cittadinanza, presentato dalla relatrice, Isabella Bertolini, in commissione Affari costituzionali della Camera, il corso obbligatorio di un anno prevede anche la verifica della conoscenza delle leggi dello Stato e dei principi fondamentali della Costituzione.
La concessione della cittadinanza agli stranieri e' subordinata anche al rispetto degli obblighi fiscali (cioe' essere in regola con il pagamenti delle tasse), al mantenimento dei requisiti di reddito, alloggio, e all'assenza di carichi pendenti necessari per ottenere il permesso di soggiorno.
L'accesso al corso sara' consentito allo straniero che risiede in Italia da almeno otto anni, su sua richiesta. Per iscriversi, l'immigrato dovra' essere munito di permesso di soggiorno, avere un reddito legale ed essere in regola con il fisco. Il procedimento amministrativo relativo al percorso di cittadinanza dovra' concludersi entro due anni dalla presentazione della richiesta di iscrizione al corso "e comunque non prima del compimento del decimo anno di residenza legale nel territorio della Repubblica".
Il decreto di concessione della cittadinanza acquista efficacia solo dopo il giuramento di fedelta' alla Repubblica, che l'immigrato fara' nella sede della prefettura del territorio in cui risiede. All'atto del giuramento, lo straniero si impegna anche ad "osservare lealmente la Costituzione e le leggi, riconoscendo la pari dignita' sociale di tutte le persone".
Il testo Bertolini stabilisce poi che il governo, in collaborazione con le Regioni, attui iniziative "finalizzate a sostenere il processo di integrazione linguistica, culturale e sociale dello straniero" e alle quali "lo straniero e' tenuto a partecipare". Entro sei mesi dall'entrata in vigore della legge, con regolamento del ministero dell'Interno, saranno disciplinate le modalita' di svolgimento del percorso di cittadinanza individuando con piu' precisione l'organizzazione dei corsi.
Fonte: redattoresociale.it
14 Dicembre 2009