Anno dei Diritti Umani: Intervita, la lotta al turismo sessuale è una priorità


La redazione


In occasione dell’inaugurazione dell’Anno dei Diritti Umani Intervita lancia una campagna contro il turismo sessuale


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Comunicato stampa

In occasione dell’inaugurazione dell’Anno dei Diritti Umani Intervita lancia una campagna contro il turismo sessuale. Sono 10 milioni i minori che nel mondo sono asserviti a reti di prostituzione, tratta, turismo sessuale e pornografia per un giro d'affari di 12 miliardi di dollari. I dati emergono da “Vite Invisibili”, il rapporto di Intervita sul fenomeno dello sfruttamento sessuale infantile nel mondo, con il quale la ONG apre la campagna italiana contro il turismo sessuale.

Si stima che il 20% dei viaggi internazionali abbiano come fine proprio il turismo sessuale, di questi il 3% vedono come protagonisti i pedofili. L'organizzazione dei viaggi viene gestita sotto diverse forme. Ci sono reti internazionali di pedofili che si scambiano informazioni e procurano i contatti con centri di prostituzione infantile in altri Paesi. Ma operano sul mercato del turismo vere e proprie imprese specializzate che possono arrivare ad offrire tour sessuali, con accompagnatori permanenti e guide minorenni con il pretesto di visitare il Paese di destinazione.

È il teatro il mezzo scelto da Intervita per portare all'attenzione dell'opinione pubblica la piaga del turismo sessuale. Intervita ha co-prodotto “Bambini a dondolo”, lo spettacolo-inchiesta scritto e interpretato dall'attore di teatro civile Giulio Cavalli, attualmente in tournée in tutta Italia.

“I dati che emergono dal rapporto sono agghiaccianti – ha commentato Daniela Bernacchi, direttore generale di Intervita. Si pensi che un bordello cambogiano può comprare una bambina vergine a 150 dollari, che può essere rivenduta a intermediari giapponesi per 14.000 dollari per finire nei bordelli giapponesi a un prezzo finale di 80.000 dollari. Dietro a tutto questo ci sono storie terribili di bambini: è per questo che abbiamo affidato al teatro il compito di raccontarle all'opinione pubblica.

“Lo spettacolo è un urlo contro le centinaia di migliaia di turisti, italiani e non, professionisti, sposati e a volte con figli, che ogni anno vanno a cercarsi un bambino a gettone, un 'bambino a dondolo' ” ha dichiarato Giulio Cavalli, attore e autore del monologo. “È un tema del quale non si vuole spesso nemmeno sentir parlare, lo spettacolo offrirà uno spaccato sulle testimonianze e delle responsabilità di questo fenomeno”.

Intervita, membro con Intervita di INWA (Intervida World Alliance), opera in Cambogia già dal 2005 con progetti di tutela dei bambini, vittime dello sfruttamento sessuale. Perseguendo gli stessi obiettivi, INWA promuove azioni d'intervento anche nelle aree del sud America più colpite dal fenomeno. I minori, che sono stati esposti a questo genere di esperienze, si trovano in condizioni di profonda vulnerabilità fisica e psichica, a causa delle violenze subite e delle malattie spesso contratte. Lo scopo è quello di offrire ai bambini un'opportunità di reinserimento nella società, grazie al raggiungimento di un'autonomia economica, che possa proteggerli da discriminazioni e ulteriori tentativi di sfruttamento.

 

Per informazioni: Alessandra Depaoli
Haiku RP – tel. 02 4351 1671
www.intervita.it
 

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