Aiutiamo l’Amazzonia!


La redazione


Il 7 e 8 settembre a Perugia il Festival ambientale Pro-Amazzonia


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proamazzonia

Gran Festival ambientale 2019

PROGETTO PRO AMAZZONIA

7 e 8 settembre 2019

Perugia – centro storico ( Corso Vannucci, Giardini Carducci, Sala dei Notari)

Sono previsti momenti di presentazione, dibattito-scientifici e socio culturali, momenti di svago e divertimento, mostre artistiche, sfilate di moda, attività per bambini ed esperienze culinarie

PER CONTATTI: M. 392 6434038  

T. 075953227  

Email: ubaiminas@gmail.com 


Progetto “Pro Amazzonia – il polmone del mondo”

L’Associazione Ubai è nata in Italia nel 2008 con l’intenzione di essere un punto di riferimento per i brasiliani che vivono in Italia, appunto, ed ha promosso diversi festival e manifestazioni volte a far conoscere la cultura brasiliana meno nota al grande pubblico.

Cosa significa UBAI? Non è una sigla scelta a caso: UBAI è l’acronimo di Unione dei Brasiliani Abitanti in Italia e, per una fortunata coincidenza, è anche il nome di una cittadina in Brasile che si trova a nord dello stato di Mina Gerais nella zona del Centro Mineiro nei pressi del Rio San Francisco.

Proprio la parola “Unione” e il legame con il territorio, brasiliano ma non solo, caratterizzano il progetto “Pro Amazzonia – il polmone del mondo”.

“Pro Amazzonia – il polmone del mondo”

Non c’è nessuno che non abbia mai sentito parlare dell’Amazzonia, perfino chi non ha mai visitato il Brasile sa che si tratta della foresta pluviale tropicale più grande al mondo.
Si estende per 7 milioni di chilometri quadrati, e in 5 milioni e mezzo di chilometri quadrati ci sono più di 60000 specie vegetali conosciute e chissà quante altre ancora non sono conosciute! Grazie ai milioni di alberi di cui è ricca è considerata il “polmone del mondo” per l’enorme quantità di ossigeno che produce.

Eppure tutti sanno che l’Amazzonia è minacciata dalla deforestazione messa in atto da quanti pensano di guadagnare dal commercio di legni pregiati, dallo sfruttamento dei giacimenti minerari, dalla costruzione di strade, dalla coltivazione di terre strappate alla foresta.

Purtroppo non c’è nulla di nuovo finora. E quindi, si potrebbe pensare che un altro progetto in favore dell’Amazzonia non abbia nulla di nuovo da proporre. Ce ne sono già molti che si occupano della salvaguardia dell’ambiente…
In cosa è diverso il Progetto “Pro Amazzonia – il polmone del mondo” dell’Associazione UBAI?
Tornando alla parola “unione”: l’Amazzonia si estende nel territorio del Brasile, della Colombia, del Perù, del Venezuela, dell’Ecuador, della Bolivia, della Guayana, del Suriname e della Guayana francese. UBAI è un’associazione che porta il Brasile nel proprio nome ma che tende la mano alle nazioni che condividono l’Amazzonia nel loro territorio, per promuovere la loro unione nell’agire positivamente “Pro Amazzonia”.

Il modo diverso che l’Associazione UBAI ha scelto è quello di far conoscere e difendere le comunità indigene dell’Amazzonia, che hanno sempre riconosciuto l’importanza di vivere in armonia con la Natura.
Le culture di queste comunità parlano di un rapporto speciale tra l’uomo e la Natura, dell’armonia e del rispetto dell’ambiente in cui vivono, l’Amazzonia… ma la loro stessa esistenza è minacciata dalla deforestazione, molti membri di queste comunità sono stati allontanati dall’ambiente in cui vivevano o sono già scomparsi… sono voci che rischiano di non essere ascoltate e che invece hanno molto da dire, molto da insegnarci!

Gli obiettivi del Progetto “Pro Amazzonia – il polmone del mondo” dell’Associazione UBAI
Tra gli obiettivi del progetto c’è quello di diffondere la conoscenza di queste realtà e di far conoscere le culture delle comunità indigene, in particolare quello che hanno da insegnarci sul rispetto del mondo in cui viviamo. L’associazione UBAI ha già incontrato alcune comunità di indios e ha avviato con loro un rapporto di scambio che potrà fornire materiali e risorse utili. Altro obiettivo è quello di sensibilizzare l’opinione pubblica a livello internazionale e a diversi livelli attraverso media, incontri, scambi, festival e quanto può servire ad attrarre l’attenzione di chi vuole agire, perché tutti insieme possiamo consegnare alle generazioni future un mondo più vivibile. Non ultimo per importanza, infatti, è l’obiettivo di suscitare l’interesse alla partecipazione attiva al progetto “Pro Amazzonia – il polmone del mondo” in coloro che vogliono fare la differenza, mettendo a disposizione le proprie abilità e competenze, la propria professionalità, il proprio impegno.

Ci sono delle difficoltà
Naturalmente trovare le risorse economiche necessarie a portare avanti il Progetto è proprio la parte più difficile.
L’Associazione UBAI in collaborazione con il Comitato Roma Capitale Italia- Europa ha organizzato per il 30 novembre 2018 una Cena di Gala a Roma: si tratta di un primo passo per raccogliere fondi e altre iniziative simili saranno promosse in altre città italiane ma anche all’estero.

Attualmente l’Associazione UBAI è in contatto con alcuni organizzatori locali ma, allo stesso tempo, è alla ricerca di sponsors affidabili con la cultura della sostenibilità ambientale.

Ma tutti possono fare la propria parte

L’associazione UBAI porta il Brasile nel nome ma c’è anche la parola “unione” nel suo nome: è con l’unione e la fratellanza delle genti che si possono ottenere risultati.
Tutti possono fare la propria parte: le iniziative dell’associazione UBAI mirano alla conoscenza e alla sensibilizzazione ma è necessaria la voglia di “fare la propria parte” del maggior numero di persone possibile.

Tutti coloro che condividono questa missione possono diventare partecipanti attivi nel progetto “Pro Amazzonia – il polmone del mondo”!
Per unirsi ad UBAI e diventare membri dell’Associazione basta una semplice iscrizione: è un primo passo ma insieme, con serietà e impegno si può fare molto!

L’Amazzonia è più di un ecosistema, di una grande foresta, di un immenso territorio da proteggere: l’Amazzonia è il futuro dell’umanità.

Sandra de Jesus Fondatrice e Presidente di Associazione UBAI

locandina bozza

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