Afghanistan: giunte a Roma le salme dei due militari italiani morti


Asca


A rendere omaggio alle vittime oltre ai familiari del primo maresciallo Mauro Gigli e del caporalmaggiore capo Pierdavide De Cillis il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.


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Afghanistan: giunte a Roma le salme dei due militari italiani morti

Il C-130 militare proveniente da Herat ha riportato in Italia i corpi dei due soldati morti nell'attentato in Afghanistan.

A rendere omaggio alle vittime oltre ai familiari del primo maresciallo Mauro Gigli e del caporalmaggiore capo Pierdavide De Cillis il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

Alla cerimonia che si svolge nell'aeroporto militare sono presenti, fra gli altri, il ministro della Difesa, Ignazio la Russa, il presidente del senato Renato Schifani, il capo di Stato maggiore della Difesa gen. Vincenzo Camporini, i Capi di stato maggiore delle tre Armi.

LA RUSSA ALLA CAMERA HA RICOSTRUITO LA DINAMICA DELL'ATTENTATO.

La Russa ha rivelato che e' stato il primo maresciallo Mauro Gigli, poi morto nell'attacco insieme al caporal maggiore Pierdavide De Cillis, a salvare la vita al capitano Federica Luciani. ''E' stato il maresciallo Gigli che col suo corpo ha fatto scudo per evitare piu' gravi conseguenze al capitano Luciani, poi rimasta solo lievemente ferita nell'attentato'' ha spiegato La Russa, che ha anche comunicato ''con grande orgoglio la determinazione del capitano Luciani di non voler lasciare la zona e la sua decisione di rimanere in azione''.

Il ministro ha aggiunto che il comportamento del primo maresciallo Gigli ha comunque evitato conseguenze piu' gravi per l'intero gruppo intervenuto nell'area minata. ''In base alle prime informazioni – ha spiegato ancora La Russa – sembra che il primo maresciallo Gigli, capo team di bonifica, dopo il primo intervento, resosi conto del pericolo di una nuova imminente esplosione, abbia prontamente fatto allontanare gli altri militari presenti nell'area, rimanendo sul posto per intervenire insieme all'altro specialista, caporal maggiore capo De Cillis. Questo ha probabilmente evitato ulteriori danni al nostro personale''. La Russa ha ricostruito nel dettaglio tutte le fasi dell'attentato, a partire dal momento in cui ''nel pomeriggio di ieri, il comando provinciale della polizia afgana ad Herat ha comunicato al Comando italiano il ritrovamento di un un ordigno improvvisato (Ied) in prossimita' del villaggio di Sali Patra, una zona ubicata a circa 8 chilometri a Nord Ovest dal capoluogo di provincia. ''Alle 18.30 locali (le 16.00 in Italia) – ha proseguito il ministro – il Comando italiano ha inviato sul posto un plotone di fanteria alpina di 29 unita' con compiti di protezione, un nucleo specializzato di 4 unita' per la bonifica di ordigni esplosivi improvvisati del Genio guastatori, con il compito di disattivare l'ordigno, un nucleo di 2 unita' specializzate per la raccolta di informazioni sulla composizione e tipologia dell'ordigno rinvenuto, un Team medico di 2 unita' con un interprete, sette mezzi Vtlm Lince, di cui tre dotati di misure contro elettroniche (Jammer), un mezzo Vtlm Lince in assetto ambulanza''. Dopo avere raggiunto il luogo in cui era stato individuato l'ordigno, il nucleo specializzato per la bonifica ha avviato le operazioni per il brillamento, impiegando una carica di ''basso ordine'' per neutralizzarlo.

''Alle 20.25 locali (le 17.55 in Italia) – ha continuato La Russa – il personale sul posto ha riportato alla Sala operativa del Comando italiano di Herat che, nel corso della successiva ricognizione sul luogo dell'intervento di bonifica, si verificava una violenta esplosione – le cui esatte cause sono in corso di accertamento – che investiva due militari del nucleo specializzato per la bonifica di ordigni esplosivi, determinando il decesso, e un ulteriore militare del nucleo per la raccolta di informazioni che rimaneva ferito''.

Comuqnue il governo italiano, ha proseguito il ministro della Difesa, ''intende confermare pienamente il propio impegno'' in Afghanistan e nei ''confronti degli organismi internazionali''. ''Il governo conferma pienamente il suo impegno – ha affermato La Russa – teso a raggiungere un obiettivo importante che ci siamo prefissati come obiettivo immediato, e cioe' quello di riuscire ad affidare entro la fine del 2013 al governo afghano legittimamente insediato ed alla polizia afghana il controllo del territorio ed il prosieguo dell'azione di contrasto al terrorismo'' avviato dalla forze di pace.

In questo senso e nell'ambito delle misure tese al miglioramento della protezione e della sicurezza del personale, ha rivleato La Russa, ''e' stata recentemente completata nella prima meta' di questo mese l'immissione nel teatro afgano dei primi 17 esemplari del Veicolo Blindato Medio (VBM) Freccia''. ''Il loro impiego effettivo – ha concluso il ministro della Difesa – e' previsto a partire dal mese di agosto dopo il necessario periodo di acclimatamento operativo''.

Fonte: Asca

3o luglio 2010

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