Abyei: condanne unanimi dopo presa controllo militari di Khartoum


Misna


“E’ unanime la condanna della comunità internazionale all’operazione militare attuata da Khartoum che da sabato controlla Abyei, la contesa regione petrolifera situata lungo il confine Nord-Sud, con migliaia di civili alla fuga.”


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Abyei: condanne unanimi dopo presa controllo militari di Khartoum

E’ unanime la condanna della comunità internazionale all’operazione militare attuata da Khartoum che da sabato controlla Abyei, la contesa regione petrolifera situata lungo iL confine Nord-Sud, con migliaia di civili alla fuga.

Il Consiglio di sicurezza dell’Onu ha chiesto al governo sudanese di ritirare immediatamente le sue truppe e di interrompere l’offensiva nella zona, teatro di crescenti violenze, in particolare dal referendum di gennaio che ha sancito l’indipendenza del Sud.

Anche per l’Unione Europea, che ha convocato per oggi a Bruxelles una riunione urgente sul Sudan, l’episodio rappresenta una grave violazione dell’accordo di pace tra Nord e Sud, che nel 2005 mise fine a un ventennio di guerra civile: la Ue ha chiesto la ripresa dei negoziati per raggiungere una soluzione politica negoziata su Abyei.

Nella regione, oggetto di una contesa tra Juba e Khartoum e in cui avrebbe dovuto svolgersi un referendum per l’autodeterminazione rinviato sine die, non accennano a placarsi le tensioni: dall’inizio del mese, circa 14 persone sono morte in scontri tra forze armate e tribù locali sostenute dalle due parti.

Lo scorso mese il presidente sudanese Omar Hassan al Bashir aveva minacciato di non riconoscere il nuovo stato del Sud Sudan, la cui nascita sarà sancita ufficialmente il 9 luglio prossimo, se non saranno cancellate dalla bozza della nuova Costituzione del paese le rivendicazioni sul territorio di Abyei.

L’incidente avviene mentre alcuni ambasciatori del Consiglio di sicurezza sono in visita ufficiale a Khartoum. Inoltre, in Etiopia si sono aperte trattative bilaterali sulle questioni ancora pendenti dalla fine del conflitto civile: oltre ai confini e ad Abyei, la suddivisione dei proventi petroliferi, le scelte monetarie e la gestione di un debito estero di oltre 35 miliardi di dollari.

Fonte: www.misna.org

23 maggio 2011

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