Abruzzo, un anno dopo quasi la metà delle associazioni senza sede
Redattore Sociale
Indagine Csvnet: il 60% delle realtà del volontariato ha perso la sua sede, il 44% non ha ancora trovato una sistemazione alternativa, neppure provvisoria. Dopo l’emergenza, le iniziative sulla ricostruzione sociale: la Casa del Volontariato e un Fondo pe.
ROMA – A quasi un anno dal terremoto che ha colpito l’Abruzzo, secondo il Commissario delegato per la ricostruzione della regione, solo 17 mila persone hanno trovato alloggio in una delle sistemazioni abitative previste dal governo (Progetto Case e Map), mentre quasi 5 mila aquilani sono ancora sistemati in alberghi sulla costa. Ma il sisma ha colpito duramente anche il mondo del volontariato: ad oggi, il 60% delle associazioni non ha potuto far rientro nelle sedi originarie mentre il 44% non dispone ancora di una soluzione logistica, neanche provvisoria. Inoltre il 34% delle associazioni potrebbe disporre di mezzi e risorse per realizzare una sede ma ha difficoltà nell’individuare aree adatte e disponibili.
Questi dati sono raccolti in un’indagine condotta dal Csvaq, il Centro di servizio per il volontariato dell’Aquila, in collaborazione con il CsvNet, il coordinamento nazionale dei centri di servizio per il volontariato: una situazione che rende evidente “quanto sia ancora lontano il ritorno ad una vita normale per la popolazione colpita e quante difficoltà, come le perdite materiali e la dispersione dei volontari, spesso vittime stesse del sisma. il volontariato locale debba ancora affrontare per la ripresa effettiva delle attività”.
Per arrivare alla ricostruzione ‘immateriale’ del tessuto sociale del territorio abruzzese, i Centri di Servizio per il Volontariato hanno pensato ad alcuni interventi strutturali di lungo periodo: il primo progetto è quello della Casa del Volontariato, una struttura che verrà realizzata entro il 2010 grazie ad una raccolta fondi che, dal mese di maggio del 2009, vede coinvolti i 72 CSV italiani, Banca Etica, Round Table Italia ed il gruppo editoriale Vita e che ha raccolto, ad oggi, 500 mila euro e promesse di impegno per ulteriori 200 mila euro. “La Casa – afferma Roberto Museo, direttore di CSVnet – non sarà solo la nuova sede del Csv dell’Aquila e di tutte le associazioni locali che ne hanno già fatto richiesta, ma sarà un laboratorio per costruire reti e collaborazioni fra le OdV e gli altri attori sociali e per elaborare proposte sostenibili e risposte concrete ai nuovi bisogni della comunità aquilana”.
Un ulteriore passo è rappresentato dall’importante lavoro di formazione, sostegno ed accompagnamento alle OdV locali realizzato dai CSV abruzzesi per la presentazione dei progetti sperimentali finanziati con il Fondo Nazionale per il Volontariato per l’anno 2010 e che ha consentito il finanziamento di ben 30 progetti (per un ammontare di 919.800 mila euro circa). Nei prossimi mesi sarà possibile per il volontariato abruzzese partecipare ai bandi sulla progettazione sociale, che sarà realizzata grazie alla collaborazione fra i CSV e le fondazioni di origine bancaria con lo stanziamento di 2,5 milioni di euro, disponibili grazie all’accordo nazionale che vede insieme CSVnet, ACRI (associazione delle fondazioni di origine bancaria), Forum Terzo Settore, ConVol, Consulta dei Comitati di Gestione. L’obiettivo è quello realizzare un sostegno pluriennale, duraturo e di rete per sostenere progetti di ricostruzione sociale, di sviluppo di comunità, di risposta ai bisogni della popolazione.
Fonte: redattoresociale.it
26 Marzo 2010