A Milano: gli anziani e il diritto di apprendere sempre
La redazione
Il 25, 26 e 27 giugno a Milano la Quarta Festa della Città che apprende dell’Auser. Tema di quest’anno: "Insieme nella diversità". Incontri, dibattiti, musica, proiezioni per raccontare le esperienze di integrazione e dialogo fra culture diverse.
Il 25, 26 e 27 giugno 2008 si terrà a Milano la quarta edizione della Festa della Città che apprende, l’appuntamento che l’Auser dedica all’educazione degli adulti e alla cultura, coinvolgendo ogni volta una città diversa. Tema di quest’anno "Insieme nella diversità" nel quadro dell’Anno Europeo 2008 dedicato al dialogo interculturale.
Nel corso della tre giorni di Milano l’Auser presenterà esperienze, attività, storie e testimonianze da tutta Italia sul tema del dialogo fra culture diverse.
La manifestazione di Milano sarà anche l’occasione per confrontarsi sulla riforma nel campo dell’Educazione degli Adulti, il diritto ad apprendere sempre e del ruolo delle Università popolari e della Terza età. Dai dati dell’ultimo rapporto Istat Cento statistiche per il Paese risulta infatti che senza le Università popolari e il privato sociale l'Italia sarebbe all'ultimo posto in Europa per numero di partecipanti alla formazione.
L’iniziativa si svolge con il patrocinio del Comune di Milano, della Provincia e della Regione Lombardia; in collaborazione con la Banca Popolare di Milano e il Museo Nazionale della scienza e della Tecnologia "Leonardo da Vinci"; con il sostegno del Ciessevi.
"Al centro dell’impegno di Auser vi è la figura dell’anziano partecipe, attivo, solidale nella società, protagonista di una visione nuova di "invecchiamento attivo", che vede fra i fattori centrali la cultura e il dialogo fra le culture dei cittadini e l’educazione degli adulti". "Anziani e immigrati sono due mondi che possono incontrarsi, confrontarsi e dialogare, superare insieme pregiudizi, stereotipi, paure e incomprensioni. Costruire insieme una società migliore, aperta e multiculturale". Dichiara il presidente nazionale dell'Auser Michele Mangano.
La Festa della Città che apprende si svolgerà in tre luoghi diversi di Milano:
Mercoledì 25 i lavori iniziano alle ore 15 presso la Sala delle Colonne della Banca Popolare di Milano via S. Paolo 12. Tema della giornata "Insieme nella diversità".
Giovedì 26 a partire dalle 9,30 appuntamento alla Triennale di Milano – Design Museum, in via Alemagna 6 su "dialogo interculturale nelle pratiche Auser: conoscenza, accoglienza, integrazione, creatività"
Venerdì 27 sempre alle 9,30, i lavori si chiuderanno sul tema "apprendere sempre per invecchiare bene" presso l’Auditorium del Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia "Leonardo da Vinci" in via San Vittore 21.
Le Università per tutte le età dell’Auser
L’offerta è molto vasta e non viene trascurata nessuna disciplina. Dall’informatica alla letteratura italiana alle lingue straniere, alla psicologia e alla botanica. Ma c’è anche la possibilità di cimentarsi in attività come la cucina, la pittura, il ballo e la recitazione. Nelle università dell’Auser si imparano materie nuove, si fa amicizia, si studia divertendosi. E c’è anche la possibilità di fare gite, viaggi ed escursioni.Nelle università dell’Auser è previsto il coinvolgimento diretto dei soggetti nelle idee, nei programmi e nell’insegnamento.
Ogni singola Università organizza i propri corsi in base alle richieste ed alle esigenze degli utenti. Ci sono corsi annuali, trimestrali e brevi che si esauriscono con 5 o 6 lezioni. In più vengono organizzate conferenze e tavole rotonde, tenute da esperti su temi specifici.
Le Università per tutte le età dell’Auser sono un settore in forte crescita che vedrà l’associazione assumersi una nuova sfida: raggiungere la "domanda debole", tutti quegli anziani poveri di strumenti culturali che non riescono ad esprimere e concretizzare i propri interessi. Secondo l’ultimo Rapporto Sociale 2005 le strutture dell’Auser impegnate in questo settore sono 233 (più 103 rispetto al 2003); su 2312 corsi il 48,4% è stato a titolo del tutto gratuito. 2.298 (+ 618 rispetto al 2003) i volontari impegnati e un monte ore pari a 97.398.
Perché la "Festa delle città che apprende"?
"Per contribuire a realizzare una città nella quale gli anziani si rimettono in gioco sia per apprendere nuove conoscenze, sia per trasmettere agli altri, a cominciare dai giovani, i saperi e le esperienze di una vita" "per affermare che le città devono essere più a misura degli anziani, a cominciare da quelli soli e a rischio di emarginazione".
La "città che apprende" è fatta di teatri, musei, biblioteche, occasioni culturali e formative il cui accesso soprattutto ai cittadini anziani, va agevolato ed allargato. Perché l’anziano nella città in cui vive, piccola o grande che sia, deve avere la possibilità di rimanere un cittadino attivo, consapevole e critico; valorizzato come risorsa importante per costruire la città della solidarietà. Una città che apprende è una città solidale.