A Massa il quinto suicidio in cella


Redattore Sociale


E’ il tragico bilancio del 2010: Abellativ Sirage Eddine, 27 anni, si è impiccato la notte scorsa con un lenzuolo annodato al tubo della doccia.


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A Massa il quinto suicidio in cella

MILANO – In sole due settimane sono già cinque le persone che si sono tolte la vita all'interno delle carceri italiane. L'ultimo drammatico episodio si è consumato la notte scorsa all'interno della casa circondariale di Massa: Abellativ Sirage Eddine, 27 anni, si e' impiccato la notte scorsa con un lenzuolo annodato al tubo della doccia.
La sua morte si aggiunge a quelle di Pierpaolo Ciullo, 39 anni, che si è tolto la vita il 2 gennaio nel carcere di Altamura (Bari); tre giorni dopo è stata la volta di Celeste Frau, 62enne, che si è impiccato nel carcere Buoncammino di Cagliari. Il 7 gennaio, infine, si sono suicidati Amato Tammaro, 28 anni, nel supercarcere di Sulmona, e Giacomo Attolini, 49 anni, nel penitenziario di Verona.

Fonte: Redattore Sociale

14 gennaio 2010

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Suicidi, Manconi: “L'immobilismo delle autorità politiche rischia di farsi complice"

Per il presidente dell'associazione "A buon diritto" è "giusta e opportuna" la decisione del ministro Alfano di assumere 2 mila agenti. Provvedimento che però rischia di "evidenziare la mancata assunzione, da anni, di educatori e psicologi

MILANO – Per Luigi Manconi, presidente dell'associazione "A buon diritto" è "giusta e opportuna" la decisione del ministro Alfano di assumere 2 mila agenti di polizia penitenziaria. Un provvedimento che però rischia di "evidenziare ancora di più la mancata assunzione, da anni e anni, di educatori e psicologi. Essenziali per ridurre il numero di suicidi". La presenza di psicologi in carcere infatti è fondamentale per portare avanti un'efficace politica di prevenzione dei suicidi, in modo particolare tra i nuovi giunti.
 
Il commento dell'ex sottosegretario alla Giustizia è stato pubblicato oggi sul sito dell'associazione, in riferimento al suicidio del 27enne Abellativ Sirage Eddine, avvenuto nel carcere di Massa. "Mai ho detto e mai dirò che la responsabilità di questa strage infinita debba attribuirsi al ministro della Giustizia – scrive Manconi -. Ma non ho taciuto e non tacerò che l'immobilismo delle autorità politiche rischia di farsi complice".

Fonte: Redattore Sociale

14 gennaio 2010

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