Repubblica Centrofricana: appello dell’ UNHCR per la sicurezza dei civili
UNHCR
preoccupazione dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati per il nuovo esodo in corso a Bangui.
L’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) esprime preoccupazione per il nuovo esodo in corso a Bangui, la capitale della Repubblica Centroafricana, causati dai recenti scontri che hanno avuto luogo in almeno due zone della città. L’UNHCR fa appello alle autorità affinché prendano immediati provvedimenti per proteggere i civili dalla violenza e per permettere alle persone di tornare alle loro case.
Negli ultimi dieci giorni migliaia di persone sono state costrette alla fuga a causa di arresti arbitrari, detenzione, tortura, estorsione, rapine a mano armata, violenza fisica, restrizioni alla mobilità, saccheggi e attacchi ai civili. Le persone più colpite sono quelle che vivono dei quartieri di Boy-Rabe e Boeing, che attualmente stanno cercando rifugio in altre zone della capitale.
Finora è giunta notizia di dieci morti. I nuovi sfollati sono ospitati in ospedali e chiese o accolti nelle abitazioni di parenti. Circa 500 persone hanno trovato rifugio nel Hôpital d’Amitié, dove il sovraffollamento e il peggioramento delle condizioni sanitarie destano seria preoccupazione.
“L’UNHCR esprime grave preoccupazione per la sicurezza della popolazione civile, in particolare di coloro che sono costretti a fuggire dalle proprie case per mettersi in salvo. Sollecitiamo le autorità a ricorrere a tutti i mezzi a loro disposizione per fermare gli attacchi contro i civili, per ripristinare la sicurezza e proteggere la popolazione”, ha detto Liz Ahua, vice direttrice dell’ufficio dell’UNHCR per l’Africa.
Liz Ahua ha inoltre aggiunto: “A partire dalla scorsa settimana ci troviamo di fronte a una situazione confusa per quanto riguarda la sicurezza. Le persone stanno lasciando le loro case per mettersi al riparo da violenze e abusi”.
Circa 5-6mila persone (dato aggiornato a giovedì mattina), tra cui molte donne e bambini in fuga dalle condizioni di insicurezza e di violenza del distretto di Bangui, si sono rifugiate nell’aeroporto internazionale di Bangui, occupando le piste e provocando così il blocco del traffico aereo e il dirottamento di tutti i voli a Douala, in Camerun.
Nella Repubblica Centroafricana c’erano già 260mila sfollati interni prima di questi ultimi eventi.
Fonte: UNHCR
29 agosto 2013