Egitto, la rabbia del Movimento 6 Aprile
NEAR EAST NEWS AGENCY
Il gruppo ha celebrato il suo 5° anniversario con manifestazioni antigovernative in tutto il Paese. Sostenitori di Morsi alle elezioni, ora ne chiedono la caduta.
Un “giorno della rabbia” quello che attende oggi l’Egitto. La rabbia contro il tradimento politico perpetrato dai Fratelli Musulmani, che hanno calpestato le promesse fatte e gli ideali della rivoluzione e “hanno aumentato la corruzione, il caos e la povertà”. L’accusa arriva dal Movimento 6 Aprile, che oggi nel giorno del suo quinto anniversario ha chiamato la popolazione egiziana a scendere in piazza contro il presidente Morsi.
“È tempo di dire a Morsi che è abbastanza. Ad ogni lavoratore, impiegato, contadino o studente, ad ogni madre o moglie, ad ogni egiziano diciamo: siamo stati pazienti troppo a lungo”, si legge in un comunicato del gruppo giovanile che, dopo aver sostenuto i Fratelli Musulmani nei mesi della rivoluzione egiziana e durante le prime elezioni democratiche del Cairo, oggi punta il dito contro un’amministrazione incapace di cambiare il volto del Paese: “Abbiamo sostenuto Morsi quando corse per la presidenza. Adesso, dopo i suoi interventi costituzionali, la modifica della Costituzione e il fallimento nel realizzare gli obiettivi della rivoluzione, siamo entrati a far parte delle opposizioni – ha commentato uno dei fondatori del Movimento, Ahmed Maher, aggiungendo che il regime di Morsi è “più brutale” di quello del suo predecessore Mubarak.
Nato nel 2008 in sostegno alle proteste e agli scioperi dei lavoratori tessili nella città industriale e agricola di Al-Mahalla Al-Kubra che chiedevano l’aumento del salario e migliori condizioni di lavoro, il Movimento 6 Aprile ha giocato un importante ruolo nell’accendere la rivolta del gennaio 2011, all’inizio delle manifestazioni che portarono alla veloce caduta di Hosni Mubarak.
La manifestazione indetta per oggi chiederà “il rilascio dei detenuti, la rimozione del procuratore generale del Paese, dignità per i cittadini e la caduta del regime”. Quattro marce partiranno alle 16 da quattro diversi punti della capitale egiziana (i quartieri di Mohandeseen, Shubra e Imbaba e la moschea di Sayyeda Zeinab). Altre manifestazioni si terranno in contemporanea a Port Said, Alessandria, Minya e Mahalla. Alla protesta indetta dal Movimento 6 Aprile parteciperanno anche il Constitution Party, l’Alliance of the Revolutionary Forces e il Free Egyptians Party.
Obiettivi chiari che sono l’ulteriore dimostrazione del fallimento del governo islamista dei Fratelli Musulmani, incapaci di governare un Paese che necessita di riforme economiche, sociali e politiche immediate e molto più attenti a seguire i diktat occidentali per ritagliarsi un ruolo a livello internazionale che a rispettare le promesse fatte ad un popolo in rivolta.
Fonte: Nena News
6 aprile 2013