Di Paola ha già comprato 3 caccia F-35
Flavio Lotti - famigliacristiana.it
E nel 2012 ha speso 1.300 milioni di euro in più per le armi.
La crisi non ferma i generali e i loro acquisti di armi. Alla vigilia del voto parlamentare sulla legge che delega il governo a riformare le forze armate, si scopre che nel corso dell’anno che sta per finire, mentre milioni di italiani sono precipitati nella povertà, i vertici delle nostre forze armate sono riusciti ad aumentare la spesa per gli armamenti di altri 1.300 milioni di euro portando la spesa militare italiana dal 18 al 28%. Non solo. Il Ministro della Difesa, Giampaolo Di Paola, ha già ordinato l’acquisto di tre cacciabombardieri F-35 impegnando altri 270 milioni.
I dati sono emersi nel corso dell'audizione del Segretario Generale della difesa e Direttore nazionale degli armamenti, generale Claudio Debertolis organizzata dalla Commissione Difesa lo scorso 5 dicembre. Dunque oggi sappiamo che:
1. il programma di acquisto degli F-35 non si è mai arrestato, in disprezzo al Parlamento che il 28 marzo scorso aveva deciso di “rinviare qualunque decisione relativa all'assunzione di impegni per nuove acquisizioni nel settore dei sistemi d'arma, sino al termine del processo di ridefinizione degli assetti organici, operativi e organizzativi dello strumento militare italiano”;
2. il primo dei tre caccia F-35 sarà consegnato all’Italia nel gennaio 2015 e l’ultimo, il 90°, sarà consegnato nel 2027. Dunque comprando gli F-35 stiamo caricando un ulteriore debito pubblico sulle spalle dei nostri giovani che lo dovranno pagare per altri 15 anni;
3. nessuno sa ancora oggi quanto ci costa un F-35, quanto pagheremo i primi 3 già ordinati e soprattutto quanto pagheremo i 90 che i generali vogliono comprare. Per farsi un’idea basti sapere che in soli 10 mesi, dal 1 febbraio al 5 dicembre 2012, data della prima e della seconda audizione del generale Debertolis, il costo di un F-35 indicato dal ministero della Difesa è passato da 80 a 90 milioni di euro. E’ legittimo chiedersi: quanto crescerà il conto da qui al 2027?;
4. nessuno ci ha ancora detto ufficialmente quanto ci costerà la gestione di questi 90 F-35. Per farsi un’idea bisogna andare in Canada dove il governo sta seriamente pensando di non comprare più gli F-35. Leggendo i loro documenti si evince che per la gestione degli F-35 (tempo di vita 36 anni) l’Italia dovrà spendere non meno di 50 miliardi di euro;
5. i soldi sono certi. I posti di lavoro sono un sogno. I 10-12.000 posti di lavoro prospettati dall’Ammiraglio Di Paola non sono altro che un pio desiderio. Non ci sarà alcun aumento dell’occupazione. Tutt’al più daremo un lavoro a quelli che lo perderanno nel 2018. Ma anche questo è solo un auspicio. Al momento gli occupati previsti non superano gli ottocento;
Ma i Generali non demordono. Parola di Debertolis “I tagli di bilancio non ci preoccupano. Fanno soltanto scorrere il programma nel tempo e provocano un aumento dei costi del singolo velivolo”. Come a dire: “Noi andiamo avanti imperterriti”. Finché la buona politica non dirà basta.
Flavio Lotti, Coordinatore della Tavola della pace
Perugia, 11 dicembre 2012