Diritti umani, “l’Italia non ha ancora un’istituzione nazionale indipendente”


Redattore Sociale


Rapporto sullo stato di attuazione delle raccomandazioni Onu a cura del Comitato per la promozione e protezione dei diritti umani formato da 86 ong e associazioni. “La cultura diffusa dei diritti umani è ancora un traguardo lontano”.


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Diritti umani, “l’Italia non ha ancora un’istituzione nazionale indipendente”

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

In Italia manca un’Istituzione nazionale indipendente per i diritti umani. Lo sottolinea il Comitato per la promozione e protezione dei diritti umani – composto da 86 ong e associazioni della società civile italiana – che oggi presenta il secondo rapporto di monitoraggio sullo stato di attuazione da parte dell'Italia delle Raccomandazioni del consiglio Onu per i diritti umani. “Ancora oggi – si legge nel rapporto – in Italia la divulgazione di una cultura diffusa dei diritti umani, l’elaborazione di una politica sistematica, coerente, trasparente e partecipata di promozione e protezione dei diritti fondamentali appaiono un traguardo lontano".
 
Le 92 raccomandazioni, rivolte all'Italia attraverso lo strumento della Revisione periodica universale (Upr), riguardano diritti civili e politici, diritti dei migranti, tortura e altri trattamenti disumani e degradanti, le sparizioni forzate, il traffico di esseri umani Treaty bodies, la pubblica sicurezza, i diritti dei bambini, la discriminazione razziale, diritti delle donne, diritti delle minoranze, libertà di credo e di pensiero, educazione e formazione ai diritti umani, libertà di opinione ed espressione, diritti sessuali, diritto alla educazione, diritti delle persone con disabilità, diritti dei rifugiati, diritti delle persone detenute, giustizia, libertà di stampa, libertà di espressione ed opinione, diritto all’abitazione, diritto all'uguaglianza, libertà di movimento, diritto al cibo, diritto alla salute, ambiente e sviluppo. 
 
Le raccomandazioni sono state rivolte al nostro paese e adottate il 9 luglio del 2010, mentre il 19 giugno 2011 l’Italia ha assunto per tre anni l’incarico come uno dei 47 Stati membri del Consiglio Onu per i diritti umani. Il Comitato per la promozione e protezione dei diritti umani chiede al governo di preparare, seguendo l'esempio di altri paesi dell'Unione Europea, un rapporto di follow up a medio termine, di inviarlo all'Ufficio dell'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani e di promuovere la diffusione in Italia dei contenuti delle raccomandazioni e del meccanismo di Revisione Periodica Universale in modo da informare i cittadini e favorire il dibattito pubblico su questi temi. 
 
Il Comitato è stato creato nel 2002 su iniziativa della Fondazione Basso–Sezione Internazionale con l’obiettivo principale di sostenere il processo legislativo per la creazione in Italia di un’Istituzione nazionale indipendente per i diritti umani”, in linea con le risoluzioni delle Nazioni Unite del 1993 e del Consiglio d'Europa del 1997.

Fonte: http://www.redattoresociale.it
27 Giugno 2012

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