Invia un sms di solidarietà per i terremotati al 45500


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La redazione di perlapace.it e la Tavola della pace ti invitano a inviare un sms di solidarietà a sostegno delle popolazioni colpite dal terremoto in Emilia Romagna. Non lasciamoli soli!


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Invia un sms di solidarietà per i terremotati al 45500

E' di 16 vittime, un disperso e circa 350 feriti l'ultimo bilancio ufficiale del sisma di martedì mattina in Emilia-Romagna diffuso dalla Protezione civile. "Il sistema di risposta attivato dal Dipartimento della Protezione Civile è pienamente operativo, potenziando quello già esistente in seguito al sisma del 20 maggio", precisa una nota.

"L'istituzione di un altro Centro Coordinamento Soccorsi a Bologna – ha fatto sapere la Protezione civile – va a potenziare il modello d'intervento attivato sul territorio. Le Organizzazioni Nazionali e Regionali di volontariato di Protezione Civile hanno messo a disposizione ulteriori moduli assistenziali, posti letto e servizi. Oltre ad un ampliamento del 20% della capacità ricettiva delle aree di accoglienza già attivate".

Ulteriori risorse sono state messe a disposizione dal sistema regionale: "in particolare due moduli da 250 posti messi a disposizione da Anpas – Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze della Lombardia e dall'Ana – Associazione Nazionale Alpini di Treviso sono stati già inviati nei comuni di Novi e di Cento.

La Croce Rossa Italiana ha inviato due moduli per 500 posti complessivi a Concordia, mentre a Mirandola e a Cavezzo sono destinati due moduli delle regioni Abruzzo e Friuli Venezia Giulia per un totale di 500 posti. Attivati inoltre i moduli campali di Umbria, Molise, Piemonte e Lazio. Ferrovie dello Stato e Nucleo Genio Ferrovieri hanno messo a disposizione 8 carrozze che arriveranno in serata nel comune di Crevalcore per ospitare circa 400 persone.

Conseguentemente sono stati attivati risorse e mezzi per ospitare oltre 4.000 persone da assistere nelle strutture campali. Sempre da stasera saranno disponibili ulteriori posti in strutture alberghiere grazie al potenziamento degli accordi tra la Regione Emilia Romagna e le associazioni di categoria degli albergatori. Al lavoro nelle zone colpite duramente dal sisma sono circa 4.000 unità e 760 mezzi del sistema di Protezione Civile. "Tutte le strutture operative stanno lavorando per assicurare alla popolazione coinvolta la massima assistenza – conclude la protezione civile – e ridurre i disagi di un evento che ha severamente colpito i cittadini ed il territorio".

Sono sedici i morti sinora accertati del terremoto nella Bassa Modenese. Lo si apprende da fonti della Protezione Civile. A Medolla e' deceduto Paolo Siclari, piu' altre due persone ancora da identificare sotto le macerie dell'azienda Haemotronic. A Mirandola sono deceduti Mauro Mantovani, Enea Grilli, Eddy Borghi, Vincenzo Iacono e Hou Hongli, cittadino cinese. A Cavezzo le vittime sono Iva Contini, Daniela Salvioli ed Enzo Borghi. A Concordia e' morto Sergio Cobellini. A Rovereto di Novi il parroco don Ivan Martini. A San Felice hanno perso la vita Gianni Bignardi, Mohamad Azarg e Kumar Pawan.

Donna estratta viva dalle macerie
Una donna e' stata estratta viva, in serata, dalle macerie a Cavezzo. Caricata in ambulanza intorno alle 21, lo donna, che ha 65 anni, e' stata portata in un ospedale di Modena. E' rimasta vittima di una premura: era infatti rientrata in casa, in un palazzo di quattro piani via Primo Maggio, nel centro storico distrutto di Cavezzo, per recuperare alcuni indumenti dopo la scossa delle 9 del mattino. Poi il crollo che l'ha travolta. Il palazzo, si apprende, si e' interamente sbriciolato. La donna si e' salvata perche' protetta dalla spalliera del letto.

 

 

Informativa al Senato
Il sottosegretario Antonio Catricala', in un'informativa al Senato nel pomeriggio ha annunciato che il 4 giugno sarà proclamato il lutto nazionale per le vittime del sisma. La seduta nell'aula di palazzo Madama è stata aperta con un minuto di silenzio in ricordo delle vittime.

"Come dopo ogni forte terremoto era attesa un'intensa attività sismica, ma la magnitudo appare più alta rispetto al tipico decadimento, al punto di ipotizzare che sia un nuovo evento piuttosto che una scossa di assestamento".

Così il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Antonio Catricalà, nel corso dell'informativa del governo, nell'aula del Senato, sul terremoto avvenuto oggi in Emilia e nel Nord Italia. "Gli elementi di conoscenza a disposizione, anche in considerazione della complessità della strutura sismogenica – ha aggiunto Catricalà – non consentono di formulare un'ipotesi definitiva".

Due delle vittime, ha spiegato Catricala', "sono decedute per cause non connesse direttamente all'evento".

 

Il terremoto di oggi
La nuova fortissima scossa, avvertita in tutto il Nord del Paese, è stata registrata alle 9 di martedì mattina, con epicentro in provincia di Modena (Medolla, Mirandola e Cavezzo i comuni più prossimi), e magnitudo 5.8. La scossa è stata seguita da numerose repliche.

Alle 12.56, nuova scossa con  magnitudo pari a 5.3 ed è avvenuta nella zona di Mirandola ad una profondità di 6,8 chilometri.

Una seconda scossa di magnitudo 5.1 è stata registrata alle 13.

Una terza, di magnitudo intorno a 5 è avvenuta alle 13.01.  

Nuovi crolli, distrutto il Duomo e la Chiesa di San Francesco a Mirandola
Dopo la scossa di terremoto di questa mattina nuovi crolli si sono registrati a Mirandola, Finale Emilia e San Felice sul Panaro, paesi già colpiti dalla scossa del 20 maggio. Il duomo e la chiesa di San Francesco a Mirandola sono crollati .

Crolli nella Rocca Estense di Finale Emilia
Si registrano altri crolli nella Rocca Estense di Finale Emilia, provincia di Modena, uno dei comuni epicentro del terremoto di questa mattina. La Rocca era già stata danneggiata dal terremoto del 20 maggio, le cui scosse avevano sbriciolato la torre dei modenesi, uno dei simboli della cittadina.

Twitter: centro di Cavezzo distrutto
Il centro di Cavezzo è stato chiuso pochi minuti dopo il sisma delle 9. I danni sono ingenti: sono crollati molti edifici storici e il tetto della chiesa, già danneggiata dal terremoto della scorsa settimana.

Appello su twitter: togliere le password dalle reti wi-fi private
L'informazione per tutta la mattinata ha viaggiato principalmente attraverso il social network Twitter: migliaia i cinguettii con hastag "terremoto" immessi in rete in tempo reale, con foto, video, rilanciati dai mezzi di informazione ma anche notizie utili come i numeri di emergenza o della protezione civile. E' stato anche lanciato un appello a togliere le password dalle reti wi-fi private, per permettere l'accesso il più ampio possibile per eventuali comunicazioni, e a usare i cellulari solo per emergenze per non intasare la rete.

Panico a Bologna
A Bologna, la terra ha tremato per diversi secondi in maniera prolungata, sussultoria e ondulatoria. Tanti i bolognesi scesi in strada: il movimento tellurico, per forza e intensità, ha ricordato quello del 20 maggio scorso.

A Bologna, dopo la forte scossa di terremoto delle 9 di questa mattina, sono andati fuori uso i collegamenti telefonici cellulari. A causa della scossa che si è sentita nettamente in tutta la città e anche a San Lazzaro di Savena alcune scuole sono state temporaneamente evacuate. Gli studenti sono stati fatti uscire dalle aule dagli insegnanti in via precauzionale.

Il consiglio dei ministri si riunira' domani mattina a Palazzo Chigi. Tra i provvedimenti all'ordine del giorno, a quanto si apprende da fonti di governo, potrebbero esserci anche le misure per fronteggiare l'emergenza terremoto in Emilia Romagna.

Chiusura delle scuole
Le scuole del modenese resteranno chiuse per almeno tre giorni. Lo hanno riferito fonti dell'amministrazione provinciale di Modena dopo le scosse di terremoto che hanno riguardato il territorio. La decisione non e' stata confermata ufficialmente, ed e' legata alle verifiche fatte quotidianamente sulla staticita' degli edifici.

Sospese verifiche sugli edifici storici
Troppo pericolo. Dopo le nuove violentissime scosse, con la terra che ancora trema, sono state sospese oggi nelle zone del terremoto le verifiche dei tecnici
ai beni culturali. Lo annuncia il prefetto Fabio Guttuso Carapezza, in Emilia per l'unita' di coordinamento nazionale dei beni culturali del Mibac. Troppo presto per una stima, spiega, "ma e' certo che i danni sono molto gravi, le condizioni molto peggiorate con tetti sfondati e crolli per campanili, chiese, centri storici, fortificazioni".

Fonte: http://www.rainews24.rai.it
29Maggio 2012

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