Bombe sui caccia, pacifisti in rivolta. Il ministro insiste: “Dobbiamo difenderci”
Repubblica.it
I caccia Amx impiegati in Afghanistan potranno intervenire non solo utilizzando il cannoncino in dotazione ma anche con interventi di bombardamento vero e proprio. Flavio Lotti: “E’ una vera follia perché i bombardamenti sono la principale causa di vittime civili”.
Dopo la questione dell'acquisto dei caccia F-35, si apre un nuovo fronte di polemica sulle scelte del governo in campo militare. Continua a a suscitare contrasti la possibilità che venga consentito ai caccia Amx impiegati in Afghanistan di intervenire, in caso di necessità, non solo utilizzando il cannoncino in dotazione ma anche con interventi di bombardamento vero e proprio. Finora, infatti, i velivoli dell'Aeronautica militare sono stati impiegati prevalentemente in missioni di ricognizione aerea.
Davanti alla reazione del fronte pacifista il governo difende la scelta. I caccia italiani Amx saranno dotati di bombe, fatta eccezione per i Predator "che non hanno questa capacità", in ogni caso questa decisione "non cambia le regole di ingaggio – dice il ministro della Difesa Giampaolo Di Paola – Abbiamo il dovere, oltre che il diritto, di difendere i nostri uomini, i nostri amici afgani e i nostri alleati". Tra l'altro, ricorda il titolare della Difesa "in Parlamento c'è stato un forte sostegno alla necessità di proteggere i nostri militari. Quindi questa decisione è solo una conseguenza logica di questo sostegno".
Ma il fronte pacifista non ci sta. "E' una vera follia – dice Flavio Lotti, coordinatore della Tavola della Pace-
perché i bombardamenti sono la principale causa di vittime civili. Chiediamo al Parlamento di pronunciarsi contro una strategia che oltretutto si è rivelata controproducente, perchè finisce per creare nei luoghi di operazione più nemici di quanti pretenda di eliminarne".
Per Massimo Paolicelli, presidente dell'Associazione Obiettori Nonviolenti, si tratta di una scelta sbagliata: "Da una parte si sbandiera ai quattro venti la storia che la situazione sul sarebbe in fase di miglioramento e che presto le truppe italiane potranno lasciare l'Afghanistan. Dall'altra si dà il via libera ad una decisione di questo genere, che configura un salto di qualità pesantissimo e pericoloso".
Furiosa la reazione di Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione comunista-Federazione della sinistra che arriva a paragonare Monti con Berlusconi: "E' intollerabile che il nostro governo decida, unico al mondo, di rafforzare il proprio ruolo di guerra, invece di perseguire l'obiettivo di andarsene il prima possibile da quel conflitto infinito. Un altro pessimo elemento di continuità con il governo Berlusconi: anzi, l'esecutivo Monti riesce là dove La Russa aveva fallito, connotando in maniera ancora più pesante la nostra insensata presenza nella guerra in afghanistan".
Favorevole, invece, l'ex ministro della Difesa Ignazio La Russa: "Il via libera ai bombardamenti è una misura assolutamente giustificata. Io stesso l'avevo proposta a suo tempo. Si tratta di una scelta che consente di non dover dipendere dall'intervento di aerei di Paesi alleati in caso di attacco al contingente italiano".
Fonte: http://www.repubblica.it
28 Gennaio 2012