La Tavola della pace continua a chiedere “Non chiudete Raimed”


La redazione


La Tavola della pace rilancia l’appello per salvare RaiMed che ha visto la sottoscrizione di 40 intellettuali e numerosi cittadini. Aderisci anche tu e scrivi a mediterraneo@rai.it.


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La Tavola della pace continua a chiedere "Non chiudete Raimed"

Questo è l’appello sottoscritto da 40 intellettuali contro la chiusura di RaiMed, l’unico canale italiano e il primo in Europa diffuso anche in arabo. Contro la miopia. Chi vuole aderire all’appello può farlo anche sulla pagina Facebook di TgrMediterraneo Amici.

Le “primavere arabe” rappresentano un punto di non ritorno perché la rivolta dei popoli della sponda sud è nata soprattutto per chiedere diritti e futuro. Se i percorsi elettivi consentiranno la nascita di governi democratici, la nuova frontiera del Mediterraneo sarà lo sbocco naturale del nostro Paese, sia per la cultura che ci accomuna, sia per i processi economici che s’innesteranno. Gli eventi di questi ultimi mesi ci mostrano quanto sia importante, spesso determinante, la comunicazione per la nascita delle nuove democrazie e soprattutto per creare un forte dialogo nord/sud. Per questo la chiusura di Rai Med, l’unico canale italiano e il primo in Europa diffuso anche in arabo, ci appare una decisione irragionevole, un provvedimento più che doloroso, che arriva proprio nel momento in cui sulle sponde del Mediterraneo si sta giocando una partita storica, da un punto di vista politico, economico e culturale. Cancellando la finestra di Rai Med, l’Italia, prima ancora del Servizio Pubblico Radiotelevisivo, si preclude uno strumento essenziale di intervento in un’area strategica, dove il nostro Paese dovrebbe anzi moltiplicare gli sforzi e le occasioni di presenza. Per questi motivi chiediamo alla Rai di ripensare alla chiusura di Rai Med, restituendo alla Sicilia e all’Italia quel ruolo di mediazione che sia la Storia sia la Geografia le hanno sempre riconosciuto.

Vittoria ALLIATA –Islamologa, Scrittrice, Presidente PanariaFilm Pietro BARCELLONA – Doc. di Filosofia del Diritto Università (Catania) Gianfranco BETTETINI – Doc. Scienza Comunicazioni Univ. Cattolica (Milano) e già Regista Rai Nino BUTTITTA – Antropologo e Professore Emerito Università (Palermo) Omar CALABRESE – Semiologo e docente universitario (Siena) Matilde CALLARI GALLI – Antropologa, Doc. Università (Bologna) Luciano CANFORA – Filologo e Doc. Università (Bari) Franco CARDINI – Storico e già componente CdA Rai (Firenze) Bruno CARUSO – Pittore Ottavio CAVALCANTI – Direttore Dipartimento BB.CC. Univ. Arcavacata di Rende (Cosenza) Francesca CORRAO – Arabista, Doc. Università Luiss (Roma), Pres. Fondazione Orestiadi (Gibellina) Girolamo CUSIMANO Dir. Dipartimento BB.CC. Università (Palermo) Gabriella D’AGOSTINO – Doc. Università (Palermo) Emma DANTE – Regista Tullio DE MAURO – Linguista, Doc. Università La Sapienza, Presidente Premio Strega (Roma) Paolo FABBRI – Semiologo, Doc. Università (Bologna), Direttore Fondazione Federico Fellini (Rimini) Mario GIACOMARRA – Preside Facoltà Lettere e Filosofia (Palermo) Giuseppe GIARRIZZO – Storico, Professore Emerito Università (Catania) Pier Carlo GRIMALDI – Rettore Università Scienze Gastronomiche (Pollenzo-Bra) Walter HARRISON – Antropologo, Doc. Università (Ferrara) Roberto LAGALLA – Rettore Università (Palermo) Luigi LOMBARDI SATRIANI – Antropologo, Doc. Università Suor Orsola Benincasa (Napoli), Flavio LOTTI – Coordinatore nazionale Tavola della pace (Perugia), Dacia MARAINI – Scrittrice Pedrag MATVEJEVIC – Scrittore (Zagabria), Doc. Università La Sapienza (Roma) Giacomo MULE’ – Preside Lettere Università Kore (Enna) Salvatore NIFFOI – Scrittore (Orani) Salvatore Silvano NIGRO – Doc. Letteratura Scuola Normale Superiore (Pisa) e Yale University. Franca PINTO – Preside Facoltà Lettere e Filosofia (Foggia) Vincenzo ROTOLO – Presidente Centro Studi Bizantini e Neo Ellenici (Palermo) Giovanni RUFFINO – Presidente Centro Studi Filologici e Linguistici Siciliani (Palermo) Giovanna SALVIONI – Antropologa, Doc. Università Cattolica (Milano) Ivan SCINARDO – Dir. Centro Sperimentale di Cinematografia (Palermo) Antonio SELLERIO – Editore (Palermo) Tullio SEPPILLI – Dir. Istituto Etnologia e Antropologia culturale Università (Perugia) Amalia SIGNORELLI – Antropologa, Doc. Università Federico II (Napoli) Tommaso STRINATI – Coord. Didattico Centro Sperimentale Cinematografia (Palermo) Giuseppe TORNATORE – Regista, Premio Oscar 1990 Roberta TORRE – Regista Leonardo URBANI – Urbanista, Doc. Università (Palermo) Janne VIBAEK PASQUALINO – Presidente Museo internazionale delle Marionette (Palermo) Emanuele VISCUSO – Presidente Sicilian Film Festival (Miami)

TV: 40 INTELLECTUALS PROTEST AGAINST CLOSING RAI MED
LETTER SENT TO NAPOLITANO AND MONTI

(ANSAmed) – ROME, JANUARY 20 – Forty Italian and foreign intellectuals have protested against the closing of Rai Med (the television channel of Rai television dedicated to the Mediterranean area and also broadcast in Arabic). The addresses of the letter of protest include Italian President Giorgio Napolitano,…… President of the Senate Renato Schifani, Speaker of the House Gianfranco Fini, the President of Rai’s Supervisory The document was signed, among others, by Omar Calabrese, Luciano Canfora, Franco Cardini, Tullio De Mauro, Dacia Maraini, Predrag Matvejevic, Antonio Sellerio and Giuseppe Tornatore.

”The events of the past months have shown us how important, often even crucial, it is to have communication for the birth of new democracies, and particularly to create a strong north-south dialogue,” the document reads. ”Therefore closing Rai Med, the only Italian channel and the first in Europe that is broadcast in Arabic, is an unreasonable decision in our eyes. It is more than painful, particularly at a moment when historic events are unrolling on the Mediterranean shores from a political, economic and cultural viewpoint.” ”Removing the window of Rai Med” the document adds, ”Italy and the public radio and television service lose a crucial tool to intervene in a strategic area, where in fact our country should increase its efforts and opportunities to be present.

Therefore we ask Rai to reconsider the closing of Rai Med, giving back the mediating role to Sicily and Italy which History and Geography have always recognised them.” (ANSAmed).

Per aderire all'appello "Non chiudete quelle sedi!" cliccate qui!

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