Istat: il 4,6% dei nuclei in condizioni di povertà assoluta


Redattore Sociale


Un quadro preoccupante quello che emerge dal rapporto ‘Noi-Italia’ 2012, diffuso dall’Istat. Le famiglie in condizioni di povertà relativa sono l’11% delle famiglie; si tratta di 8,3 milioni di individui poveri. La poverta’ assoluta coinvolge il 4,6% delle famiglie, per un totale di 3,1 milioni di individui


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Istat: il 4,6% dei nuclei in condizioni di povertà assoluta

Roma – Il 4% delle famiglie italiane e’ in condizione di poverta’ assoluta. È quanto dice l’Istat che ha reso note 100 statistiche ‘per capire il Paese in cui viviamo’. Nel 2010, “le famiglie in condizioni di poverta’ relativa sono l’11% delle famiglie residenti; si tratta di 8,3 milioni di individui poveri, il 13,8% della popolazione residente. La poverta’ assoluta coinvolge il 4,6% delle famiglie, per un totale di 3,1 milioni di individui”. Nel 2009, spiega ancora l’Istituto, “circa il 58% delle famiglie residenti in Italia ha conseguito un reddito netto inferiore all’importo medio annuo (29.766 euro, circa 2.480 euro al mese)”. In Sicilia l’Istat “osserva la piu’ elevata diseguaglianza nella distribuzione del reddito e il reddito medio annuo piu’ basso (oltre il 25% in meno del dato medio italiano). Inoltre, in tale regione, in base al reddito mediano, il 50% delle famiglie si colloca al di sotto di 18.302 euro annui (circa 1.525 euro al mese)”. Nel 2010 “il 15,7% delle famiglie residenti in Italia presenta almeno tre delle difficolta’ considerate nel calcolo dell’indice sintetico di deprivazione. Il panorama regionale mette in evidenza il forte svantaggio dell’Italia meridionale e insulare, con un valore dell’indicatore pari a 25,8%”. Nei primi mesi del 2011 “la percentuale di persone di 14 anni e piu’ che si dichiara molto o abbastanza soddisfatta della propria situazione economica e’ di circa la meta’ (48,5%). Il livello di soddisfazione per la situazione economica decresce dal Nord al Sud del Paese, presentando una forte variabilita’ regionale”.

Fonte: www.redattoresociale.it
20 Gennaio 2012

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