“Via libera alla stampa” nei Centri per l’immigrazione


La redazione


A luglio v’era stata la protesta dei giornalisti contro il divieto imposto dall’ex ministro Maroni.


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"Via libera alla stampa" nei Centri per l'immigrazione

Era stato definito un “bavaglio imposto alla stampa sui centri Cie” e sulla questione si erano mobilitati Federazione nazionale della stampa italiana e Ordine dei giornalisti, d'intesa con Asgi, Articolo 21, Osf e European Alternatives. Al centro della polemica la circolare interna con cui l'ex ministro dell'Interno Roberto Maroni aveva vietato ai giornalisti l'ingresso nei centri per migranti, sia quelli di accoglienza che quelli di detenzione. La protesta si manifestò in particolare con la grande partecipazione dei giornalisti italiani e stranieri ad una mobilitazione organizzata il 25 luglio scorso. “Nemmeno nelle carceri – era stato detto nel corso della mobilitazione – c'è una così palese violazione del diritto di informazione. Un vero e proprio inaccettabile bavaglio”.
Ora il governo Monti ha cambiato le cose con una direttiva del ministro dell'Interno Annamaria Cancellieri indirizzata a tutti i Prefetti che consente ai rappresentanti degli organi di informazione l’accesso ai centri destinati all’accoglienza, al trattenimento e all’assistenza degli immigrati.
La notizia è stata accolta con soddisfazione dalla Federazione nazionale della Stampa e dall'Ordine dei giornalisti. “Finalmente – afferma una nota della Fnsi – viene ripristinato il nostro diritto-dovere di raccontare ciò che avviene in queste strutture. E’ una decisione che giova anche alla credibilità delle istituzioni italiane preposte all’accoglienza degli immigrati, perché il blocco disposto ad aprile dall’allora ministro Maroni autorizza da mesi il sospetto che all’interno di Cie e Cara vengano praticati trattamenti lesivi dei diritti umani. La revoca del divieto è una riaffermazione di basilari principi costituzionali, per la quale anche la Fnsi ringrazia il ministro Cancellieri e tutti i parlamentari che si sono battuti per il risultato di oggi. Ma un ringraziamento va anche alle molte organizzazioni che, insieme a Fnsi e Ordine dei Giornalisti, hanno dato vita nei mesi scorsi alla campagna 'LasciateCIEntrare': positivo esempio di come, in difesa del diritto all’informazione, si possano saldare alleanze importanti tra le rappresentanze professionali e le voci della società civile. Ora ci auguriamo che di questo diritto d’accesso ristabilito l’informazione italiana faccia uso intenso.”

Links correlati:
La direttiva del ministro dell'Interno (pdf)

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