Poliziotti in piazza: “Gli indignati siamo noi”


Alberto Custodero


“Non siamo più in grado di tutelare la sicurezza”, denunciano i sindacati (quasi tutti di destra). Un bidone-salvadanaio per raccogliere i contributi e un “titolo di debito” consegnato ai sottoscrittori della “colletta”: “Obbligazione per avere maggiore legalità”.


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Poliziotti in piazza: "Gli indignati siamo noi"

ROMA – "Cari cittadini, i tagli che il governo ha fatto alla benzina delle auto della polizia (ma non alle autoblu della casta politica) ci impediscono di garantire la vostra sicurezza e la vostra incolumità. Per questo oggi siamo in piazza a chiedervi una vostra donazione affinché si possano ricostituire i fondi per l'acquisto del carburante che consentirà di tutelare la vostra sicuerzza, la vostra difesa, la vosrta incolumità pubblica". Non era mai successo, dalla storia della Repubblica, che la polizia facesse la "questua" alla popolazione per potersi finanziare il carburante delle Volanti.

Detto fatto. Stamattina i sindacati di polizia (quasi tutti di centrodestra) si sono dati appuntamento alla Camera e hanno esposto un bidone come salvadanaio per raccogliere le offerte che sperano, dice Filippo Girella dell'Ugl, arrivino anche dai deputati. Alla gente distribuiscono un clamoroso volantino intitolato "Allarme Rosso" con la grafica di un titolo di debito ("Obbligazione per avere maggiore sicuezza, legalità e sviluppo"), con tanto di codice Iban e conto postale del "Fondo assistenza Ministero dell'Interno" per chi volesse contribuire in modo più sostanzioso al risanamento del deficit del Viminale. I vertici dei sindacati sono stati ricevuti dal presidente della Camera, Gianfranco Fini.

Promotori di questa clamorosa inziativa una parte dei sindacati di polizia: l'Ugl, Sap Consap, Sappe  (area centrodestra), Siulp area centro, e Uil area

centrosinistra. Insieme a loro si sono uniti anche i sindacati del Corpo Forestale dello Stato e dei Vigili del Fuoco. Assenti, come sempre, finanzieri e carabinieri che, per statuto, essendo militari, non hanno diritto di protestare.

La restante parte dei sindacati, i Funzionari di polizia, il Siap, il Coisp, e la Silp per la Cgil (indipendenti, centro e sinistra), si riuniranno oggi pomeriggio alle 15 a piazza delle 5 Lune vicino al Senato  per protestare contro la politica dei tagli di questa maggioranza, proprio nel momento in cui il ministro dell'Interno Maroni relazionerà a Palazzo Madama sui fatti di sabato, annunciando l'inasprimento delle norme antinerovestiti con la riedizione della legge Reale.

"Il governo – hanno spiegato Enzo Letizia, dell'Anfp, e Giuseppe Tiani del Coisp – per tre anni non ha fatto una reale lotta all'evasione fiscale. È ora che si assuma le sue responsabilità, e non faccia decidere la politica della sicurezza dai ragionieri. Ci domandiamo: i 660 milioni di tagli delle manovre estive e autunnali dove colpiranno: sulle assuznioni di nuovi poliziotti quando già da anni siamo in sottoorganico? Sugli straordinari? Ricordiamo che stiamo ricevendo oggi quelli del 2009. O riducendo ancora le risorse per la benzina automezzi? Dall'anno prossimo per le Alfa 159 scadono i conrtatti per le riparazioni in garanzia: chi pagherà la manutenzione? Oppure taglieranno ancora sugli affitti che in molti casi da anni non vengono pagati?".

"Riteniamo vergognoso e inaccettabile il taglio delle risorse al comparto della sicurezza. Si sta mettendo a rischio uno dei diritti fondamentali dei cittadini, con il quale il governo si è riempito la bocca in campagna elettorale, per poi smentirsi nei fatti". E' quanto dichiarano, in una nota congiunta, Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, presidenti di Federconsumatori e Adusbef.

"La Polizia – aggiungono – ormai non ha nemmeno i fondi per pagare il carburante delle volanti. Federconsumatori e Adusbef, che sostengono le motivazioni della protesta che ha portato gli agenti di Polizia in piazza oggi nelle città italiane, simbolicamente regaleranno loro un pieno di benzina. Crediamo che la sicurezza e la legalità – concludono Trefiletti e lannutti – non possano per nessuna ragione essere messe in secondo piano rispetto a questioni di bilancio".

Anche Fini solidale. Nel giorno della protesta il presidente della Camera Gianfranco Fini ha chiesto all'esecutivo di garantire i fonfdi per le forze dell'ordine. Fini ha auspicato che il "governo possa reperire le risorse necessarie per garantire alle forze dell'ordine i mezzi adeguati all'adempimento dei loro doveri in materia di sicurezza e si è augurato che dal dibattito parlamentare possano giungere concreti segnali per la soluzione di queste problematiche".

Fonte: La Repubblica

18 settembre 2011

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