I bambini di Piacenza: “istituiamo il Ministero della Pace”
La redazione
E’ ancora attuale l’appello che una quinta elementare di Piacenza formulò anni fa al Presidente del Consiglio. Il Movimento di Cooperazione Educativa lo porta avanti, e la Tavola della pace lo rilancia in vista della Marcia Perugia-Assisi.
Il Movimento di Cooperazione Educativa con questa cartolina ha inteso dare spazio e visibilità ad un'iniziativa partita dalla classe quinta elementare della scuola Caduti sul Lavoro di Piacenza anno scolastico 2005/2006.
L'iniziativa consisteva nell'appello dei ragazzi per istituire un Ministero della Pace che si preoccupasse di aiutare le persone bisognose e soprattutto si attivasse per diffondere una cultura della Pace. Significativamente l'appello era rivolto al futuro Presidente del Consiglio, poichè si era nel maggio 2006 e il Pres. della Repubblica non aveva ancora dato l'incarico al Pres. del Consiglio.
Questo ci è sembrato un buon modo per dare un contributo ai valori della Marcia e chissà … sarebbe bello se la richiesta del Ministero della Pace diventasse una proposta di tutta la Marcia.
Noi siamo un' associazione di insegnanti, di operatori/trici, di persone che credono nell'importanza dell'istruzione come anello fondamentale per la formazione di cittadini consapevoli e che sono la base per lo sviluppo di una società nonviolenta.
Quest'anno la Marcia Perugia Assisi compie cinquant'anni, avendo dimostrato nel corso di questi anni la sua importanza per la crescita di culture e di pratiche che ribadiscono il legame indissolubile tra i metodi e gli obiettivi da raggiungere.
Per noi del Mce, che quest'anno festeggiamo i sessant'anni di vita della nostra Associazione, i valori della Marcia continueranno ad essere un punto di riferimento importante per il lavoro con i bambini e le bambine, i ragazzi e le ragazze.
I maestri Mce del primo dopoguerra si battevano perchè nella scuola entrassero i valori della Costituzione e l'istruzione fosse un diritto di tutti, oggi noi continuiamo le loro lotte perchè quei valori non vengano cancellati, a partire dall'annullamento, nella memoria prima ancora che sul calendario, delle feste civili fondamentali per dare corpo e anima alla scuola e alla società intera.
Fonte: Movimento di Cooperazione Educativa