I Tg registrano con nonchalance la vittoria dei “sovversivi”


Osservatorio Tg


L’analisi di Alberto Baldazzi: La “mission impossible” di far almeno pareggiare il centrodestra è stata tentata. Da stasera sarebbero potute iniziare le vacanze, assumendo il profilo più basso possibile, annusando il vento che è già cambiato. Purtroppo la politica chiede ai Tg ancora uno sforzo: boicottare fino in fondo i referendum del 12 e 13 giugno.


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I Tg registrano con nonchalance la vittoria dei "sovversivi"

I Tg di lunedì 30 maggio 2011 – Questa sera I Tg di prime time sembravano impegnati nelle partita del cuore: savoir faire, niente interventi a gamba tesa,  gioco corretto. A parte Emilio Fede che non ce la fa a dissimulare lo sconcerto e si attacca alla presunta maleducazione di Pisapia, che non si concede alla diretta della sua inviata.  Tutti svolgono bene il compitino, rodati da un pomeriggio di edizioni speciali in cui anche gli intention  polls e le proiezioni se la sono cavata alla grande.  Lo stesso Studio Aperto  si riappropria della sua reale identità e dedica alla politica un servizio frettoloso, per poi allargarsi sulla cronaca criminale e sul gossip.  Per le testate Raiset, che fino a poche ore fa le hanno tentate tutte parlando di città a rischio sinistra estrema e centri sociali, di stanze del buco, di interessi immobiliari zigani e islamici, la vittoria su tutta la linea del centrosinistra – il “cappotto”,  come lo definisce  Tg2 –  è riconosciuta come tale e riportata come niente fosse . I “ forzati del video” del centro destra per una sera appaiono più miti, con Lupi che si scusa con il Tg 3, preannunciando la sua anticipata uscita dallo studio per raggiungere lo spogliatoio di Parma per la  partita del cuore. La spiegazione di questo cambio di stile è ovvia: i giochi sono fatti.  Gli eterodiretti direttori  hanno fatto il lavoro sporco nei giorni e nelle settimane precedenti;  hanno incassato richiami, multe e figuracce senza battere ciglio. La “mission impossible” di far almeno pareggiare il centrodestra è stata tentata. Da stasera sarebbero potute iniziare  le vacanze, assumendo il profilo più basso possibile, annusando il vento che è già cambiato. Purtroppo  la politica chiede ai Tg ancora uno sforzo: boicottare fino in fondo i referendum del 12 e 13 giugno. Con l’eccezione del Tg 3 e in parte del Tg La 7, tutte le testate eseguono. Ed ecco che la storica decisione della Germania di smantellare il nucleare civile entro  il 2022 diventa non notizia.
L’attentato in Afghanistan  è  scelto come apertura da Studio Aperto e Tg 4, così da non dare il primo titolo sulla vittoria dei “barbari”.
I tre TG Rai, Tg 5  e Tg 4 ricordano Biagio Agnes che ci rimanda ad un’era e a personaggi del servizio pubblico e della televisione in generale, che appaiono  distanti anni luce dalle miserie dell’oggi.

Alberto Baldazzi

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