Omofobia, stop alla proposta di legge


il Manifesto


Bocciata in commissione Giustizia alla Camera la proposta di legge sull’omofobia della relatrice Anna Paola Concia (Pd). Si torna adesso al testo originario, quello firmato da Antonello Soro (Pd). E sarà questo che verrà esaminato dall’aula della Camera il prossimo 23 maggio.


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Omofobia, stop alla proposta di legge

Ieri la relatrice del testo Paola Concia aveva inviato a tutti i componenti della Commissione Giustizia della Camera una lettera nella quale ricordava che la proposta di legge era all'esame della Camera da 959 giorni; che era già il frutto di una mediazione politica; che si trattava di rispetto dei diritti umani fondamentali. «Questa non è una legge degli omosessuali – aveva scritto Concia – nè di una riserva indiana. È una legge di civiltà che appartiene a tutta la collettività, come ha ripetuto più volte il nostro presidente della Repubblica Giorgio Napolitano». Ed è proprio l'appello lanciato ieri dal capo dello Stato in occasione della Giornata contro l'omofobia, che, secondo la Concia, «è stato del tutto disatteso dalla maggioranza».In Italia, da qualche anno, siamo di fronte ad un'emergenza omofobia che allarma anche il Parlamento Europeo: centinaia i casi registrati soprattutto nei confronti dei giovani. È proprio per loro – aveva scritto ieri Paola Concia  – che dovremmo approvare questa legge. Non solo per i giovani omosessuali, ma per tutti. Per indicare chiaramente quale paese vogliamo costruire: un paese coeso socialmente che rifiuti la violenza e la deriva dell'odio. Omofobia, razzismo e misoginia sono in realtà la stessa cosa e la paura del diverso rende tutti più poveri». Durante la votazione, il Pdl, non ha accettato che fosse Alessandra Mussolini a sostituire un esponente berlusconiano assente. «E questo – sostiene la parlamentare – perchè sapevano benissimo che io avrei votato a favore di questo provvedimento». «Quella di oggi – commenta la parlamentare del Pd Barbara Pollastrini – è una pagina cinica, disumana e all'insegna dell'inganno visto che il Pdl continua a sostenere che contro questo testo erano già state votate le pregiudiziali di costituzionalità». «Cosa falsa – conclude – perchè il provvedimento per il quale erano state votate le pregiudiziali era un altro e parlava più in generale di 'orientamento sessualè e 'identità di generè. Ora invece, nel testo della Concia, si parla di omofobia e transfobia».
«Il Popolo della libertà, col voto di oggi in Commissione, ha perso un'occasione. Il testo, infatti, non prevedeva il reato di omofobia, ma introduceva aggravanti per i reati commessi a scopo discriminatorio; una norma di stampo europeo. Voterò a favore del provvedimento non appena arriverà in Aula». Così il Ministro per le Pari Opportunità, Mara Carfagna, dopo il voto in Commissione alla Camera.
Arcigay stigmatizza la «bocciatura di oggi come un fatto grave ed irresponsabile, degno del più arretrato e fondamentalista dei paesi. Non ci accontentiamo più di belle parole, che non si concretizzano poi in provvedimenti di legge. Attendiamo dal Parlamento, che probabilmente discuterà un provvedimento contro l'omofobia il 23 maggio prossimo, una spinta di orgoglio capace di eliminare da questo Paese la piaga dell'omofobia e della transfobia». A Pdl, Lega e Udc, che con il voto di oggi si allineano alla peggior destra integralista europea, chiediamo un gesto di responsabilità: accolgano l'invito del Ministro Carfagna e in aula votino a favore di una seria legge che colpisca violenza e pregiudizio. Da parte nostra non mancheremo di considerare tutti coloro che avversano questa norma di civiltà, ampiamente presente nella legislatura di tutti i paesi europei, «complici morali» di tutti gli atti di violenza, pregiudizio e discriminazione motivata dall'orientamento sessuale o dall'identità di genere che dovessero ancora avvenire in Italia«, conclude Sergio Patanè, presidente Arcigay.
Addirittura per il ministro ai Rapporti con il parlamento Carlo Giovanardi si tratta di "discriminazione sessuale al contrario". Per questo secondo lui "Bene ha fatto la Commissione Giustizia della Camera dei Deputati a bocciare un testo macroscopicamente in contrasto con il principio di eguaglianza della nostra Costituzione e con i fondamenti del nostro diritto penale, in quanto mirante ad introdurre esclusivamente per omosessuali e transessuali un' aggravante rispetto a delitti, altrettanto odiosi e discriminanti, che possono riguardare uomini e donne eterosessuali".
 Il presidente Napolitano. Proprio ieri in occasione proprio della Giornata Mondiale contro l'omofobia il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano aveva voluto sottolineare che : "L'ostentazione in pubblico di atteggiamenti di irrisione nei confronti di omosessuali è inammissibile in società democraticamente adulte. Non bisogna sottovalutare i rischi che l'abitudine all'uso nel discorso pubblico di allusioni irriverenti, lesive della dignità delle persone, contribuiscano a nutrire il terreno sul quale l'omofobia si radica".
Il Capo dello Stato ha poi aggiunto: 'In altri Paesi democratici persone che hanno dichiarato i loro orientamenti omosessuali hanno potuto raggiungere posizioni di grande rilievo, ricoprire alte cariche anche pubbliche. Un percorso di superamento di timori e rimozioni, nonché di ostacoli alle carriere, è stato avviato da tempo anche in Italia, ma il nostro è un cammino che appare ancora lungo e difficile'.

Fonte: www.ilmanifesto.it

18 maggio 2011

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