Il messaggio alla Marcia PerugiAssisi di fra Marco, Custode del Sacro Convento
La redazione
Il messaggio di fra Marco alla PerugiAssisi: “Costruiamo una cultura della cura e non delle mura! Una semplice consonante cambiata cambia il mondo!”
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Marcia della pace 2021
Messaggio di fra Marco, Custode del Sacro Convento di San Francesco d’Assisi
Il Signore vi dia pace!
È il saluto di Francesco d’Assisi con il quale mi piace rivolgermi a voi, amici.
È bello avervi qui, artigiani della pace!
Ancora una volta vicini a lui, uomo umile e disarmato, senza bisogno di qualcosa per difendersi perché sa che non possedendo nulla non ha nulla da difendere e perciò non ha armi da portare. Perché sa che l’unica sua difesa è in Dio, al quale si rivolge nelle Lodi di Dio altissimo che sono conservate proprio qui dicendogli:
«Tu sei sicurezza, Tu sei quiete. Tu sei giustizia, tu sei mansuetudine, Tu sei tutto, ricchezza nostra a sufficienza».
È questa la certezza di san Francesco.
Ed è questo che lo rende capace, a sua volta, di andare incontro al fratello esercitando quella cura di cui lui stesso si sente destinatario.
E allora va verso il lebbroso, verso il frate ammalato o in difficoltà, verso la vedova poverella, verso il sultano in Egitto, verso il lupo a Gubbio, verso i briganti a Montecasale.
Se ne prende cura, così come si prende cura delle allodole e della cicala, delle erbacce spontanee alle quali lasciare uno spazio nell’orto.
Coltiviamo la stessa cura, noi popolo della pace!
Costruiamo una cultura della cura e non delle mura! Una semplice consonante cambiata cambia il mondo!
Non innalziamo mura di difesa, ma creiamo spazi di dialogo e di attenzione ai fratelli, alle sorelle e al creato.
Oggi sembra che tutto possa diventare occasione di conflitto, come abbiamo potuto vedere tristemente nei fatti di ieri.
Vogliamo che non sia così e anzi adoperiamoci per curare le ferite della società, nel nostro quotidiano, nei nostri ambienti di vita.
Facciamo sì che questo impegno di oggi sia prassi quotidiana.
Con fiducia e responsabilità.
Vi lascio le stesse parole che disse don Tonino Bello
nell’indimenticabile incontro all’arena di Verona nell’89
cui ho avuto la gioia di essere presente:
«In piedi, Costruttori di pace!».
Non lasciamoci sopraffare dalla stanchezza e dalla sfiducia, ma sempre in piedi, pronti ad agire per costruire un futuro di pace.
«In piedi, Costruttori di pace!».
fra Marco, Custode del Sacro Convento