La pace comincia dalle nostre città: se ne parla oggi ad Assisi
Floriana Lenti
Al Seminario Nazionale della Tavola della pace si riflette sul ruolo dell’Italia: è venuto il tempo di costruire un nuovo rapporto con il mondo.
Si è aperto ieri ad Assisi il Seminario Nazionale della Tavola della pace con un lungo momento di silenzio “Dedicato a Vittorio Arrigoni –ha annunciato Flavio Lotti, coordinatore nazionale della Tavola della pace- e a tutti i giovani che stanno dando la loro vita per la libertà, la dignità, la giustizia e la democrazia; ma anche a tutti quelli che sono morti nel Mediterraneo, che si sono schiantati sugli scogli della nostra penisola e a chi non c’è arrivato neanche”. Sono molti, troppi i paesi i cui la gente vive sotto la pressione di conflitti, guerre, brutalità; dopo quattro mesi di proteste e rivolte nei territori arabi il Seminario nazionale vuole essere “Un grande laboratorio politico della società civile responsabile”, ha dichiarato Flavio Lotti, “Vogliamo capire, discutere e progettare le cose che dobbiamo e vogliamo fare insieme. Di fronte a così tanti e profondi sconvolgimenti, di fronte a quello che sta succedendo fuori e dentro il nostro paese, di fronte al comportamento irresponsabile del nostro governo non possiamo restare prigionieri dell’inerzia e del cinismo. Davanti a noi non ci sono solo pericoli ma anche grandi opportunità che non possiamo permetterci di perdere. Per questo abbiamo bisogno di cambiare in profondità, cambiare cultura, politica, priorità, modello di sviluppo e stili di vita”. Libia, Siria, Palestina, Bahrein, Yemen, Egitto, Tunisia, Algeria, Oman, Marocco, Afghanistan, Iraq, Somalia, Costa d’Avorio, Darfur, Iran, Giappone,… Cosa sta succedendo nel mondo? Cosa è cambiato e cosa cambierà per noi?
E per capirlo e rispondere a queste domande la Tavola della pace ieri ha visto la partecipazione di numerosi partecipanti e relatori durante l’appuntamento “Dentro la storia”. Abbiamo ascoltato le voci di corrispondenti da Gerusalemme, dal Cairo, dalla Libia, dal Kenya. I lavori proseguiranno oggi con i laboratori “La pace comincia dalle nostre città” per arrivare a comprendere “Dov’è finita l’Italia?”. Il mondo cambia in fretta ma l’Italia non c’è. Lotta alla povertà, pace, disarmo, difesa dei diritti umani, profughi, immigrazione, Europa,… l’Italia non c’è più. Ma se l’Italia non si occupa del mondo, il mondo non smette di occuparsi dell’Italia. Ed è sempre emergenza. “Eppure – sottolinea Flavio Lotti- dobbiamo rompere la logica delle emergenze. Durante questa tre giorni guarderemo oltre e non saranno solo chiacchiere. Ad Assisi discuteremo di tanti progetti concreti a cominciare dalla prossima Marcia Perugia-Assisi per la pace e la fratellanza dei popoli e dal Meeting dei 1000 giovani per la pace in programma dal 23 al 25 settembre 2011. Vogliamo partire da noi e da quello che possiamo fare nelle nostre città e nelle nostre scuole per costruire un futuro migliore per tutti”.
16 aprile 2011
Il programma di oggi
sabato 16 aprile
Ore 9.00 – 13.00
La pace comincia dalle nostre città
I nostri percorsi di pace: Meeting 1000 giovani per la pace Riunione dei giovani – La pace si fa a scuola Riunione degli insegnanti – Le città della pace Riunione degli amministratori locali – Diamo voce alla pace Riunione del gruppo informazione – In cammino per la pace e la fratellanza dei popoli Riunione dei Comitati Perugia-Assisi
Ore 15.00 – 18.30
Dov’è finita l’Italia?
Il mondo cambia in fretta ma l’Italia non c’è. Lotta alla povertà, pace, disarmo, difesa dei diritti umani, profughi, immigrazione, Europa,… l’Italia non c’è più. Ma se l’Italia non si occupa del mondo, il mondo non smette di occuparsi dell’Italia. Ed è sempre emergenza. L’Italia, il Mediterraneo, l’Europa e il mondo. E’ venuto il tempo di costruire un nuovo rapporto con il mondo.
d. Luigi Ciotti, Libera
Lia Beltrami, Provincia Autonoma di Trento
Roberto Natale, Presidente della FNSI
Alba Sasso, Regione Puglia
Elisa Marincola, giornalista Rainews
Giuseppe Giulietti, Articolo 21
Giorgio Beretta, Rete Italiana Disarmo
Luciano Ardesi, Lega per i diritti e la liberazione dei popoli
Tonio dell’Olio, Libera
Gabriele Del Grande, Fortress Europe
Raffaele Crocco, giornalista Rai
Emanuele Giordana, Lettera 22
Luciano Scalettari, giornalista Famiglia Cristiana
Aluisi Tosolini, Dirigente scolastico
Francesco Cavalli, Premio Ilaria Alpi