Italia-Tunisia: i sindacati rinnovano l’alleanza
CGIL
UGTT (Tunisia) e CGIL (Italia) ribadiscono il loro impegno a “far rispettare i diritti umani, l’accoglienza e la protezione a tutte le persone in fuga dal conflitto in corso in Libia”.
Dichiarazione congiunta
UGTT (Tunisia) e CGIL (Italia)
Rinnovando il rapporto di cooperazione e di solidarietà che da anni caratterizza le relazioni tra il sindacato tunisino ed il sindacato italiano, in rappresentanza delle lavoratrici, dei lavoratori e dei migranti, la UGTT e la CGIL dichiarano:
• il loro pieno sostegno alle organizzazioni sociali, ai giovani ed in generale alla società civile della Tunisia che in modo pacifico ha riconquistato la propria dignità e sta costruendo un nuovo sistema democratico, fondato sul rispetto delle libertà e dei diritti fondamentali;
• Il proprio impegno a far rispettare i diritti umani, l'accoglienza e la protezione a tutte le persone in fuga dal conflitto in corso in Libia e per i giovani che dopo decenni di oppressione e di privazioni, migrano dalla Tunisia verso l'Europa, arrivando a Lampedusa ed in Italia alla ricerca di un futuro migliore;
• La propria riconoscenza per il grande impegno di solidarietà che la società civile tunisina sta dimostrando verso i profughi ed i migranti della Libia;
Si impegnano a stringere le relazioni e la cooperazione, in particolare con progetti di formazione.
Chiedono all'Unione Europea ed al Governo Italiano di:
• rivedere gli accordi commerciali in favore del processo di ricostruzione democratica in corso in Tunisia e di nuove regole di partenariato, impostate sul reciproco interesse e sulla promozione di sviluppo sostenibile e diritti per tutti;
• assicurare assistenza e protezione per i migranti ed i richiedenti asilo;
• promuovere un programma di cooperazione straordinario, per affrontare l'emergenza sociale e democratica, orientato alla promozione di sviluppo locale, alla creazione di opportunità di lavoro dignitoso per giovani e donne principalmente nelle regioni dell'interno della Tunisia, dove maggiormente è estesa la povertà e la migrazione;
Roma, 7 aprile 2011