Non importa chi sei. Questi diritti sono anche tuoi!
Flavio Lotti
Flavio Lotti: oggi ricordiamo il giorno in cui l’Onu ha approvato la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, un documento straordinario che per la prima volta nella storia ha riconosciuto che “tutti gli esseri umani nascono liberi e uguali in dignità e diritti.”
Oggi, 10 dicembre 2020, è la Giornata Internazionale dei diritti umani. Una giornata voluta dalle Nazioni Unite per ricordare a tutti quanto sia importante rispettare e promuovere il rispetto dei diritti umani.
Oggi ricordiamo il giorno in cui l’Onu, nel 1948, ha approvato la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani: un documento straordinario che per la prima volta nella storia ha riconosciuto che “tutti gli esseri umani nascono liberi e uguali in dignità e diritti.”
In 30 articoli, brevi e chiari, la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani definisce i nostri diritti fondamentali: diritti civili e politici ma anche economici, sociali e culturali. E dice una cosa bellissima: “Non importa di che razza sei. Se sei un uomo o una donna. Se sei ricco o se sei povero. Non importa da che parte del mondo vieni, quale lingua parli, qual è la tua religione, quali sono le tue idee politiche. Non importa chi sei. Questi diritti sono anche i tuoi.”
Ma non si tratta solo di diritti. Nel primo articolo della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, che oggi in pratica è la nostra Costituzione Universale e la bussola dell’umanità, sta scritto a chiare lettere che “tutti gli esseri umani nascono liberi e uguali…. e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza”.
In questa espressione “agire in spirito di fratellanza” viene stabilito un principio molto semplice e cioè che ad ogni nostro diritto corrisponde una responsabilità.
Lo avevano capito le donne e gli uomini che erano sopravvissuti alle due guerre mondiali del 900 e, nel mezzo di una devastante crisi economica, si sono domandati: cosa possiamo fare affinché questi disastri non si ripetano ancora? Risposta: “Dobbiamo agire in spirito di fratellanza.”
Dopo qualche decennio dominato dalla cultura dell’individualismo, della competizione selvaggia, del consumismo e dell’incuria non è facile capire bene cosa sia e quanto sia importante lo “spirito di fratellanza”. Ed è anche per questo che Papa Francesco ci ha da poco consegnato la “Fratelli tutti”. Dobbiamo leggerla e rileggerla tutti quell’enciclica perché contiene le indicazioni da seguire per costruirci un futuro migliore.
Ormai è evidente che nessuno può più permettersi di pensare a salvaguardare solo sé stesso. La nostra salute, la nostra sicurezza, il nostro benessere, il nostro futuro, la nostra felicità,… ciascuno di questi nostri beni preziosi è profondamente legato a quello degli altri.
Ecco perché dobbiamo agire “in spirito di fratellanza”. Per questo, l’11 ottobre scorso abbiamo sfidato tutti i virus del mondo per formare una Catena umana della pace e della fraternità da Perugia ad Assisi. Per questo, oggi 10 dicembre, abbiamo organizzato una grande “Lezione sui diritti e le responsabilità” fatta dagli alunni e studenti di 15 regioni italiane, dall’infanzia all’università ( www.peridirittiumani.it – www.perlapace.it ). Perché, anche in una così situazione difficile, dobbiamo accrescere la consapevolezza che tutti, ma proprio tutti, siamo chiamati a fare pace, dappertutto, tutti i giorni, in ogni momento della giornata, sviluppando la nostra capacità di prenderci cura gli uni degli altri e, insieme, della comunità, dell’ambiente, del nostro pianeta.
Oggi è evidente quanto la responsabilità di ciascuno sia indispensabile per sconfiggere la pandemia. Ma non è solo una necessità temporanea. La responsabilità è indispensabile per affrontare tutte le grandi sfide del nostro tempo: il cambiamento climatico, l’aumento vertiginoso delle disuguaglianze, delle discriminazioni e dell’illegalità, la moltiplicazione del numero di persone costrette a migrare, la crescita della disoccupazione femminile e maschile, le vecchie e nuove povertà, la distruzione dei beni comuni e la devastazione ambientale, le guerre senza fine, la nuova corsa agli armamenti, l’incessante competizione selvaggia, l’attacco alla partecipazione civile, alla democrazia e alle istituzioni democratiche,…
Dal 10 dicembre 1948, abbiamo fatto molti passi in avanti grazie all’impegno di tante donne e tanti uomini che, spesso sacrificando la propria vita, hanno lottato e continuano a lottare contro le ingiustizie, le guerre e le disuguaglianze per promuovere i diritti umani. Oggi tocca a ciascuno di noi, nella consapevolezza che tutti possiamo fare cose importanti ma le sfide più difficili le vinceremo solo se impareremo ad agire, insieme, in spirito di fratellanza.
“E’ urgente trovare una soluzione per tutto quello che attenta contro i diritti umani fondamentali” (Papa Francesco, Fratelli Tutti)
Flavio Lotti, Coordinatore Tavola della pace