Terrore a Vienna. 4 morti e 17 feriti


La Stampa


Un commando terroristico ieri sera ha preso di mira passanti e avventori dei locali nel centro di Vienna, non lontano da una sinagoga. Gli assalitori hanno sparato sulla folla con fucili.


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vienna

Vienna resta “in stato di massima allerta” il giorno dopo l’attacco subito ieri sera, dove, stando agli ultimi aggiornamenti, almeno quattro civili, due uomini e due donne, hanno perso la vita e 17 persone sono rimaste ferite (sei gravi), tra cui un agente di polizia. Secondo i media austriaci la quarta vittima sarebbe una donna deceduta in mattinata. La polizia austriaca ritiene che «ci siano altri terroristi coinvolti» nell’attacco nella capitale austriaca, oltre a quello ucciso, e che siano attualmente in fuga. Si parla di altre quattro persone. La conferma arriva anche dal ministro degli Interni austriaco Karl Nehammer: «Non si può escludere che ci siano altri attentatori».

Il ministro dell’Interno: “L’attentatore simpatizzante Isis”
Sono quattro le vittime dell’attacco terroristico. Il ministro dell’Interno, Karl Nehammer, durante una conferenza stampa per illustrare la dinamica di quanto accaduto durate la notte ha definito quello di ieri sera un «terrorista islamista», confermando che c’è almeno un terrorista in fuga e che durante la perquisizione in casa dell’attentatore ucciso c’è stata un’esplosione.

Appello a restare in casa e scuole chiuse
Il ministro dell’Interno austriaco ha nuovamente invitato questa mattina i viennesi a rimanere a casa ed evitare il centro città, annunciando che oggi le scuole a Vienna resteranno chiuse. Ha poi chiarito che un attentatore, che indossava una cintura esplosiva che si è rivelata falsa, era un simpatizzante dello Stato Islamico. «Chiunque attacchi uno di noi attacca tutti noi» ha poi detto il ministro dell’Interno austriaco alla tv Orf. «È una situazione difficile per tutti, che possiamo affrontare insieme se ci comportiamo in modo disciplinato», ha aggiunto.

Consiglio dei ministri straordinario

Il cancelliere austriaco Sebastian Kurz ha convocato per questa mattina alle 9 un Consiglio dei ministri straordinario dopo gli attentati di ieri sera a Vienna . Al termine della riunione, Kurz terrà una conferenza stampa congiunta con il vice cancelliere Werner Cogler, il ministro degli Interni Karl Nehammer e il sindaco di Vienna Michael Ludwig. Quindi, insieme si recheranno sui luoghi dell’attentato dove verrà deposta una corona di fiori.

Cosa è successo
Un commando terroristico ieri sera ha preso di mira passanti e avventori dei locali nel centro di Vienna, non lontano da una sinagoga. Gli assalitori hanno sparato sulla folla con fucili. Si sono vissute ore di vero terrore: prima la notizia di una sparatoria e di una maxi operazione delle forze speciali nel quartiere ebraico, con la sinagoga di Vienna quale possibile obiettivo terroristico. Poi l’intensificarsi della paura con la presenza di più attentatori e almeno 6 target nel mirino. Dopo Parigi e Lione, anche Vienna è finita così sotto attacco.

Si è trattato di un attacco simultaneo e coordinato. Ci sono stati spari nella zona Schwedenplatz, vicino dell’hotel Hilton e nel parco cittadino, Stadtphk. Al momento degli spari la sinagoga era invece chiusa e non è detto, secondo il capo della comunità ebraica, che fosse nel mirino dell’attacco.

Fin dai primi momenti dopo le sparatorie elicotteri della polizia hanno cominciato a sorvolare l’area intorno alla sinagoga che è stata subito recintata. Ed è scattata una imponente operazione delle forze speciali che in tarda serata era ancora in corso.

I testimoni: almeno 50 colpi

Testimoni riferiscono di aver sentito sparare almeno 50 colpi d’arma da fuoco e un’esplosione in diverse zone nei pressi della sinagoga di Seitenstettengasse. All’inizio «sembravano petardi» ma poi «si è capito che erano degli spari». Così ha raccontato un testimone oculare dei fatti di ieri sera a Vienna all’emittente Orf, alla trasmissione “Zeit im Bild”, riferendo che è stata usata un’arma automatica. «Poi si è vista una persona sparare all’impazzata con un’arma automatica. Poi ha svoltato, in basso, al Roter Engel (un locale della zona) in direzione di Schwedenplatz. Ha continuato a sparare selvaggiamente, poi è arrivata la polizia e ha sparato”. Su oe24-TV testimoni oculari hanno parlato di «almeno 50 colpi».
La comunità ebraica
Ai membri della comunità ebraica a Vienna è stata data indicazione di rimanere in casa e a tutti gli uomini è stato chiesto di rimuovere la kippah, il tipico copricapo, dopo l’attacco che ha preso di mira una sinagoga della città.

Voci di condanna e solidarietà arrivate da tutto il mondo
Il cancelliere austriaco Sebastian Kurz ha definito quanto accaduto «un attacco terroristico disgustoso» aggiungendo che l’Austria non si lascerà intimidire dal terrorismo. ma la condanna internazionale è unanime. «L’Europa condanna con forza questo atto codardo che viola la vita e i nostri valori umani. I miei pensieri sono con le vittime e la gente di Vienna sulla scia dell’orribile attacco di stasera. Siamo con l’Austria», scrive su Twitter il presidente del Consiglio europeo Charles Michel.

«Ferma condanna dell’attentato che questa sera ha colpito la città di Vienna. Non c’è spazio per l’odio e la violenza nella nostra casa comune europea. Vicinanza al popolo austriaco, ai familiari delle vittime e ai feriti», ha twittato il premier Giuseppe Conte. Anche Macron ha twittato: «Noi francesi condividiamo lo choc e il dolore del popolo austriaco colpito stasera da un attentato nel cuore della sua capitale, Vienna. Dopo la Francia, è un Paese amico ad essere attaccato. E’ la nostra Europa. I nostri nemici devono sapere con chi hanno a che fare. Non ci arrenderemo».

La cancelliera tedesca Angela Merkel ha espresso il suo choc per gli attacchi al centro di Vienna e ha detto che la Germania è solidale con la vicina Austria nella lotta contro il «terrorismo islamista». «In queste ore terribili in cui Vienna è diventata il bersaglio della violenza terroristica, i miei pensieri sono con le persone presenti e le forze di sicurezza che affrontano il pericolo», ha detto la Merkel in una dichiarazione pubblicata martedì dal suo portavoce su Twitter.

«Gli attacchi terroristici devono terminare». Così il presidente Usa, Donald Trump, esprime il proprio cordoglio dopo l’attentato a Vienna . «Le nostre preghiere per i viennesi dopo l’ennesimo vile atto terroristico in Europa. Questi attacchi malvagi contro persone innocenti – prosegue Trump – devono cessare. Gli Stati Uniti sono a fianco di Austria, Francia e di tutta Europa nella lotta contro i terroristi, compresi i terroristi islamici radicali».

Condanna anche da parte del candidato democratico alla Casa Bianca, Joe Biden: «Dopo l’orribile attacco terroristico a Vienna , in Austria, Jill e io prego per le vittime e le loro famiglie. Dobbiamo essere tutti uniti contro l’odio e la violenza» ha scritto su Twitter.

La Stampa
3 novembre 2020

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