La pace va per…corsa (Seconda tappa)


Libera


Carovana nazionale di memoria e impegno in ricordo delle vittime delle mafie in occasione dei 150° anni dell’Unità d’Italia. Stavolta si è trattato di percorrere una “mezzamaratona” su un circuito cittadino di tre Km da ripetere sette volte. In ogni giro si passava davanti la casa di Bruno Caccia, il procuratore assassinato dalla ‘ndrangheta.


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La pace va per...corsa (Seconda tappa)

Una cittá elegante e tranquilla circondata da imponenti cime innevate ci ha ospitati nel suo salotto buono (la piazza del comune) dove i volontari di Libera , affiancati dagli infaticabili ragazzi della Uisp, avevano gia' allestito il loro gazebo con esposti anche i prodotti bio di "Libera terra".  Stavolta si e´trattato di percorrere una "mezzamaratona" su un circuito cittadino di tre Km da ripetere sette volte , quasi un itinerario turistico nel centro storico. In ogni giro si passava davanti la casa di Bruno Caccia, il procuratore assassinato dalla 'ndrangheta, e ricordarlo e' stato il motivo della corsa di oggi. Faceva freddo ma c´era il sole e queste sono proprie le condizioni ideali per noi corridori di lunga lena, per cui diversi atleti e atlete si sono presentati ben disposti ad affiancarmi .
Molti indossavano delle vistose magliette tricolori e tra questi alcuni ragazzi delle scuole, molto emozionati dalla presenza della staffetta della polizia locale, che ha dato davvero un senso di grande ufficialita´ alla corsa. Siamo andati con facilita´ e in allegria coinvolgendo anche le persone che passeggiavano per il corso e con il loro incitamento i giri sono scivolati via davvero presto .
La cosa incredibile e´stata accorgermi che due straordinari ragazzi (pensate , appena quattordicenni) , Alex e Seba, riuscivano a stare in gruppo con facilita´ per cui ho detto loro: "Ragazzi se riusciti a stare con noi fino alla fine sarete voi a portare la bandiera di "Libera" al traguardo". Immaginate la loro gioia!! Ad un certo punto a circa due Km dall´arrivo, si sono gettati nella mischia alcuni ragazzi dell´istituto d´arte che passavano li´per caso, con i loro jeans alla moda e la voglia di divertirsi, quasi per sfida hanno accettato di raggiungere anche loro l´arrivo: "Perche' correte? " mi hanno chiesto. "Corriamo contro le ingiustizie di ogni genere" Veramente bello, singolare e soprattutto imprevisto.  Una bellissima conclusione davvero!  Perche´rendere protagonisti i giovanissimi , spiegare loro il perche´ della nostra iniziativa e' da anni l'obbiettivo di "Libera".

"La giovinezza e' la stagione della speranza".

Fonte: www.libera.it

 ***

"Non ci sembra opportuno"Questo ci e' stato detto dalla citta' di Bolzano quando sono stati chiesti i permessi per l'iniziativa:
"Non ci sembra opportuno!"
Ma cosa vuol dire questa frase? Cosa non sembra opportuno?  Parlare di mafia? Parlare di unità d'Italia? Parlare di doping?  Che cavolo di frase è non ci sembra opportuno? Bene a me, a "Libera" invece a maggior ragione sembra opportuno! In un autogrill ieri abbiamo regalato la maglietta della "La pace va per…corsa" ad un ragazzo che ci faceva rifornimento di gasolio, saputa della nostra iniziativa ci dice commosso: "Grazie per quello che fate, io sono Calabrese, di Crotone e son dovuto scappare dalla mia terra, non potevo lavorare, tutto era condizionato dalla deliquenza organizzata!"
Non ci sembra opportuno?
Bolzano, da quel che ricordo d'aver studiato è in Italia, e visto che questa lunga maratona attraverserà tutto il paese, andremo anche dove a qualcuno non sembra opportuno! E' incredibile che ancora oggi, in un mondo dove si dovrebbero costruire ponti, ancora qualcuno prova a tirare su muri! Nella città di Bolzano ci ha accolto la cooperativa sociale "Le Formiche" associata a "Libera". Una organizzazione senza fine di lucro che ha come obiettivo la promozione di un'economia solidale. A questo punto si trattava di come poter dare visibilità all'iniziativa. Niente di più facile, non potendo allestire gazebo e stand, l'unica cosa da fare era la piu' semplice; correre!
Cosi con Roberto abbiamo per lungo e per largo girato il centro storico, (davvero bello debbo dire!) con le nostre magliette con su scritto "La pace va per…corsa". Qualcuno guardava, altri sorridevano, ma i più erano indifferenti (ma non sono sempre la maggior parte?). In fondo queste iniziative non si fanno proprio per chi è indifferente? Licia, Cinzia e Isabella dell'associazione, ci hanno poi portato ad un ponte, a questo punto dicono: "Bene, qui finisce la Bolzano Italiana, attraversando questo ponte entriamo nella Bolzano tedesca" "Come la Bolzano tedesca?" dissi: "Ma non è sempre Italia?" "Certo!" mi risponde Licia: "Quella è la Bolzano vecchia, ma non si sentono italiani."
Attraversammo il ponte, in effetti le case avevano decisamente un'altro stile, un'altra architettura!

Una cosa mi sorprese però…
Gli alberi erano gli stessi della parte italiana!

"Solo gli stupidi non cambiano idea!"
(Bertolt Brecht)

Fonte: www.libera.it

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