Udienza rinviata! Il 25 marzo dibattito su Facebook
La redazione
La famiglia preoccupata per la sua salute. Mercoledì 25 marzo Dibattito in diretta Facebook.
“Non sappiamo nulla di Patrick da due settimane e chiediamo il suo immediato rilascio, in quanto soffre di asma ed è a rischio per il Coronavirus”. Lo scrivono i famigliari di Patrick Zaky, lo studente egiziano iscritto a un master dell’università di Bologna e detenuto da un mese e mezzo nel suo Paese. Oggi è in programma un’udienza per discuterne la scarcerazione.
“Oggi è il 45° giorno da quando Patrick è stato arrestato all’aeroporto internazionale del Cairo, la mattina di venerdì 7 febbraio e da allora è stato trasferito tre volte”, ricordano i familiari in una dichiarazione diffusa dalla pagina Fb ‘Patrick libero’.
“Esprimiamo la nostra ansia: da quando il dipartimento dei servizi penitenziari ha avviato le procedure preventive per arginare la diffusione di Covid-19 all’interno del carcere, non sappiamo assolutamente nulla di lui”.
Sono infatti state sospese le visite in carcere per dieci giorni a partire dal 10 marzo e poi è stata annunciata la proroga fino a fine marzo. “E non sono state fornite alternative, come ad esempio dare la possibilità di telefonare”.
Per i familiari la sanificazione dei luoghi di detenzione “sta procedendo lentamente e in modo vago” inoltre Patrick “è asmatico, il che lo rende uno dei soggetti più a rischio”.
23 marzo 2020
MERCOLEDì 25 MARZO ALLE 18.30
DIBATTITO IN DIRETTA FACEBOOK
LA DETENZIONE DI PATRICK ZAKI NELL’EGITTO DI AL SISI
A 48 giorni dall’arresto di Patrick Zaki, studente egiziano dell’Università di Bologna del Master Gemma (Women’s and Gender Studies) le condizioni della sua detenzione nelle carceri egiziane appaiono sempre più drammatiche: le ultime notizie sulle sue condizioni risalgono all’11 marzo e l’attenzione internazionale è tutta rivolta al contrasto alla diffusione del Covid-19 (una minaccia ancora di più pericolosa per Patrick che soffre d’asma). Le mobilitazioni nelle piazze che per settimane hanno chiesto la sua liberazione sono inevitabilmente sospese ed è nostro compito non far calare l’attenzione sul suo caso. Dal 7 febbraio, giorno del suo arresto, abbiamo ascoltato molte promesse da parte delle istituzioni italiane e internazionali ma, al di là della presenza alle prime udienze sulla detenzione preventiva di Patrick Zaki, non sono state assunte iniziative più ampie e di segno critico sul piano diplomatico nei confronti dell’Egitto, uno Stato con il quale l’Italia e l’Europa, anche dopo l’assassinio di Giulio Regeni, hanno continuato a fare enormi affari economici, militari, sui rimpatri e la gestione dei flussi migratori. Eppure nell’Egitto di Al Sisi ci sono migliaia di detenuti politici come Patrick (reo, secondo l’accusa, di aver fatto propaganda sovversiva e diffuso notizie false su Facebook), le libertà politiche e di stampa sono costantemente attaccate e giornalisti, politici d’opposizione, avvocati, attivisti, temono ogni giorno per la propria vita. Proprio il 18 marzo, ad esempio sono state arrestate quattro persone – poi rilasciate il giorno seguente – tra cui tre familiari di Alaa Abdel Fatah (volto simbolo delle rivolte di Piazza Tahrir) e Rabad al Mahdi (nota per essere stata tutor di Giulio Regeni) mentre protestavano contro il divieto di poter incontrare i detenuti a causa delle misure di contrasto al coronavirus. Qual è dunque il contesto sociale e politico in cui è maturato l’arresto di Patrick Zaki? Qual è lo stato dei diritti umani in Egitto? Quali sono gli interessi geopolitici dietro le relazioni con l’Egitto? A queste e ad altre domande proveremo a rispondere attraverso questa discussione, per non smettere mai di chiedere che Patrick venga liberato e possa tornare al più presto a studiare nella città di Bologna.
Ne parleranno mercoledì 25 marzo ore 18:30 dibattito online in diretta Facebook dalle pagine di Làbas e Amnesty Bologna con:
• Riccardo Noury – portavoce Amnesty International – Italia
• Erasmo Palazzotto – Presidente della Commissione Parlamentare di inchiesta sulla morte di Giulio Regeni
• Azzurra Meringolo – giornalista e scrittrice
• Francesco Strazzari – Professore associato di Relazioni Internazionali alla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa
• Sara Prestianni – esperta di Egitto e di migrazioni