Trump accantona la soluzione dei due stati
L'Osservatore Romano
Avanzata la proposta di una confederazione tra palestinesi e Giordania
La nuova proposta di pace avanzata da Donald Trump non convince i palestinesi. Il presidente Mahmoud Abbas ha rivelato ieri che in un incontro il consigliere alla Casa Bianca Jared Kushner e l’inviato speciale Jason Greenblatt gli hanno proposto la costituzione di una grande confederazione con la Giordania, invece della nascita di uno stato palestinese autonomo. «Ho risposto che volevo una confederazione con la Giordania, ma anche con Israele» ha spiegato Abbas.
Sembra così passare in secondo piano — come rilevano numerosi analisti — la soluzione «due popoli, due stati», filo conduttore di 25 anni di trattative fra i palestinesi e Israele. Quella di una confederazione tra palestinesi e giordani è una vecchia idea, poi messa da parte dagli accordi di Oslo nel 1993. Ora invece sembra essere diventata il perno centrale della nuova iniziativa dell’amministrazione Trump. Il presidente statunitense aveva promesso la scorsa settimana che i palestinesi avrebbero avuto «qualcosa di molto buono per compensare il trasferimento dell’ambasciata americana a Gerusalemme».
Tuttavia, al momento non solo i palestinesi, ma anche i giordani bocciano l’ipotesi della confederazione. Un portavoce del governo di Amman, Jumana Ghanimat, citato dai media israeliani, ha detto che «l’idea di una confederazione non è in discussione. La nostra posizione — ha aggiunto — è chiara e ferma: una soluzione a due stati e la nascita di uno stato palestinese nei confini del 1967».
Alle trattative in corso stanno partecipando anche Egitto e Arabia Saudita. L’idea di una confederazione fra Cisgiordania e Giordania è sostenuta soprattutto dal partito del premier israeliano Benjamin Netanyahu, il Likud (destra), e dall’ambasciatore statunitense in Israele, David Friedman.
3 settembre 2018
Osservatore Romano