Salviamo la Scuola di Gomme in Palestina! #TheTyreSchool
La redazione
Esteso al 16 luglio il divieto temporaneo di demolizione del villaggio e della Scuola di Gomme di Khan al Ahmar. Continuiamo a firmare la petizione!
CHI DEMOLISCE UNA SCUOLA, DEMOLISCE IL FUTURO.
A partire dal 1 giugno, giorno in cui la sentenza sulla demolizione del villaggio beduino palestinese di Khan al Ahmar è divenuta esecutiva, i bimbi e le famiglie si trovano in una situazione di terribile stress e tensione. Ogni mattina potrebbe accadere l’irrevocabile. Il Governo Israeliano, infatti, potrebbe in qualsiasi momento ordinare di radere al suolo il villaggio abitato da circa 180 persone da oltre 60 anni. In questo luogo ha sede una piccola scuola che è diventata simbolo del diritto all’istruzione e della difesa dei diritti delle comunità beduine residenti nell’Area C della Palestina controllata da Israele.
In qualsiasi momento la scuola potrebbe essere distrutta. Per favore firma la petizione!
Si tratta della “Scuola di Gomme”, così chiamata perché realizzata su pneumatici usati, per fare fronte al divieto delle Autorità Israeliane di realizzare costruzioni in muratura nell’Area C. La scuola è stata realizzata da Vento di Terra e da altre Ong, ma non si tratta di una semplice costruzione: in quel luogo risiedono le speranze di un futuro migliore, di un futuro di pace, per oltre 170 bambini del villaggio e delle zone limitrofe. Minori che a causa delle limitazioni imposte dai militari e dell’isolamento dei villaggi dove risiedono non hanno alternative reali e rischiano di perdere il diritto all’istruzione primaria.
La demolizione della scuola di Khan Al Ahmar creerebbe un pericoloso precedente e un grave danno alla comunità locale, ponendo le basi per una sua rapida deportazione.
Mi chiamo Angela Celeste Costantino, sono una decoratrice e una viaggiatrice. Una parte delle mie opere d’arte ha un’impronta dedicata al sociale, alla difesa dei diritti delle donne, dei bambini, dei popoli in territori di guerra e di terrorismo. Ho scelto di creare questa petizione, sostenendo con tutta me stessa questa causa, perché credo che ogni scuola, in qualsiasi territorio del mondo debba rappresentare un luogo di crescita e insieme un luogo di dialogo e di pace. Ogni bambino sulla terra ha diritto ad essere istruito, ad avere i mezzi per sviluppare le proprie potenzialità, ad apprendere la cultura e le nozioni per gettare le basi per un futuro migliore.
Non è giusto. E’ crudele, è disumano rendere vittime i più deboli. La mia rabbia, il mio sdegno, nascono da qui: tagliare loro la libertà di crescere studiando e imparando, per diventare uomini e donne migliori. La cultura è l’unica arma, la più potente, che può rappresentare un mezzo di riscatto e di crescita per tutti. Se si distrugge una scuola, si distrugge la libertà, la cultura, la vita stessa, il futuro.
Facciamo sì che non vengano calpestati i diritti alla vita, alla libertà, all’istruzione, di piccoli innocenti la cui scuola rappresenta l’unico mezzo di riscatto, di cultura, di apprendimento, di socialità, per costruire un futuro migliore. Un appello: ognuno con i propri mezzi possibili, aiutiamoli!
Io sto con la Scuola Di Gomme. #TheTyreSchool #SaveOurSchool
AGGIORNAMENTI – 11 luglio 2018
Nuova estensione del divieto di demolizione per Khan al Ahmar
La Corte Suprema israeliana ha accolto ieri un nuovo ricorso presentato dagli avvocati della comunità di Khan al Ahmar, estendendo al 16 luglio il divieto temporaneo di demolizione del villaggio e della Scuola di Gomme (inizialmente fissato fino all’11 luglio). A dare una piccola mano a questa situazione potrebbe essere anche lo sciopero previsto dal 15 luglio dei dipendenti della cosiddetta Amministrazione civile israeliana in Cisgiordania – emanazione delle forze armate e responsabile per gli affari dei civili palestinesi sotto occupazione militare – che forse allungherà i tempi dello sgombero e permetterà una azione legale più articolata a sostegno dei beduini.
Nel frattempo i militari continuano il loro lavoro sul campo: nel villaggio le ruspe proseguono ogni giorno a portare ghiaia e spianare la strada, mentre presso al Azariya hanno continuano a livellare terreni e a trasferirvi i caravan destinati a ospitare le 35 famiglie (181 persone) di Khan al Ahmar che vi saranno portate contro la loro volontà.
“L’Italia è lieta che il governo israeliano abbia sospeso ordine demolizione della Scuola di Gomme in Cisgiordania”, ha detto il ministro degli Esteri e della cooperazione internazionale, Enzo Moavero Milanesi, “E’ fondamentale seguire l’evoluzione del processo di pace in Medio Oriente”. Per il titolare della Farnesina “il principio fondamentale della creazione di due Stati è il principio guida”.
Moavero Milanesi ha sottolineato la “chiara protesta nei confronti della decisione” di Israele sulla scuola finanziata dall’Italia.
Ieri si sono radunati al villaggio centinaia di beduini provenienti da tutta la Palestina, in supporto alla comunità