Wikileaks, se a tremare son le banche


Lettera22


Dopo le feluche, Julian Assange ha preannunciato, sara’ la volta, all’inizio del prossimo anno, dei potenti e ricchissimi baroni di Wall Street.


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Wikileaks, se a tremare son le banche

Mentre la Washington ufficiale ha gia' cambiato discorso e spostato la sua attenzione alle discussioni sulla riduzione del deficit tra il presidente Obama e i leader repubblicani, cominciate giusto ieri alla Casa Bianca, la segretaria di Stato si e' trovata in prima fila , alle prese con molti dei capi di stato e politici presi di mira senza troppi complimenti nei messaggi diplomatici americani.
Accompagnata da oltre duecento funzionari, collaboratori e parlamentari, Hillary ha infatti iniziato ieri il giro che la portera' in quattro diversi paesi dell'Asia Centrale e del Medio Oriente.  La prima tappa, a Astana, la capitale del Kazakistan, e' stata ieri facile, la segretaria di Stato si e' limitata a denunciare di nuovo l'illegalita' e la pericolosita' delle rivelazioni parlando con alcuni gruppi di donne e con gli studenti della Eurasian University.

Gia' oggi, pero' arriveranno nella stessa citta' i rappresentanti dei 56 paesi che fanno parte dell'Ocse , l'organizzazione per la sicurezza e lo sviluppo  economico , insieme ai rappresentati dei 12 paesi associati e di 68 organizzazioni internazionali. Un raduno imponente, insomma, di un'organizzazione che non si riuniva ad alto livello da ben undici anni, e che ha fatto mobilitare decine di capi di Stato e di governo.
''L'Ocse e' importante per la nostra politica estera'', ha assicurato Hillary. Resta da vedere , tuttavia, quanto saranno spontanei i sorrisi e le rassicurazioni di chi, come Putin, la Merkel e Sarkozy, si sono trovati para gonati nei giorni scorsi a re nudi e Batman e soprattutto di tutti quelli che hanno letto sui giornali i resoconti delle loro bugie , delle loro posizioni ambigue e dei sospetti di corruzione che li riguardano.

L'Ocse, per di piu', e' soprattutto un'organizzazione economica e i paesi che ne fanno parte si sono trovati negli ultimi due anni a fare i conti con l'instabilita' dei sistemi bancari di molti di loro.
Julian Assange, che i giornali americani hanno gia' soprannominato il ''novello Robin Hood'' cosi' , non ha neppure atteso che Hillary Clinton scendesse dal suo aereo per annunciare che , la prossima volta, nel ciclone non ci saranno i diplomatici del dipartimento di Stato ma i potenti e ricchissimi banchieri di Wall Street. E a fermarlo non e' servito il tentativo fatto da alcuni ignoti qualche giorno fa e di nuovo ieri mattina di intasare il sito di Wikileaks con migliaia di pesantissimi messaggi._

A gennaio o quando saranno risolti alcuni difficili problemi tecnici ,ha raccontato Julian Assange in un intervista concessa al mensile economico Forbes e registrata in una localita' segreta di Londra all'inizio di novembre, arriveranno sul sito di Wikileaks e sulle colonne di alcuni giornali decine e forse centinaia di migliaia di documenti riguardanti le grandi banche americane. Ancora nell'ombra, in attesa di essere organizzate, ci sarebbero poi altre rivelazioni sulle industrie farmaceutiche e energetiche e sullo spionaggio dei governi sulle industrie della tecnologia.

''Daro' una immagine vera e rappresentativa su come le banche si comportano a livello esecutivo in un modo tale che stimolera' inchieste e riforme,'' ha spiegato Assange nella sua intervista,'' Per tutto questo, c'e solo un esempio simile, ed e' quello della Enron. Quando la Enron ( una grande compagnia petrolifera texana ) falli' nove anni fa , attraverso i processi vennero fuori migliaia di messaggi riservati che fecero vedere come era amministrata la compagnia''.
'Nella sua intervista, il fondatore di Wikileaks ha parlato di un ''megaleak'' che riguardera' soprattutto una banca , ma ha preannunciato che le sue rivelazioni potrebbero travolgere '' una banca o due'', anche se non contengono, apparentemente, alcuna notizia di reati.
''Ci saranno delle violazioni fragranti, saranno rivelate delle pratiche poco etiche, ma soprattutto saltera' fuori il processo decisionale e la moralita' dei dirigenti. Si potrebbe chiamare l'ecosistema della corruzione'', ha spiegato.

Messo immediatamente in fibrillazione, il mondo bancario  americano ha perso pero' poco tempo prima di tranquillizzarsi. Gia' a ottobre dell'anno scorso, infatti, Assange aveva rivelato di essere venuto in possesso dell'hard drive di un grosso dirigente della Bank of America, un istituto di credito gia' al centro di molte inchieste per l' ambigua gestione dei suoi mutui immobiliari.
'' Le banche cercheranno di fermare Assange, ma se non ce l'hanno fatta il dipartimento di Stato e quello della Difesa, non ce la faranno neanche loro,'' ha spiegato l'analista finanziario Jaret Seiberg,'' comunque tutto si risolvera' con un po' di imbarazzo. Almeno per quanto riguarda la Bank of America, i documenti sono probabilmente vecchi o sono gia' in mano al procuratore generale di New York''.

Fonte: www.lettera22.it
1 Dicembre 2010

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