In memoria di Antonio Papisca
Piero Piraccini
Questa sera il Prof. Marco Mascia ritira il premio “Cesena, città per la pace” conferito alla memoria del Prof. Antonio Papisca per l’impegno che entrambi hanno profuso per la pace e i diritti umani.
Il Centro per la Pace di Cesena “Ernesto Balducci” è nato oltre 20 anni fa, unificando l’esperienza della Consulta del Volontariato e dell’Università della Pace nata, a sua volta, da una proposta di padre Balducci.
Fin dall’inizio c’è stato un rapporto preziosissimo con l’Università di Padova, in particolare con un suo dipartimento: quello sui Diritti Umani.
E noi, così piccoli, siamo stati felicissimi, come si potrà capire, di essere uno dei tanti riferimenti territoriali di un sistema universitario di tal genere. Due persone, in particolare, ci hanno aiutato fin dall’inizio del nostro percorso: il titolare della cattedra, Antonio Papisca, e il suo più vicino collaboratore Marco Mascia.
Non stiamo a dire l’elenco dei siti istituzionali e non, italiani e europei, che li hanno visti protagonisti. Quasi non si poteva credere che loro, col loro status internazionale, accettassero di venire da noi, nella nostra sede (e in quella del Centro di Forlì) per formarci nella nostra voglia di essere operatori di pace. E hanno raccontato coi loro libri (in alcuni dei loro numerosi scritti, è riportata la nostra esperienza!), con la loro levatura scientifica, la complessità del nostro mondo, ponendosi spesso a capo di movimenti per e della pace che abbisognavano anche di una sostenibilità giuridica per le loro azioni.
Ai tempi della guerra nell’ex Jugoslavia, hanno difeso nei tribunali coloro che manifestavano per fermare i convogli carichi di armi. Poi – la loro ultima fatica – si sono battuti perchè le Nazioni Unite, approvassero una Risoluzione che affermasse la più scontata (per noi) delle cose: la pace è un Diritto Umano fondamentale.
E perchè questo succedesse, hanno investito della loro cultura centinaia di enti (comuni – il nostro compreso – e regioni) e di scuole. Ed un risultato è stato ottenuto: poco più di un anno fa, le Nazioni Unite hanno deliberato una risoluzione che afferma che tutti abbiamo diritto a godere della pace (si badi bene: non il diritto alla pace).
Poi, improvvisamente, alla fine di una giornata di lavoro proprio su questi temi, il professore Antonio Papisca, la cui modestia era pari alla sua grandezza (anche per questo ci vantiamo di essere stato un suo amico) è morto.
Per questi motivi abbiamo proposto che il premio “Cesena, città per la Pace“, quest’anno eccezionalmente venisse, per così dire, raddoppiato: un premio (è già stata consegnato), accompagnato da una modesta somma di denaro, a due ragazzi (Diego e Anna) che da anni raccontano e testimoniano una situazione difficile ma quotidiana lungo la Rotta Balcanica, un altro premio alla memoria del professor Antonio Papisca per il lavoro che ha svolto e per l’aiuto che ha fornito – lui col professor Mascia – alla crescita del nostro Centro.
Questa sera, venerdì 19 gennaio, in occasione di una cena di autofinanziamento per il viaggio di alcune decine di studenti che ancora una volta il Centro per la Pace accompagnerà al campo di concentramento di Auschwitz, sarà presente il professor Marco Mascia, al quale sarà consegnato il premio “Cesena, città della Pace”, alla memoria del professor Antonio Papisca.
Piero Piraccini