Addio Enzo Biagi, testimone critico del nostro tempo


La redazione


Morto a Milano il giornalista Enzo Biagi: lo annuncia la famiglia. Aveva 87 anni, era ricoverato da una decina di giorni in clinica. I funerali si terranno giovedì a Pianaccio, il piccolo borgo di Lizzano in Belvedere, sull’appennino bolognese, dove il giornalista era nato.


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Addio Enzo Biagi, testimone critico del nostro tempo

Enzo Biagi è morto poco dopo le otto alla clinica Capitanio di Milano, dove era ricoverato da una decina di giorni. Al momento del decesso del popolare giornalista e scrittore c'erano al capezzale le due figlie Bice e Carla, e i generi di Biagi. Testimone del secolo che come pochi altri ha saputo declinare la sua vocazione al giornalismo in tutti i media – dalla carta stampata, ai libri, alla tv – Enzo Biagi, le cui condizioni sono state oggi definite molto critiche dalla famiglia, nasce a Lizzano in Belvedere, un paese dell'Appennino tosco-emiliano in provincia di Bologna, il 9agosto del 1920.

Figlio di una famiglia non abbiente, inizia la carriera giornalistica appena diciottenne al Resto del Carlino, senza per questo interrompere gli studi. A 21 anni diventa professionista,poi viene richiamato alle armi e l'8 settembre 1943, per non aderire alla Repubblica di Salò, si unisce ai gruppi partigiani. Il 21 aprile del '45 entra a Bologna con le truppe alleate e annuncia dai microfoni della Pwb la fine della guerra.

Nel 1952 viene chiamato al settimanale ''Epoca", di cui diventa direttore e in questi anni inizia la sua collaborazione con la Rai. Nel 1961 va a dirigere il Tg e l'anno seguente fonda il primo rotocalco televisivo. Lasciata la direzione del Tg passa a La Stampa come inviato dove rimarrà una decina di anni,poi in seguito la sua firma comparirà tra l'altro su La Repubblica, Il Corriere della sera e Panorama. Ma non abbandonala Rai a cui collabora dando vita a numerose trasmissioni -Dicono di lei, Proibito, Film dossier, Linea diretta, Spot, Ilcaso, per citarne solo alcune – in cui è soprattutto stato a colloquio con grandi personaggi del secolo.

Dal 1991 dà vita ad un programma ogni anno: il suo lavoroper la radiotelevisione pubblica si conclude il 31 maggio del2002 con l'ultima puntata del programma 'Il Fatto', appuntamentoquotidiano di grande ascolto in onda per oltre 700 puntate dal1995. La trasmissione chiude dopo le polemiche legate alleaccuse di faziosità che gli vengono rivolte dal presidente delconsiglio Silvio Berlusconi per l'intervista a Roberto Benigni.Sino a quest'anno le sue apparizioni televisive sono statesoltanto due su Raitre, come ospite a 'Che tempo che fa' daFabio Fazio e a 'Primo piano'. Quindi torna per l'ultima volta aavere una trasmissione in Rai nel 2007, che emblematicamente hail titolo della sua prima: Rt-Rotocalco televisivo. E' autore di una enorme bibliografia di carattere storico edocumentaristico ma anche tra memoria e narrazione, checomprende oltre 80 titoli.

Fonte: Ansa

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