Sempre più duro il confronto sull’immigrazione


L'Osservatore Romano


Ritrovati nel deserto libico i cadaveri di 19 migranti egiziani all’interno di un camion


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Gruppi di migrati riuniti per l'identificazione dalle forze dell'ordine a Lampedusa, oggi 29 marzo 2011. Nell'isola i migranti presenti sono 6.200, il dato e' fornito dall'ufficio della Regione siciliana. ANSA / FILIPPO VENEZIA

Non c’è tregua per i migranti. Mentre si registra un nuovo record di arrivi sulle coste europee — negli ultimi sei mesi soltanto in Italia ne sono sbarcati circa 85.000 — giungono notizie di nuove tragedie. I cadaveri, in avanzato stato di decomposizione, di 19 migranti egiziani sono stati scoperti nel deserto libico all’interno di un camion che si era rovesciato lungo la strada di Tobruk, nelle regioni orientali del paese. Non si conosce l’identità delle persone. La Mezza Luna rossa ha fatto sapere che sono stati sepolti in un cimitero vicino al luogo del rinvenimento.

Non è la prima volta che il viaggio di un gruppo di migranti in fuga, nel disperato tentativo di attraversare il deserto, si conclude con un tragico epilogo. Poco meno di un mese fa, l’Organizzazione internazionale delle migrazioni (Oim) aveva denunciato la morte di 51 migranti abbandonati giorni fa dai trafficanti di esseri umani nel deserto in Niger, mentre si stavano dirigendo verso la Libia. In Europa, nel frattempo, il confronto sull’emergenza si fa sempre più duro. Domani a Varsavia ci sarà un vertice dei ministri degli interni dell’Unione per decidere il futuro della missione Triton (operazione di sicurezza con l’obiettivo di tenere controllate le frontiere nel Mediterraneo). L’Italia è pronta alla linea dura. Il ministro dell’interno, Marco Minniti, ha fatto capire che servono nuove regole, altrimenti l’Italia potrebbe uscire da Triton. La richiesta è quella di una revisione delle regole della missione: le navi delle ong straniere potranno attraccare sulle coste italiane ma i richiedenti asilo, dopo le normali procedure di soccorso, dovranno essere trasferiti in aereo nei paesi di origine delle navi. Restano fermi anche i punti previsti dal recente vertice di Tallin, con il rifinanziamento del Fondo per l’Africa e la riforma del trattato di Dublino, ovvero le regole per i richiedenti asilo. Intanto, dalla Caritas arrivano forti critiche ai risultati del g20 di Amburgo. Dal vertice «non sono emerse proposte utili e credibili per affrontare con serietà la questione migranti» si legge in una nota. Anche l’Onu è intervenuto nelle ultime ore sulla questione, ribadendo che «l’unica soluzione per risolvere il problema dei migranti è creare flussi legali».

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