Fidem Festival 2017 #ilmareuniscenondivide
La redazione
Sabato 1 luglio alle 11.00 discussione su “Il ruolo degli amministratori locali nella promozione dei diritti umani
EDIZIONE FIDEM FESTIVAL 2017
“EMERGENZA NON VIOLENZA“
IN HUMAN RIGHTS WE TRUST
#ILMAREUNISCENONDIVIDE
Tre giorni di riflessione pubblica sui grandi temi dell’Agenda Mediterranea nel centro storico di Perugia
Venerdì 30 giugno alle 18.30 “La Perdita del luogo” (trauma che accomuna i rifugiati e gli sfollati a causa del terremoto)
Sabato 1 luglio alle 11.00 discussione su “Il ruolo degli amministratori locali nella promozione dei diritti umani” con: F. Petri, D. Porzi, S. Proietti, G. Paciullo, F. Lotti e M. Vena modera: A. Jengo.
PRESENTAZIONE EDIZIONE FESTIVAL 2017 DELLA PRESIDENTE MANUELA VENA
Ora che finalmente il Mediterraneo si è palesato in tutt’Italia con la faccia di un fenomeno migratorio che per una volta ci riguarda come quelli “invasi” e non come quelli che “invadono”, tiro un sospiro di sollievo e mi concedo una risata quando un amico preposto all’esercizio politico territoriale mi attribuisce la colpa di aver creduto talmente tanto nel progetto FIDEM da aver condizionato gli eventi a favore della presa coscienza reale che, anche l’Umbria, qualcosina a che fare con il Mediterraneo, ce l’ha … e come!
Scongiurando derive deliranti poco utili a chi voglia perseguire un sano radicamento di una manifestazione giunta nel frattempo alla VII edizione, devo pure affermare la mia profonda fede nella forza delle idee e nella convinzione che da una buona semina non possa che conseguire un buon raccolto, ma non necessariamente nei tempi auspicati.
Negli anni che ci troviamo a vivere tutto quanto abbia a che fare con il Sociale, in ambito locale, appare ostile ad ogni forma di sostegno reale, pur palesandosi come sempre più necessario nelle linee guida ONU e dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, come pure nelle parole del più autorevole leader politico odierno che diche che “la pace è un prodotto artigianale”, e sceglie di chiamarsi Francesco, come quello che anni prima aveva predicato la fratellanza e l’amore per il creato, tutto, e lo aveva fatto da quella stessa regione, l’Umbria, che vogliamo evocare, oggi, come cuore del Mediterraneo.
Nel frattempo, intorno all’idea di quello che si è da subito chiamato Festival delle Idee EuroMediterranee si è strutturata una squadra di appassionati professionisti, afferenti ai più svariati ambiti, convinti come Capitini che “la pace è un argomento troppo importante per essere lasciato nelle mani dei soli governanti”.
Da quel lontano 2009 lavoriamo incessantemente animando un Cantiere Mediterraneo preposto alla costruzione di ponti tra l’Europa e la Sponda Sud che è assurta agli onori delle cronache per via di una transizione costituzionale che ha assunto i tratti della guerra civile, con annessi crimini contro l’umanità assai anacronistici, quindi degni di rimettere in discussione le acquisizioni simil-democratiche odierne e sostanziare il nostro impegno verso il dialogo e l’interazione tra i popoli.
Per questo, aldilà della gioia che accompagna un’Edizione che ha meritato finanche l’attenzione del Comitato Interministeriale per i diritti umani, restiamo convinti che ci sia bisogno di ancora più determinazione in direzione della strutturazione di un laboratorio mediterraneo permanente ove testimoniare, non solo a scadenze annuali, l’impegno “glocale” per l’affermazione di una cultura di pace che si faccia promotrice dei diritti, che sono tali solo se sono per tutti. E al contempo cimentarsi nell’esercizio del dovere sociale che dobbiamo riscoprire a partire dalla presa coscienza che la responsabilità del mondo è anche di ognuno di noi, e questa è un affermazione brutale, e non banale, perché le formule rapide per migliorarlo il mondo, sono populismo impastato ad idiozia. Convinti come siamo che, quanto detto, passi dall’interazione costante tra Società Civile ed Referenti Istituzionali, vi presentiamo il Programma FIDEM 2017 ove ogni singolo incontro è immaginato per perseguire il piccolo-GRANDE obiettivo di sollecitare la riflessione pubblica sui grandi temi dell’Agenda Mediterranea. E non potevamo che dedicare questa edizione ad un piccolo-GRANDE uomo diventato simbolo della lotta per i diritti umani, un cittadino del mondo che non credeva certo nell’Europa dei muri e nell’indifferenza di sistema; uno che in Egitto c’era andato per spendersi in direzione della dignità del lavoro e che “continua a fare cose” in beffa a quanti, pur vivi e vegeti (e spesso in posizioni privilegiata!) di fare anche solo qualcosa non ne hanno la benché minima voglia. Per questo da venerdì 30 giugno a domenica 2 luglio coloreremo di giallo il Palazzo della Prefettura in piazza Italia e in continuità con la campagna sociale Amnesty chiederemo a gran voce Verità Per Giulio Regeni.
Presidente Ass. Cult. FIDEM
Manuela Vena