Per un’informazione più libera, i giornalisti europei chiedono diritti


La redazione


Lunedì 5 novembre è la giornata della dignità del giornalismo in Europa, della tutela del lavoro di tutti i giornalisti e contro la precarietà della professione. A Roma manifestazione della Fnsi che chiede il rinnovo del contratto: "Stand up for journalism".


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Per un'informazione più libera, i giornalisti europei chiedono diritti

Lunedì 5 novembre, sarà la giornata della dignità del giornalismo in Europa, della tutela del lavoro di tutti i giornalisti per il diritto all'informazione libera da parte di tutti i cittadini. In tutte le capitali europee, per iniziativa della Federazione europea e internazionale dei giornalisti (EFJ-IFJ) d'intesa con le Federazioni nazionali, si terranno in contemporanea manifestazioni e assemblee di protesta contro le pressioni economiche e politiche, per la protezione delle fonti, per denunciare la deriva mercantile dell'informazione, per sostenere le campagne contro la precarietà del lavoro diffusa nel settore, per la qualità e la libertà della stampa nel vecchio continente.

Sarà – dice la Fnsi – la "giornata dell'allarme ma anche della consapevolezza che più che mai occorre difendere il giornalismo con un'iniziativa civile di ampio respiro a livello internazionale. Ingerenze dei poteri, prevalenza degli affari mercantili, condizioni di lavoro precarie diffuse stanno mettendo in grande difficoltà il giornalismo di qualità, termine di riferimento fondamentale per la fiducia tra i media e i lettori".

Tutto il giornalismo europeo – "e quello italiano ha il suo particolare punto di difficoltà nel suo contratto negato da 1000 giorni" – è arrivato ad un punto critico, sottolinea la Fnsi. E dunque lo stesso mondo del giornalismo "tutto insieme ora intende riaffermare la propria identità, la propria funzione e un legame più forte con la società  civile".

A Roma la giornata di iniziativa della Fnsi si svilupperà con un dibattito nella sala Cristallo dell'Hotel Nazionale, con inizio alle 10. Sono previsti interventi dei sindacalisti, rappresentanti della politica e delle istituzioni. Alle 12 si terrà una riunione all'aperto davanti alla Camera, analogamente a quanto avverrà nella stessa ora davanti alle sedi dei Parlamenti nazionali degli altri Paesi europei.

Fonte: AGI

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