Le linee guida per la pace


La redazione


Uno strumento che la Presidente Serracchiani e l’assessore Panariti considerano da valorizzare e diffondere a livello regionale e nazionale. Presentato il Meeting delle scuole per la pace del 26 maggio.


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Udine, 24 mag – “Un’iniziativa utile e necessaria che la Regione ha sostenuto e accompagnato assieme agli altri soggetti coinvolti. Un segnale civico importante che qualifica il Friuli Venezia Giulia ma anche uno strumento nuovo da mettere a disposizione dei nostri ragazzi per conoscere di più il mondo ed affrontarlo con i valori della pace, quella che l’Europa in sessant’anni ci ha garantito”.

Lo ha detto la presidente della Regione, Debora Serracchiani, riferendosi alle Linee Guida per l’educazione alla pace e alla cittadinanza glocale realizzate nell’ambito di un’alleanza educativa che ha visto la collaborazione di diversi soggetti fra i quali la Regione, l’Ufficio scolastico regionale (Usr), il Coordinamento nazionale e regionale degli Enti Locali per la pace e i diritti umani del Friuli Venezia Giulia e la Rete nazionale delle scuole per la pace e i diritti umani. Il documento è stato consegnato a Serracchiani oggi a Udine dalla delegazione dei 162 insegnanti impegnati per due anni (2015-2017) nel programma “La mia scuola per la pace. A scuola si insegna e si impara la pace” e dal comitato promotore del programma “Dalla Grande Guerra alla Grande Pace”.

Uno strumento che Serracchiani e l’assessore regionale all’Istruzione, Loredana Panariti, considerano da valorizzare e diffondere su tutte le scuole del territorio regionale e da proporre anche a livello nazionale.

“Valuteremo assieme all’Ufficio scolastico Fvg – ha osservato Serracchiani – come inserire questo strumento nella cassetta degli attrezzi degli studenti di tutte le scuole del Friuli Venezia Giulia e ne verificheremo l’adozione a livello nazionale come linee guide curriculari da far rientrare nel sistema dell’educazione civica”.

Il documento, già consegnato al ministro Valeria Fedeli e a Papa Francesco, è il frutto di un percorso, secondo Panariti, che costruisce giorno per giorno all’interno della scuola, con la collaborazione di più soggetti, gli strumenti per comprendere la complessità del mondo perché la pace si insegna e si impara a scuola.

“L’apporto dei soggetti coinvolti nell’iniziativa – ha chiarito Panariti – è stato ispirato dalla volontà di promuovere in ogni territorio la costruzione di una comunità educante impegnata per la pace che ha permesso la realizzazione di un’esperienza di dialogo e cooperazione didattica unica”.

“In questo modo – ha aggiunto – la Reginoe conferma la capacità di trovare buone pratiche condivisibili anche a livello nazionale”.

“L’elaborazione delle linee guida – ha spiegato Flavio Lotti, coordinatore del programma Dalla Grande Guerra alla Grande Pace – è frutto della lettura riflessiva della realtà e dell’esperienza concreta di ciascuno dei docenti coinvolti e, grazie alla Regione, partendo dal basso, dalle scuole e dalle comunità locali, si è potuto portare avanti un percorso originale per capire come migliorare l’azione educativa che deve essere svolta dalla nostra scuola”.

Durante la conferenza stampa è stato inoltre presentato il Meeting regionale delle Scuole per la pace, in programma a Udine venerdì 26 maggio 2017 con la partecipazione straordinaria di 2500 studenti e insegnanti provenienti da tutta la regione.

La giornata prevede la marcia per la pace “non arrendiamoci alla violenza”, un’ora di corteo lungo le strade della città, con ritrovo in piazza Duomo alle 10, a cui seguirà l’assemblea pubblica con studenti, insegnati e autorità. Nel pomeriggio, dalle 14 alle 16, nei 5 laboratori di pace suddivisi per livello scolastico e allestiti in diversi luoghi del Comune, i ragazzi presenteranno i lavori realizzati nel corso dell’anno sui temi della pace, del rispetto, della cittadinanza e del dialogo. ARC/LP/fc

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