Caos americano
Tiziana Ferrario
La confusione regna sovrana negli Stati Uniti. Insieme alla paura e alla preoccupazione, non c’è altro argomento di conversazione in queste ore. Una situazione incredibile a pochi giorni dall’insediamento di Donald Trump.
La confusione regna sovrana negli Stati Uniti. Insieme alla paura e alla preoccupazione, non c’è altro argomento di conversazione in queste ore. Una situazione incredibile a pochi giorni dall’insediamento di Donald Trump che questa mattina già aveva ripreso a twittare contro il New York Times e a rilanciare le sue affermazioni divisive in difesa dei cristiani contro i musulmani . Dopo il suo ’ordine esecutivo che ha messo al bandoper tre mesi i cittadini di sette paesi islamici,non è chiaro quale debba essere la procedura da adottare.
La Casa Bianca, attraverso il capo staff Reince Preibus ha raddrizzato il tiro precisando che il bando non avrà effetti sui possessori di green card, l’agognato permesso per lavorare e risiedere negli States, ma gli agenti di frontiera, secondo Priebus, hanno il “potere discrezionale” di detenere e interrogare i viaggiatori che arrivano da Paesi a rischio. Circolano voci non confermate che potrebbero essere verificati i contatti telefonici personali, i siti web visitati e gli account sui social media. E montano i dubbi tra alcuni membri del partito repubblicano. Colpisce quanto ha dichiarato il leader della maggioranza al Senato Mc Connell che si è detto favorevole a rafforzare i controlli alla frontiere ma, ha aggiunto “penso anche che sia importante ricordare che alcune delle nostre fonti migliori contro il terrorismo islamico siano i musulmani, sia in questo Paese che all’estero. Non abbiamo test sulla religione, ha sottolineato Mc Connell,e se vengono colpite persone come gli interpreti si possono creare più danni che benefici. Fortemente critico anche il senatore john Mc Cain. “ E’ un ordine confuso- ha affermato- probabilmente in alcune aree alimenterà la propaganda dell’ISIS. Incomprensibile per Mc Cain includere nel bando un paese come l’Iraq dove i consiglieri militari americani affiancano le forze armate irachene nella lotta contro l’ISIS. Altrettanto incomprensibile, mi pare, non includere invece l’Arabia Saudita visti i precedenti dell’11 settembre: dei 19 terroristi coinvolti negli attentati 15 erano di origine saudita. E se ieri il Washington Post considerava questa una tra le settimane piu allarmanti della storia oggi il New York Times attacca Trump con un nuovo editoriale riflettendo sulle conseguenze negative che il bando potrebbe avere. “ l’ordine esecutivo di Trump “manca di ogni logica”, va contro la Costituzione e rispecchia la xenofobia e l’islamofobia da lui già mostrate nella campagna elettorale scrive il quotidiano, che ricorda la sofferenza che le nuove misure sull’immigrazione hanno causato a molte famiglie e ai rifugiati. Per il quotidiano, i repubblicani che restano zitti e appoggiano tacitamente questa misura “devono essere coscienti che la storia li ricorderà come codardi”. Non tutti protestano però. Chi ha votato Trump ti dice:” Sta facendo quello che aveva promesso”. Basta un’occhiata al sito di notizie di estrema destra Breitbart news e alle dichiarazioni della portavoce di Trump, Kellyanne Conway: è un piccolo prezzo da pagare per avere le frontiere piu sicure, ha detto, in fondo riguarda un 1% dei viaggiatori”. E la tensione continua. A quando le ritorsioni?
Fonte: www.articolo21.org
30 gennaio 2017