Abbasso la guerra. Una Mostra in giro per l’Italia


francesco pugliese


Le ragioni e la ragione dei movimenti pacifisti italiani e internazionali in una Mostra che illustra attraverso immagini e documenti il multiforme impegno, spontaneo e organizzato, contro la guerra e contro la cultura della guerra di persone, movimenti, associazioni.


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La Mostra illustra attraverso immagini e documenti il multiforme impegno, spontaneo e organizzato, contro la guerra e contro la cultura della guerra di persone, movimenti, associazioni. Le ragioni e la ragione dei movimenti pacifisti italiani e internazionali.

Iniziative e mobilitazioni, elaborazioni e pensiero, successi e sconfitte, idee e proposte, cultura della pace sono rappresentati e illustrati con testi e documentazione in gran parte inedita in 24 pannelli dal titolo: “Abbasso la guerra. Persone e movimenti per la pace dall’800 ad oggi. Mostra fotografica e documentaria” curata da chi scrive.

Una iniziativa che mira a:

– sostenere la memoria storica dell’opposizione e degli oppositori alla guerra e agli armamenti (“pazzia bestialissima”, Leonardo)

– sensibilizzare sui temi della pace e della educazione alla pace, per un sapere e una scuola impegnati per la pace

– sostenere la diffusione di coscienze e pratiche pacifiste e nonviolente a tutti i livelli e per un rinnovato impegno di massa per il disarmo

– ricordare il principio del ripudio della guerra scolpito nell’art. 11 della Costituzione italiana e sulla Carta delle Nazioni Unite

– riaffermare le finalità di pace del processo di costruzione europea proprio nel centenario della inutile strage (Benedetto XV)

 

E’ proposta nel centenario della I guerra mondiale, del 70° anniversario della Liberazione, del 70° anniversario di Hiroshima e Nagasaki e dell’Onu e nel 60° anniversario dell’Appello Einstein-Russell contro la guerra. A sostegno del pensiero europeista e alla riflessione sulla importanza del processo di integrazione europeo che ha proprio nella pace motivazione e finalità centrali. Proprio quando folate di antieuropeismo e nazionalismo percorrono preoccupanti il vecchio continente e si avvertono sintomi di smarrimento delle finalità del processo di unificazione, processo invocato già dal pacifismo al Congresso di Parigi nel 1849 presieduto da V. Hugo. E proprio quando il sogno dell’Onu di “salvare le future generazioni dal flagello della guerra” attraversa uno dei suoi momenti più critici.

 

La Mostra ha ricevuto l’alto patrocinio del Parlamento europeo (per le esposizioni di Bologna, Milano e Roma) e quello della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze; ha inoltre l’adesione della Fondazione Museo Storico del Trentino, del Forum Trentino per la Pace e i Diritti Umani e di altri enti pubblici e associazioni. Si compone di 24 pannelli di cm. 70×100; ha una struttura e contenuti divulgativi ed è rivolta in particolare alle scuole.

“Una mostra importante perché restituisce ‘dignità’ al movimento pacifista e alle sfide che questo ha posto e affrontato negli ultimi 150 anni, perché racconta una storia in cui in tanti e tante cittadini si riconoscono, perché pone sul tavolo molte questioni ancora aperte legate al disarmo, alla nonviolenza, alla prevenzione dei conflitti…” (Francesco Penzo, Venezia, personeperlapace.blogspot.it)

 

Dopo l’anteprima di Trento dal 18 al 25 aprile 2013, ha avuto oltre 60 esposizioni in giro per la penisola; è stata esposta in varie scuole, biblioteche, teatri, musei, festival, piccoli e grandi centri e manifestazioni varie; tante delle esposizioni sono state accompagnate da iniziative di contorno: presentazioni di libri, dibattiti e incontri, conferenze, teatro, film.

Tra le altre si ricordano le esposizioni al Centro di Educazione alla Pace e alla Campana dei Caduti di Rovereto; al Centro di Documentazione di Luserna; a Brescia, al Museo Africano di Verona; a Livo (TN) per le iniziative dei 50 anni di sacerdozio di padre Alex Zanotelli; al Festival “Tra le rocce e il cielo” di Vallarsa (TN); al Festival del Diritto di Piacenza (2014); in Valsusa (Torino); a Bologna, a Venezia, a Chioggia, al convegno dell’Istituto Luce Cinecittà “Anni di pace-anni di guerra” del 26 febbraio 2015 presso il Vittoriano a Roma, in varie scuole di Monza tra marzo e aprile 2015, al festival del libro di Cerignola, al convegno nazionale “La guerra è follia” di Monteleone di Puglia del dicembre 2015, a Roma alla Casa della Memoria e della Storia nell’ottobre 2015, a Milano presso la Biblioteca Sormani dal 20 gennaio al 13 febbraio 2016. Quindi a Storo, Tione, Sulmona, di nuovo Monza, Ferrara Nel dicembre 2016 è in programma a Firenze, quindi Napoli e Vicenza.

 

L’ultimo pannello della Mostra a chiusura del percorso riporta le parole dell’Unesco: “Poiché le guerre nascono nella mente degli uomini, è nella mente degli uomini che devono essere costruite le difese della pace”, parole riportate sul marmo davanti ad una scuola di Pienza, in Toscana.

“Tanto bella che dovrebbe essere permanente” ha scritto una visitatrice a Bologna.

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