Oxfam: il Mondo è assetato


L'Osservatore Romano


748 milioni di persone, una su otto non ha accesso all’acqua potabile; mentre 2,5 miliardi sono prive di servizi igienico-sanitari a causa di guerre e catastrofi naturali. A renderlo noto è il nuovo rapporto di Oxfam.


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Mogadishu, Somalia, on the 27th July, 2011. The UN says East Africa is experiencing the worst drought in 60 years, with more than 10 million people threatened by starvation because of a lack of rain and the failure of government to adequately finance agriculture and irrigation schemes. Somalia is hardest hit with the UN declaring famine in its' Bakool and Lower Shabelle regions with at least six out of 10,000 Children dying every day.

Nel mondo sono 748 milioni, una su otto, le persone che vivono senza accesso all’acqua potabile, mentre 2,5 miliardi sono prive di servizi igienico-sanitari a causa di guerre e catastrofi naturali. A renderlo noto è il nuovo rapporto di Oxfam, organizzazione internazionale che si batte per il rispetto dei diritti umani. Dal documento emerge che solo in Siria e Iraq oltre venti milioni di persone sono senza acqua e cibo. E senza nessuna prospettiva di miglioramento.

Il quadro è drammatico. Le principali vittime di questa emergenza idrica sono donne e bambini colpiti da guerre che devastano da anni paesi come la Siria, l’Iraq, lo Yemen, il Sud Sudan, o che hanno costretto altri nove milioni di persone a cercare salvezza dagli attacchi di Boko Haram nell’area intorno al bacino del lago Ciad, tra Nigeria, Niger e Ciad. Guerre, spesso dimenticate, a cui si sommano gli effetti di catastrofi naturali che, a causa dei cambiamenti climatici, si stanno moltiplicando, abbattendosi su aree del pianeta già poverissime come Haiti o il Sudan. «In queste aree di crisi dove Oxfam è al lavoro ogni giorno, intervenire tempestivamente per garantire acqua pulita, servizi igienici e sanitari, o un riparo, può fare la differenza tra la vita e la morte per intere famiglie, spesso costrette a lasciarsi tutto alle spalle e a ricominciare da zero in un altro Paese» spiegano fonti dell’Oxfam. «A oggi abbiamo raggiunto oltre 13,7 milioni di persone nelle più gravi emergenze del pianeta, ma dobbiamo e possiamo fare di più».

Fonte: L’Osservatore Romano

7 dicembre 2016

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