Napolitano: strage di Stazzema lezione per democrazia


Giorgio Napolitano - quirinale.it


Messaggio del Presidente Napolitano per il 66° anniversario dell’eccidio di Sant’Anna di Stazzema.”La memoria dell’eccidio deve impegnarci in un’opera di consolidamento delle riconquistate libertà democratiche”


CondividiShare on FacebookTweet about this on TwitterEmail to someoneGoogle+
Napolitano: strage di Stazzema lezione per democrazia

"La memoria dell'eccidio di Sant'Anna – che appartiene al patrimonio collettivo della nostra Repubblica – deve impegnarci tutti, ciascuno per la propria parte di responsabilità, in un'opera di costante consolidamento delle riconquistate libertà democratiche, nel segno di una piena affermazione dei valori della pace e della dignità della persona, con l'attivo sostegno delle organizzazioni internazionali e sovranazionali". Lo ha scritto il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, nel messaggio inviato nella ricorrenza del sessantaseiesimo anniversario dell'eccidio nazifascista di Sant'Anna di Stazzema al Sindaco, Michele Silicani.

"In ciò – ha aggiunto il Presidente Napolitano – risiede il significato ideale delle cerimonie commemorative, che offrono, in particolare alle giovani generazioni, gli strumenti per ricordare e comprendere, attraverso le pagine più dolorose della storia italiana, i principi che ispirarono le scelte dei tanti coraggiosi cittadini che si sono impegnati nella resistenza e nella lotta di liberazione per restituire all'Italia il bene supremo della libertà e della dignità nazionale. Si sono così create le condizioni perchè forze politiche e orientamenti culturali diversi dessero vita alla carta fondamentale del nuovo stato democratico, in cui sono enunciati i principi fondamentali cui devono continuare ad ispirarsi le istituzioni repubblicane".

Nel messaggio il Capo dello Stato rivolge a tutti i convenuti alla commemorazione il suo partecipe ww.quirinale.it
12 Agosto 2010e solidale pensiero "per ricordare, insieme con quei martiri, tutte le vittime innocenti della guerra, delle persecuzioni e delle deportazioni".

Fonte: www.quirinale.it
12 Agosto 2010

CondividiShare on FacebookTweet about this on TwitterEmail to someoneGoogle+

Lascia un commento