Sempre più europei stentano ad arrivare a fine mese


Redattore Sociale


Nuova indagine di Eurobarometro: un europeo su sei ha difficoltà con le bollette e tre su quattro ritengono che la povertà sia aumentata nell’ultimo anno. Per uno su tre è più difficile sostenere i costi dell’assistenza sanitaria. Diverse percezioni sul futuro.


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Sempre più europei stentano ad arrivare a fine mese

BRUXELLES – La quarta inchiesta Eurobarometro sulla povertà rivela che il numero di europei in difficoltà economica è in aumento: un europeo su sei non è riuscito a pagare le bollette, la spesa o la rata del mutuo almeno una volta nei dodici mesi precedenti l’inchiesta, mentre il 20% (uno su cinque) ha segnalato difficoltà continue nel pagare le fatture e le rate del mutuo durante il periodo di rilevazione dei dati (maggio 2010). Si tratta di una lotta costante per il 15% delle persone, mentre il 3% è arrivato a trovarsi in situazione di morosità per alcune fatture e rate del mutuo, mentre il 2% ha seri problemi finanziari ed è in mora per molti pagamenti.
Negli ultimi sei mesi è anche diventato più difficile per circa il 30% dei cittadini sostenere le spese di assistenza sanitaria, sia per i figli che per i servizi di lunga durata per loro o per i loro famigliari: per l’11% la situazione è diventata “molto più difficile” e per il 18% “un po’ più difficile”.

Incertezza anche per quanto concerne il posto di lavoro: un europeo su sei non è sicuro di non perdere il lavoro nel prossimo futuro. Secondo i dati di marzo 2010, il 18% degli intervistati da Eurobarometro teme di non essere in grado di conservare l’attuale posto di lavoro nei prossimi dodici mesi, mentre il 49% pensa che sia improbabile ritrovare un nuovo posto entro sei mesi in caso di licenziamento. Le preoccupazioni arrivano anche a un orizzonte più lontano come il pensionamento: il 73% dei cittadini dell’Unione si aspetta prestazioni pensionistiche ridotte o ritiene comunque di dover posticipare la propria entrata in pensione e dover risparmiare di più per la vecchiaia. Il 20% teme seriamente che disporrà in vecchiaia di un reddito insufficiente per una vita dignitosa, e un restante 34% esprime una preoccupazione più lieve.

Sono percezioni che variano da paese a paese, anche in base alle misure di austerità adottate dai governi. In Grecia l’85% degli intervistati ritiene che la povertà sia aumentata nel paese, così come l’83% dei francesi, l’82% dei bulgari, il 77% dei romeni ed il 75% degli italiani. Questo quarto sondaggio Eurobarometro sulla povertà è stato condotto nel contesto del 2010 Anno europeo per la lotta alla povertà e all’esclusione sociale, oltre che in quello più largo della strategia di crescita Europa 2020, con l’obiettivo di sottrarre alla povertà almeno 20 milioni di europei entro il 2020, inviano una decisa testimonianza dell’impegno di tutti i paesi a fornire risultati visibili per un’Europa più giusta e favorevole all’inclusione.

Fonte: Redattore Sociale

22 giugno 2010

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