Diritti umani e gli Obiettivi di sviluppo del Millennio


La redazione


C’è uno stretto legame tra i Diritti umani e gli Obiettivi di sviluppo del Millennio. Entrambi hanno uno scopo comune: preservare e proteggere la dignità umana. Ecco il documento della Millennium Campaign.


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Diritti umani e gli Obiettivi di sviluppo del Millennio
DIRITTI UMANI E GLI OBIETTIVI DI SVILUPPO DEL MILLENNIO
Diritti e promesse interdipendenti


“Ovunque riusciamo a salvare un’anima dalla povertà, stiamo difendendo i diritti umani. E ovunque falliamo con questa missione, stiamo fallendo anche nei diritti umani.”

Kofi Annan, ex Segretario Generale Nazioni Unite

“Oggi la povertà incombe sul mondo come la più grave sfida per i diritti umani. Combattere la povertà, la deprivazione e l’esclusione non è una questione di beneficienza, e non dipende da quanto ricco è un paese. Affrontare la povertà è una questione di obblighi nei confrionti dei diritti umani, il mondo avrà più possibilità di elimninare questa piaga nel corso di questa generazione (…) lo sradicamento della povertà è un obiettivo raggiungibile.”

Louise Arbour, dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani

UN’INTRODUZIONE AGLI OBIETTIVI DI SVILUPPO DEL MILLENNIO E AI DIRITTI UMANI

Gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio derivano da un impegno politico che i leader mondiali hanno preso per combattere la povertà estrema nel corso dello storico Vertice del Millennio delle Nazioni Unite. Allo stesso Vertice, i leader hanno ribadito la loro responsabilità nell’assicurare la piena realizzazione delle loro responsabilità in termini di diritti umani.
Gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio e i diritti umani hanno sostanzialmente obiettivi comuni: preservare e proteggere la dignità umana. Allo stesso modo, vi sono molti diversi fattori che contribuiscono alla povertà: ingiustizie e discriminazioni sono sempre presenti, e queste rappresentano sempre una negazione dei diritti umani. È per questo motivo che ci sono forti connessioni dirette [vi è una forte interrelazione] fra l’assicurare i diritti umani e [il raggiungimento degli] gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio. A ciascuno degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio corrisponde un dovere, parametro o norma iscrivibile ai diritti umani.
Oltre questa forte interrelazione, vi sono molti elementi complementari fra gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio ed i Diritti Umani. Innanzitutto, i diritti umani rappresentano una base giuridica per gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio. Al contempo, gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio, in quanto impegni internazionali assunti ai massimi livelli politici, possono garantire un processo politico di alto profilo attraverso cui realizzare progressivamente i diritti umani.
Più specificamente, gli impegni politici degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio e gli obblighi giuridici dei trattati sui Diritti Umani, sono entrambi strumenti che obbligano i governi a render conto delle loro azioni. In questo modo, unire i diritti umani e gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio offre ad un gruppo di attori eterogeneo un’opportunità unica di lavorare insieme per assicurare che i governi rispettino gli impegni politici e gli obblighi giuridici assunti in sede internazionale. In questo modo essi possono lavorare per un obiettivo comune: dignità umana e un mondo libero da povertà e ingiustizia.

La Dichiarazione del Millennio e gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio
Nel settembre del 2000, 189 leader mondiali si sono riuniti presso le Nazioni Unite per il Vertice del Millennio e hanno adottato la Dichiarazione del Millennio, con la quale si sono fermamente impegnati a liberare gli altri esseri umani dalle “abiette e disumane condizioni della povertà estrema”, a “liberare l’intera umanità dalle carenze” e a rendere “il diritto allo sviluppo una realtà per tutti”.
Queste solenni promesse sono la base del patto globale per combattere insieme la povertà, la fame, le disuguaglianze di genere, il degrado ambientale, l’HIV/AIDS, e assicurare l’accesso all’istruzione e all’acqua potabile nonché alla sanità, entro il 2015. Gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio comprendono questa ampia gamma di impegni.

Gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio
Obiettivo 1
Eliminare la povertà estrema e la fame
Garantire l’istruzione primaria universale
Promuovere la parità di genere e il ruolo delle donne
Ridurre la mortalità infantile
Migliorare la salute materna
Combattere l’HIV/AIDS, la malaria ed altre malattie
Assicurare la sostenibilità ambientale
Promuovere una partnership globale per lo sviluppo

Lo sviluppo umano è molto di più degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio. Tuttavia gli Obiettivi forniscono un importante parametro per valutare i progressi verso la creazione di un nuovo, più giusto, meno impoverito e insicuro ordine mondiale.

Report sullo sviluppo Umano, 2005

“La cooperazione internazionale ad un crocevia: aiuti, commercio e sicurezza in un mondo diseguale”

Gli Obiettivi sono quantificati, hanno una scadenza e sono focalizzati su aspetti chiave dello sviluppo e sulla definizione di partenariato tra paesi sviluppati e in via di sviluppo. Ad ogni modo, essi non sono un fine in sé, ma parametri di valutazione per il progresso verso gli obiettivi generali della Dichiarazione del Millennio: sradicare la povertà umana e combattere le disuguaglianze.
Tutti i paesi devono rendere conto annualmente al Gruppo di Sviluppo delle Nazioni Unite sullo stato delle loro politiche e azioni concrete per attuare gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio. Inoltre, al Vertice del Millennio + 5 delle Nazioni Unite del 2005, i pesi in via di sviluppo sono stati chiamati a predisporre dei piani di sviluppo di medio termine modulati sugli Obiettivi di Sviluppo del Millennio entro il 2006.

Diritti umani

I diritti umani sono degli standard morali e giuridici adottati a livello internazionale che si traducono in diritti civili, culturali, economici, politici e sociali dei singoli individui. I diritti umani hanno un valore intrinseco e strumentale. Questo perché realizzarli ha valore in sé, ma la loro applicazione genera valore aggiunto per il fatto di generare e permettere sviluppo.
Gli stati si impegnano alla realizzazione dei diritti umani attraverso la firma e la ratifica di trattati internazionali. Per questo motivo, i diritti umani sono obblighi giuridicamente vincolanti che possono venir contestati sia in termini di diritti umani che a seguito di un processo di adattamento interno del diritto internazionale possono essere fatti valere nel sistema giuridico nazionale. In seguito all’adozione della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani (UDHR) nel 1948 da parte dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, oggi considerata diritto consuetudinario nel diritto internazionale e, quindi automaticamente vincolante anche a livello nazionale), la comunità internazionale in sede Nazioni Unite ha adottato i seguenti trattati sui Diritti Umani:

• Convenzione Internazionale sui Diritti Economici, Sociali e Culturali (ICESCR)
• Convenzione internazionale sui Diritti Civili e Politici (ICCPR)
• Convenzione internazionale per l’eliminazione di tutte le forme di discriminazione razziale (CERD)
• Convenzione internazionale per l’eliminazione di tutte le forme di discriminazione contro la donna (CEDaW)
• Convenzione internazionale contro la tortura ed altre forme di trattamenti o punizioni crudeli, inumane e degradanti (CaT)
• Convenzione sui diritti dei bambini (CRC)
• Convenzione internazionale sui diritti dei lavoratori immigrati e i membri delle loro famiglie (MWC)

Il Consiglio Onu per i Diritti Umani è un corpo inter-governativo che si riunisce tre volte all’anno per definire le politiche dei paesi membri delle Nazioni Unite in materia di diritti umani. Esso controlla il rispetto dei diritti umani e lo stato dello sviluppo in tutto il mondo. Ha il potere di nominare in modo indipendente esperti e specialisti che riportino al Consiglio valutazioni su tematiche specifiche dei diritti umani o relative a determinati paesi. Mentre questo meccanismo relativo ai diritti umani si svolge in parallelo ai rapporti sugli Obiettivi di Sviluppo del Millennio, in qualità di corpo permanente, il Consiglio monitora i progressi fatti nell’attuazione dei diritti umani e suggerisce rimedi e misure preventive fondamentali per lo sviluppo e lo sradicamento definitivo della povertà.

La povertà estrema è la più grave forma di violazione di diritti umani nel mondo. E l’eliminazione della povertà non è un atto di carità, ma un diritto di base: un diritto umano.
Mary Robonson, (ex) Alto Commissario nelle Nazioni Unite per i Diritti Umani.

Impegni interdipendenti

Gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio e la Dichiarazione del Millennio sottolineano come la povertà sia multidimensionale. Ci ricordano anche che mentre ci sono diverse cause che contribuiscono alla creazione della povertà, fattori come ingiustizia e discriminazione, accessi iniqui alle risorse e stigmatizzazione culturale sono caratteristiche costanti della povertà. Questi “fattori” hanno anche un altro nome: negazione dei diritti umani e della dignità umana.

Per nessun altro gruppo di persone l’applicazione della legge di diritto e dei diritti umani è così importante come per le persone povere e marginalizzate, e queste sono le persone per cui è più importante il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio. Non c’è dubbio che senza la presenza di un quadro di supporto ai diritti umani raggiungere e –ancora più importante – mantenere gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio non sarebbe possibile.

In ultima analisi, dunque, gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio e i diritti umani hanno obiettivi in comune, ovvero preservare e proteggere la dignità umana attraverso il raggiungimento di una vasta gamma di diritti civili, culturali, economici politici e sociali. Vi è pertanto una vasta gamma di estese connessioni fra i diritti umani e gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio.

Inoltre, i governi e i funzionari in posizione di responsabilità hanno il potere di assicurare la realizzazione dei diritti umani e il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio. Ma soprattutto hanno promesso di farlo. Per questa ragione, entrambi gli impegni, gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio e gli obblighi ai derivanti dai trattati sui Diritti Umani, possono essere utilizzati per rendere conto del proprio operato.

Ciononostante, gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio sono impegni politici presi dai più alti livelli politici, mentre i diritti umani sono stringenti obblighi giuridici sulla base dei quali vengono definiti dei diritti. La diversa natura di questi due gruppi di standard e il fatto che hanno degli obiettivi in comune, significa che la lotta per gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio e i Diritti Umani è altamente complementare e che essi si rafforzano reciprocamente.

Non esiste ostacolo maggiore per la realizzazione dei diritti umani di quello rappresentato dall’estrema povertà, che ha ispirato la Dichiarazione del Millennio e gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio. Per sradicare la povertà economica, sociale e culturale, gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio devono venir realizzati all’interno della cornice dei diritti umani. E quelle persone per le quali gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio sono disegnati devono potersi percepire come legittimi richiedenti dei diritti inalienabili fondamentali fondati sulla dignità umana.

COMPLEMENTARIETÀ E CONNESSIONI TRA GLI OBIETTIVI DI SVILUPPO DEL MILLENNIO E I DIRITTI UMANI

I Diritti Umani sostengono gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio

Non solo gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio e i diritti umani sono dei parametri complementari, ma i diritti umani costituiscono il fondamento degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio

Questo dipende dal fatto che la Dichiarazione del Millennio – da cui derivano gli Obiettivi del Millennio – si basa su sei principi fondamentali. Questi principi sono libertà, eguaglianza, solidarietà, responsabilità condivisa, tolleranza e rispetto per l’ambiente, che sono i principi dei Diritti Umani. È basandosi su questi principi che i leader che si sono impegnati a liberare la razza umana dalle carestie e a raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio, lo hanno fatto riaffermando allo stesso tempo il loro impegno alla realizzazione dei diritti umani.

“Non risparmieremo alcuno sforzo per promuovere la democrazia e rafforzare il ruolo della legge, così come per il rispetto di tutti i diritti umani e le libertà fondamentali riconosciute a livello internazionale, incluso il diritto allo sviluppo.” Dichiarazione del Millennio delle Nazioni Unite – Risoluzione 55/2 Assemblea Generale delle Nazione Unite

La base di Diritti Umani degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio fornisce la cornice e la prospettiva nelle quali collocare gli Obiettivi Non si tratta di beneficenza, ma concretizzazione dei diritti, partendo dal riconoscere le cause strutturali della povertà. La Dichiarazione del Millennio stabilisce che lo sviluppo riguarda le libertà: libertà dalla miseria e dalla sofferenza, dalla fame, dall’analfabetismo, dalla malattia, dalle baraccopoli, dalla scarsità di risorse e servizi di base e dalla mancanza di sicurezza. Nella Dichiarazione i leader sottolineano che il diritto allo sviluppo non può che essere contestuale con i diritti e le libertà fondamentali.

La Dichiarazione del Millennio non lascia spazio ad altre interpretazioni Gli Obiettivi del Millennio devono realizzare il Diritto allo Sviluppo all’interno di una cornice più ampia di diritti umani. Gli Obiettivi del Millennio sono rafforzati dalla legittimità e dalla base di valori dei diritti umani, senza i quali non sarebbero altro che un vacuo bersaglio.

Interrelazioni fra la lotta per i Diritti Umani e gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio

Considerando la base comune che lega gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio e i Diritti Umani, non ci si deve sorprendere del fatto che vi sono diretti e forti connessioni tra i trattati attinenti ai primi ed i parametri dei secondi.

Complementarietà fra Diritti umani e Obiettivi di sviluppo del Millennio

Se da un lato gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio rappresentano un impegno al massimo livello politico, il riconoscimento e la tutela dei diritti umani sono sancite da obblighi giuridici internazionali di natura vincolante. La diversa natura dei due gruppi di norme è in ultima analisi una fonte di forza. Inoltre, gli Obiettivi garantiscono la possibilità di diffondere consapevolezza sull’urgenza di garantire i diritti umani, in quanto mezzo per eliminare la piaga della povertà.

“Sono assolutamente convinto del fatto che la Dichiarazione del Millennio e gli Obiettivi, se interpretati ed utilizzati propriamente, possono garantire una potentissima opportunità per convertire i diritti umani da aspirazioni a realtà. Allo stesso modo, assicurare che gli Obiettivi siano ancorati al quadro dei Diritti Umani è l’unico modo per assicurare che gli stessi Obiettivi siano in maniera inclusiva e sostenibile. Pertanto, gli Obiettivi del Millennio e i Diritti Umani sono interdipendenti e si rinforzano reciprocamente.”


Salil Shetty, Direttore, UN Millennium Campaign

Come i Diritti Umani possono rafforzare gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio
• Gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio si propongono di realizzare, in un determinato arco di tempo, progressi tangibili e misurabili relativi alla riduzione della povertà e allo sviluppo umano. Si tratta di un elemento di complementarietà che evidenzia quanto, nel corso del raggiungimento degli stessi Obiettivi sarà necessario assicurare i diritti minimi universali.
• Mentre gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio si propongono di ridurre la povertà e di affrontare le diverse espressioni di povertà nei paesi poveri, i diritti umani afferiscono alle cause strutturali della povertà, tra cui le discriminazioni, la rappresentatività, e la scarsità di meccanismi di responsabilità dei governi nei confronti dei cittadini
• , non vincolanti sotto il profilo del diritto internazionale. Tuttavia, per ciascun Obiettivo esiste una corrispondente norma cogente attinente al corpo giuridico dei Diritti Umani che rappresenta un’autorevole fonte giuridica per il raggiungimento del medesimo Obiettivo.
• Se da un lato gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio sono orientati al raggiungimento di risultati concreti e misurabili, i Diritti Umani che stanno alla base degli Obiettivi ricordano ai politici che il processo attraverso il quale gli Obiettivi vengono raggiunti è importante tanto quanto il risultato in sé. In particolare, l’approccio sul quale si basano i Diritti Umani implica che ogni singolo individuo ha il diritto di venir partecipare alle decisioni politiche e all’attuazione dei programmi.

Come gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio possono supportare la realizzazione dei Diritti Umani
• Gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio rappresentano dei parametri per misurare la progressiva realizzazione dei Diritti Umani. Gli Obiettivi contribuiscono a chiarire il concetto di realizzazione progressiva dei diritti.
• Nonostante la natura giuridica vincolante dei Diritti Umani, essi sono spesso violati, particolarmente in quegli ambienti nei quali i sistemi giudiziari non forniscono un’adeguata protezione alla popolazione. In tale contesto, richiedere ed affermare i diritti rende necessario un processo politico. Gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio offrono un processo politico basato sull’impegno preso ai massimi livelli di potere, grazie al quale i diritti possono venire rivendicati
• Gli sforzi internazionali volti al raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio hanno portato alla mobilizzazione di risorse a favore dei paesi in via di sviluppo, che vengono quindi utilizzate per assicurare anche una progressiva affermazione dei diritti umani.

Esempi di impiego degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio per affermare i Diritti Umani

India
Il 31 dicembre 2006, la Corte Suprema dell’India ha emesso un’ordinanza con cui si richiedeva l’allocazione di risorse finanziarie dello stato e del governo centrale per garantire un nutrimento supplementare per i bambini estremamente malnutriti, per le donne in gravidanza, per le infermiere e le adolescenti. In tale ordinanza, la Corte Suprema fa continuo riferimento ad un rapporto che sottolinea la scarsa probabilità che l’India riesca a raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio relativi alla fame, e in particolare con riferimento agli Obiettivi di dimezzare la percentuale di bambini malnutriti e di popolazione al di sotto del livello minimo di consumo [cfr. versione inglese – double check].

Esempi di impiego di campagne politiche per affermare i Diritti Umani

Kenya
La crescente sensibilità e il consenso politico sugli Obiettivi, unita ad una maggiore pressione dell’opinione pubblica volta al loro raggiungimento, hanno portato ad un significativo incremento dell’iscrizione di ragazzi e ragazze nelle scuole di alcuni paesi africani. L’accesso gratuito all’istruzione primaria è diventato servizio pubblico di base in Nigeria, Mozambico, Kenia e Uganda, e in alcuni paesi – tra cui la stessa Uganda – si sta estendendo anche all’istruzione secondaria.

In Kenia, in particolare, l’educazione gratuita di base è diventata una questione politica durante le elezioni nazionali del 2003, grazie a diversi anni di campagna a sostegno del diritto all’educazione primaria da parte di un gruppo di pressione della società civile, chiamato Elimu Yetu. Elimu Yetu ha condotto una campagna chiamata “Bisogni Fondamentali come Diritti Fondamentali”. Ha sostenuto in particolare il diritto all’educazione, sottolineando come questa fosse un diritto fondamentale. Nel dicembre del 2003, a una settimana dalla sua costituzione, il nuovo governo keniota ha reso l’educazione gratuita, dando immediatamente a centinaia di migliaia di bambini la possibilità di frequentare le scuole elementari.

India

Nell’aprile del 2001 la Campagna “Diritto al cibo” ha raccolto in India una questione di interesse pubblico, reclamando il diritto al cibo come parte integrante del diritto alla vita. Una delle richieste chiave della Campagna è stata quella di rendere disponibili attraverso i canali di distribuzione pubblica le riserve di grano contenute nei magazzini dello Stato. Questa petizione si è trasformata in una forte campagna di della società civile, che ha coinvolto la partecipazione diretta della popolazione in quattordici stati, con ampia copertura mediatica. La campagna ha ottenuto come risultato l’invito della Corte Suprema dell’India a tutti i governi degli stati di introdurre nelle scuole primarie un pasto caldo a mezzogiorno. La campagna del diritto al cibo continua ad essere un’importante verifica indipendente degli impegni del governo.

Attuazione degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio e Diritti Umani

Lavorare per raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio è lavorare per raggiungere i Diritti umani

Eveline Herfkens, Coordinatrice Esecutiva della Campagna del Millennio ONU

Data la complementarietà tra i Diritti Umani e gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio, il sistema giuridico dei diritti umani ha il potenziale di aumentare considerevolmente lo sviluppo di programmi e le politiche indirizzate al raggiungimento degli Obiettivi.

La modalità chiave con cui l’approccio dei Diritti Umani può potenziare l’attuazione degli Obiettivi, sono i seguenti:
• L’approccio dei Diritti Umani riconosce che gli individui sono soggetti attivi del proprio sviluppo, piuttosto che destinatari passivi di beni e servizi. Pertanto, la partecipazione al processo di sviluppo deve essere considerata sia come fine che come mezzo dei programmi di sviluppo. Tutte le decisioni sui programmi per il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio, dall’ideazione alla pianificazione sino all’attuazione, devono venir realizzate con la piena, attiva ed informata partecipazione dei diretti interessati, in particolare dei poveri e delle donne. Questo richiede che lo sviluppo di strategie per gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio conferiscano empowerment , alla popolazione locale grazie alla partecipazione locale.
• Uno dei principi chiave dell’approccio dei diritti umani è il fatto che i diritti sono universali. Tutte le persone – uomini, donne e bambini – sono titolari di diritti, al di là del loro genere, etnia e cittadinanza. Applicato al raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio, questo principio si traduce nella necessità di includere tutta la popolazione all’interno dei programmi di sviluppo.


“Osservare la povertà dalla prospettiva dei diritti umani rafforza il nostro imperativo morale ad agire. Ma comporta anche benefici. Dal momento che le norme sui diritti umani pongono l’accento sull’empowerment, un approccio basato sui diritti può aiutare a conferire empowerment e ad abilitare i poveri. Può aiutare i cittadini a tutti i livelli ad acquisire le conoscenze e lo status necessari per poter avere un ruolo effettivo nelle decisioni che hanno un impatto sul le loro vite”
Kofi Annan, già Segretario Generale Nazioni Unite

• Un altro principio chiave dell’approccio dei diritti umani è l’eguaglianza e la non discriminazione. La loro applicazione a programmi e politiche volti al raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio richiede la loro applicazione ai gruppi più vulnerabili, emarginati e svantaggiati.
• Un ulteriore principio chiave dell’approccio dei diritti umani è l’indivisibilità, l’interdipendenza e l’interrelazione dei diritti umani. Se da un lato questo richiede che i programmi di sviluppo facciano riferimento a tutti i diritti insieme, dall’altro, sia raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio che realizzare i diritti umani richiede tempo e risorse. Pertanto il quadro internazionale dei diritti umani permette di dare priorità ad alcuni diritti e la progressiva realizzazione dei diritti umani. Allo stesso modo, gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio definiscono le aree prioritarie di intervento per la lotta alla povertà.
L’approccio dei diritti umani impone alcuni limiti alla realizzazione progressiva. Innanzitutto, se viene data priorità ad alcuni diritti, il livello assoluto di realizzazione degli altri non può venir lasciato diminuire deliberatamente – si tratta del principio di non retrocessione. Inoltre, il livello minimo di alcuni diritti sono di effetto immediato e non può essere ignorato – come il diritto al cibo e ad un’abitazione. Questi principi devono venire applicati anche per l’attuazione degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio.

• L’approccio dei diritti umani sottolinea la necessità di individuare chiaramente gli attori chiave nel processo di sviluppo e realizzare un’attenta analisi e valutazione dei loro diritti e doveri. Nello specifico, l’approccio dei diritti umani si focalizza su due gruppi di attori chiave. Il primo è quello delle persone che beneficiano di diritti che devono esser resi effettivi (detentori di diritti). Il secondo gruppo di attori è quello delle persone in posizione di autorità e potere che devono garantire questi diritti (garanti dei diritti). Lo sviluppo dei programmi dovrebbe essere ideato in modo specifico per potenziare le capacità di questi due gruppi.
• L’approccio dei diritti umani richiede un’analisi comprensiva delle ragioni sottostanti al mancato conseguimento dei diritti. Pertanto i programmi di sviluppo focalizzati sugli Obiettivi di Sviluppo del Millennio devono basarsi sull’analisi non solo delle cause immediate della povertà, ma anche di quelle strutturali, magari non evidenti e della mancata realizzazione dei diritti.

• La comunità internazionale ha stabilito delle linee guida per rendicontare a specifiche entità identificate nelle Convenzioni internazionali lo stato di attuazione e tutela dei diritti umani. Gruppi organizzati della società civile hanno sviluppato delle metodologie per monitorare in maniera indipendente l’attuazione dei Diritti Umani. I risultati di questo lavoro possono essere impiegati per il monitoraggio dei progressi verso il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio.


Lavorare per il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio e la realizzazione dei diritti umani

Unire gli sforzi per assicurare la realizzazione dei diritti umani e l’attuazione degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio, offre l’opportunità unica di lavorare verso il comune obiettivo della dignità umana e un mondo senza povertà e ingiustizia. Così facendo, si garantisce a diversi gruppi l’opportunità di collaborare – attivisti dei diritti umani, attivisti di giustizia sociale, unioni di commercianti, associazioni di fede. Queste collaborazioni rafforzano la nostra comune ricerca di vita dignitosa per tutte le donne, uomini e bambini. Unendo le forze possiamo far diventare la povertà storia in una generazione!

Unisciti e agisci ora per assicurare la realizzazione dei diritti umani e il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio entro il 2015!

“L’ufficio dell’Alto Commissario per i Diritti Umani sostiene il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio e contribuirà in tutto il mondo agli sforzi per raggiungere gli Obiettivi stabiliti dai capi di stato. È per noi molto importante che le strategie per raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio siano basate sui diritti umani. Laddove gli Obiettivi sono un valido mezzo per stabilire dei traguardi e misurare i progressi, i diritti , tra cui quelli che assicurano a tutti gli esseri umani il godimento di condizioni minime di sussistenza, sono degli obblighi che gli stati devono rispettare.”

Louise Arbour, Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Diritti Umani

La Campagna del Millennio

La Campagna del Millennio lavora con diversi partner nei paesi di tutto il mondo per supportare gli individui nel loro sforzo per far mantenere ai governi le promesse di raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio e realizzare i diritti umani.

Solo che gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio potranno essere raggiunti entro il 2015, solo se i cittadini vengono informati delle promesse e degli impegni che i loro governi hanno preso e solo se si impegnano a reclamarne la loro realizzazione.

E’ importante ricordare che siamo la prima generazione che dispone della tecnologia, delle risorse e del know-how per sradicare la povertà. Non possiamo perdere questa occasione.

Agisci ora! Aderisci alla campagna!

Visita il sito della Campagna www.campagnadelmillennio.it

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