“Non sappiamo dove andare”
Chiara Rossotto e Stefano Cangemi
Allarme tra i terremotati dell’Aquila che vivono negli alberghi: i soldi sono finiti, fra dieci giorni in quattromila senza un tetto. Le voci raccolte il 20 giugno nel servizio del Tg3.
“Quattro anni fa ero nella mia città, con i miei amici, nella piazza di Colle Maggio a guardarmi la partita, adesso sono qui in una stanza d’albergo a guardarmi un megaschermo”. La storia di Fabrizio, come quella di quasi 4000 sfollati da 14 mesi in albergo. Più di 1200 ospitati sulla costa abruzzese, a fine mese però scade la convenzione. “In albergo mi hanno detto metti tutto negli scatoloni perché se la convenzione non viene rinnovata lasceremo tutta la tua roba in un deposito”. Massimo Caliente, sindaco dell’Aquila: “Mancano i soldi per l’emergenza e questa è la cosa più grave, quella della sistemazione alberghiera. Dobbiamo agli albergatori novanta milioni di euro”.
“Il 30 giugno scadrà anche la nuova esenzione del pedaggio e quindi dal primo luglio non solo riprenderemo non solo a pagare tasse, irpef, inps in un'unica rata il 16 luglio per i dipendenti ma riprenderemo anche, per chi rimane sulla costa, a pagare il pedaggio autostradale”.
“I diritti sono cancellati, e restano i regalucci che di volta in volta vengono fatti. Ci sentiamo assistiti paternalisticamente per quello che non vogliamo, e non ci sentiamo invece coinvolti in un progetto grande, grandioso, di ricostruzione della città. L’Aquila è l’Aquila, non è un paesotto…”.
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Servizio di Chiara Rossotto e Stefano Cangemi
Fonte: Tg3
20 giugno 2010