Bilancio positivo per la Terza assemblea dell’Onu dei Giovani


Valeria Cerasoli – Ufficio stampa Onu del Giovani


Chiusa la Terza Assemblea dell’Onu dei Giovani gli organizzatori tirano le somme e fanno le prime valutazioni. "E’ giunto il momento di analizzare l’esperienza appena trascorsa nei suoi punti di forza e nelle sue debolezze, di raccogliere le testimonianze e i materiali prodotti per farne un documento conclusivo di sintesi". Ed è anche l’ora di pensare alla prossima edizione dell’Onu dei Giovani.


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Bilancio positivo  per la Terza assemblea dell’Onu dei Giovani

“Un risultato oltre ogni aspettativa e previsione”. Questo il primo commento del comitato promotore, realtà in costruzione che ha mostrato di avere notevoli capacità organizzative, oltre che una grande energia: “guardiamo complessivamente all'evento con grande soddisfazione, in termini sia qualitativi che quantitativi, e sia rispetto al merito che al metodo: il comitato promotore è una realtà ancora piccola, nata da poco, che si è data da fare per poter realizzare un'iniziativa cui teneva molto”. E ancora: “la partecipazione ampia oltre ogni previsione, la varietà dei temi trattati, la grande capacità di fare sintesi ed esprimersi con chiarezza in ogni occasione di confronto e dibattito, l'incontro e la contaminazione cui siamo andati incontro e che ci hanno lasciato profondamente arricchiti: di questo siamo sicuramente fieri, da questo adesso ripartiamo”.

Gli organizzatori vogliono porre l’accento sull’impegno dei ragazzi, i veri protagonisti dell’evento, come lo stesso slogan recitava “Giovani in azione per i diritti umani e la pace”. Sì perché accanto ai circa quaranta ospiti internazionali provenienti da Guatemala, Colombia, Kenya, Tanzania, Israele e Palestina, accanto alle numerose personalità celebri del panorama italiano che sono intervenuti nelle assemblee plenarie (Patrizia Sentinelli, vice ministro degli Affari Esteri, Alex Zanotelli, Don Luigi Ciotti e Riccardo Icona) c’erano più cinquecento ragazzi motivati e consapevoli. I ragazzi dell’Onu dei Giovani hanno dimostrato di saper ascoltare ma anche di saper proporre e agire, di conoscere le questioni più scottanti dell’attualità e di volerle cambiare. E un potenziale del genere non può e non deve essere sprecato, bisogna farne tesoro.

La carta d'intenti della Terza assemblea dell'ONU dei Giovani parla chiaro e si declina in tre verbi: cosa abbiamo capito; cosa chiediamo; cosa ci impegniamo a fare. Una sintesi di parole d'ordine da realizzare: accettare la complessità della realtà, acquisire diritti e consapevolezza, lavorare sul territorio e attivare reti sociali, in una parola impegnarsi a portare a casa tutto ciò che si è compreso e deciso a Terni. I ragazzi dell'Onu dei Giovani riconoscono il valore formativo dell'istruzione, i limiti dell'informazione mediatica, il potere decisionale degli anziani. È per questo che chiedono e meritano di essere ascoltati.

Il percorso dell’Onu dei Giovani si è così concluso formalmente domenica 7 Ottobre in occasione della Marcia Perugia-Assisi. “Tutti i Diritti Umani per Tutti” è stato il filo conduttore che ha legato centinaia di persone nell’unica direzione del rispetto e dell’universalità dei diritti. Alla vigilia del 60° anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, l’Umbria e Terni si sono fatte portavoce di messaggi di pace, parlando un’unica lingua.

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