In consiglio con la Fascia della pace al braccio


Giovani amministratori della pace


Questo è l’appello dei Giovani Amministratori della Pace: “Fascia della pace al braccio in tutti i Consigli per chiedere verità e giustizia per i pacifisti attaccati da Israele”.


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In consiglio con la Fascia della pace al braccio

I Giovani Amministratori della Pace: “Fascia della pace al braccio in tutti i Consigli per chiedere verità e giustizia per i pacifisti attaccati da Israele”

I Giovani Amministratori per la Pace, la neonata rete di giovani di enti locali da tutta Italia che lavora per costruire politiche di pace nei propri territori e costruire una nuova cultura, esprimono indignazione e sconcerto di fronte all'aggressione criminale di Israele nei confronti della nave pacifista Freedom Flottilla.

La rete dei giovani amministratori per la pace (Gap) è mobilitata assieme alla società civile che in tutta Italia sta promuovendo presidi di protesta e che sta chiedendo a gran voce una presa di posizione netta da parte delle istituzioni italiane ed europee.

Per questo in tutti gli enti locali i Gap presenteranno una mozione degli Enti Locali Per la Pace per chiedere al Governo, al Parlamento italiano e a tutti i responsabili della politica di assumere con urgenza, in concorso con la comunità internazionale, tutte le iniziative necessarie per scongiurare ulteriori stragi e chiudere nel più breve tempo possibile il conflitto israelo-palestinese riconoscendo ad entrambi i popoli, come stabilito dalle risoluzioni dell’Onu, la stessa dignità, gli stessi diritti e la stessa sicurezza

Oggi stiamo assistendo ad un atto tra i più gravi mai commessi nei confronti di pacifisti, il mondo democratico, la società civile internazionale, non possono assistere in silenzio ad un atto di tale barbarie e per questo i Gap da ora, fino a quando non sarà fatta chiarezza e giustizia sull'accaduto, porteranno al braccio in tutte le sedute dei loro organi una fascia coi colori della pace per chiedere che anche le istituzioni levino alta la loro voce per chiedere che la nostra diplomazia si mobiliti per ottenere l’immediato rilascio dei pacifisti e il dissequestro di tutti i beni trasportati dalla flotta della libertà che devono poter raggiungere il porto di Gaza e che venga aperta immediatamente un’inchiesta internazionale su quanto sta accadendo.
Chiediamo infine, come ha fatto anche il Consiglio di Sicurezza dell'Onu che il Parlamento e il governo italiano esercitino ogni pressione necessaria su Israele per ottenere al più presto questo primo obiettivo concreto e per assicurare l’accesso della nave irlandese “Rachel Corrie” in viaggio verso il porto di Gaza.

Fonte: Giovani amministratori della pace

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