Domenica 7 ottobre non abbiamo portato alla Marcia bandiere politiche…
Uno dei 200.000
E’ stato importante per noi realizzare a San Marino venerdì 5 ottobre la serata di preparazione e sensibilizzazione alla marcia, perché ci ha dato l’opportunità di incontrarci e riflettere sulle tematiche dei “Diritti Umani per tutti”. Insieme ad altre due associazioni, abbiamo allestito 4 bellissime mostre fotografiche, cariche di significati: • Mai più – di […]
E’ stato importante per noi realizzare a San Marino venerdì 5 ottobre la serata di preparazione e sensibilizzazione alla marcia, perché ci ha dato l’opportunità di incontrarci e riflettere sulle tematiche dei “Diritti Umani per tutti”. Insieme ad altre due associazioni, abbiamo allestito 4 bellissime mostre fotografiche, cariche di significati:
• Mai più – di Amnesty International
• I Bimbi di Betlemme – di Graffiti per Progetto Sorriso
• Prima le donne poi i bambini – di Emergency – San Marino
• I Diritti Umani – di Amnesty International
Durante la serata abbiamo proiettato il film “All the invisibile children” che presenta 6 crude storie di bambini ambientate in paesi diversi (Ruanda, Brasile, Stati Uniti, ex Jugoslavia, Italia e Cina). Per finire, abbiamo stampato un lenzuolo con i colori della bandiera della pace usando le mani come timbri; il lenzuolo “Dai una mano alla Pace” è diventato così il nostro stendardo e ci ha accompagnato per tutta la marcia, insieme alla bandiera di “Liberamente Mente Libera”, la nostra associazione, a quella di San Marino e, naturalmente, a quelle della Pace.
Domenica 7 ottobre non abbiamo portato alla Marcia bandiere politiche anche se tutti noi apparteniamo alla sinistra riformista sammarinese, perché la tematica dei Diritti Umani non è di destra né di sinistra, ma è, e deve essere, trasversale ad ogni partito o gruppo politico.
Siamo entrati a far parte del fiume arcobaleno verso le 9,30 e abbiamo notato subito con piacere che il carattere della marcia non era polemico, né astioso; non abbiamo sentito slogan contro una parte o l’altra, ma solamente in favore della pace; non c’erano striscioni di condanna, ma di solidarietà e impegno.
Lungo il percorso abbiamo incrociato sorrisi da parte degli altri partecipanti e della popolazione locale, in piazza a Bastia Umbra poi abbiamo ricevuto anche abbracci gratis…e nasi rossi!
Arrivati sfiniti ai piedi di Assisi, abbiamo iniziato la scalata del monte Subasio! Non sentivamo più le gambe, più di una volta ho pensato di non riuscire ad arrivare in cima e mi sono chiesta perché il punto di incontro non fosse più in basso….magari davanti alla Basilica di S.Francesco…. Sono rimasta sconcertata dalla presenza di un folto gruppo di sportivi che facevano spinning nella piazza sotto la Basilica… forse era il loro modo di partecipare alla marcia, ma a me è sembrato molto fuori luogo e di cattivo gusto.
Arrivati sulla vetta, stremati, indolenziti, con le gambe legnose e rigide, ci si è presentato uno spettacolo bellissimo: il fiume arcobaleno diventava un lago, i colori delle bandiere, degli stendardi e le persone si ammassavano creando una scenografia esplosiva.
La presenza dei monaci birmani ha reso l’evento ancor più speciale, durante il loro minuto di preghiera alla Rocca la marea di gente ha partecipato rimanendo in perfetto silenzio!
Sono momenti che toccano il cuore e rimangono indelebili nella mente.
In un mondo che fatica a capire le ragioni dell’altro, in cui i mezzi di informazione non fanno altro che esaltare la violenza, portando solo i fatti di cronaca nera alla ribalta e all’attenzione morbosa della gente, la forza della marcia non violenta del popolo arcobaleno apre uno spiraglio di speranza; 200 mila persone con la loro presenza, senza urlare né minacciare, hanno dimostrato che l’indifferenza si può combattere con l’entusiasmo, che la pace non è un’utopia e, come scriveva Don Milani, hanno sottolineato il loro “I care”.
Marina Lazzarini “Liberamente Mente Libera”