Buddisti e cristiani in Sri Lanka: una cartolina per la democrazia in Myanmar
AsiaNews
E’ l’iniziativa del gruppo Amici del Terzo Mondo, che mercoledì 26 hanno tenuto l’annuale protesta avanti l’ambasciata birmana, per ricordare i 20 anni dalla vittoria di Aung San Suu Kyi alle elezioni politiche e il suo arresto da parte dei militari.
Solidarietà per il popolo birmano soggiogato da una durissima dittatura militare, per le migliaia di monaci buddisti assassinati e per le altre migliaia ancora in carcere per le proteste pacifiche del 2007 contro la giunta militare. Il gruppo Gli Amici del Terzo Mondo (Ftw) ha tenuto ieri a mezzogiorno una protesta davanti all’ambasciata del Myanmar a Colombo, per esprimere protesta contro la dittatura e per chiedere il rilascio della leader democratica Aung Sang Suu Kyi e dei moltissimi altri prigionieri politici. Circa 50 attivisti di vari gruppi e di varie fedi hanno partecipato alla protesta, tra cui sacerdoti e suore cattolici, monaci buddisti e politici di sinistra. Hanno cantato slogan a favore di Aung Sang e per la democrazia, in lingua sia inglese che sinhala, con cartelli e manifesti con scritto “Rilasciate Aung San Suu Kyi, Da 20 anni in carcere il governo eletto, Stabilite la democrazia in Myanmar”.
Sirithunga Jayasooriya, leader del Partito di sinistra United Socialist, ha ricordato che Aung San Suu Kyi vinse le elezioni 20 anni fa con oltre il 90% dei voti, “ma i militari birmani hanno preso il potere e messo i politici democratici in carcere. In violazione di ogni legge”. La manifestazione si svolge da anni. Ma quest’anno è avvenuta in uno strano clima. Mentre Jayasooriya teneva questo discorso, personale dell’ambasciata ha preso molte fotografie dei partecipanti.
Pessimista padre Marimuttu Sathivel, sacerdote anglicano della parrocchia di S. Michele a Collpitiya, che anche per lo Sri Lanka teme un futuro governo militare. Spiega che la loro riunione vuole chiedere “la libertà” per entrambi i Paesi.
Il venerabile maestro buddista Weligama Dhammissara Thero ricorda ad AsiaNews la figura di Aung Sang Suu Kyi, “leader democratica. Chiediamo la sua liberazione e la democrazia in Myanmar”.
Dure le parole di Freddy Gamage, coordinatore di Ftw, che ha evidenziato la chiusura dell’ambasciata “per paura della nostra voce e della nostra azione democratica. Non ci viene mai consentito di consegnare la petizione che ogni anno noi portiamo loro”. “Così – ha proseguito – quest’anno abbiamo organizzato una campagna di cartoline per raccogliere il voto della gente per la liberazione di Aung Sang e per la democrazia in Myanmar”. La campagna delle cartoline è iniziata ieri e durerà 2 mesi, fino a luglio. Questa protesta pacifica si svolge ogni anno, nello stesso luogo, per ricordare la vittoria di Aung San Suu Kyi nelle elezioni politiche birmane il 27 maggio 1990. Quest’anno è stata anticipata al 26 maggio per evitare la concomitanza con la festa sacra buddista del Vesak.
Fonte: AsiaNews
27 maggio 2010