Ma noi, gli irriducibili ottimisti, non ci stanchiamo!


Uno dei 200.000


Quest'anno, per la prima volta, posso dire c'ero anche io. La marcia per la pace da Perugia ad Assisi mi aveva sempre interessato, ma per i più svariati motivi non avevo mai potuto parteciparvi prima. Il 7 ottobre 2007 ho potuto realizzare il mio sogno. Siamo partiti alle 2.00 da Genova con i pullman organizzati […]


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Quest'anno, per la prima volta, posso dire c'ero anche io. La marcia per la pace da Perugia ad Assisi mi aveva sempre interessato, ma per i più svariati motivi non avevo mai potuto parteciparvi prima. Il 7 ottobre 2007 ho potuto realizzare il mio sogno. Siamo partiti alle 2.00 da Genova con i pullman organizzati dall'Arci, e alle 8.00 del mattino siamo partiti da Ponte S. Giovanni. Una ventina i km che ci separavano da Assisi, però con passo tranquillo, con qualche sosta per guardare ascoltare bere mangiare salutare (e altro) siamo arrivati fin sulla rocca. Paricolarmente duro il tratto finale, scale e pendii, ma alla fine la soddisfazione di esserci arrivati e di aver partecipato.

Pare fossimo duecentomila. Dall'alto della rocca si vedeva un lungo serpentone di gente colorata con bandiere e striscioni. Duecentomila irriducibili ottimisti, persone speranzose che ancora hanno voglia di dire "basta alla guerra, a tutte le guerre" e sopratutto pari dignità e pari diritti per tutti.

"Tutti i diritti umani per tutti", questo era lo slogan di quest'anno; e poi "zero miseria, zero guerra, zero terrorismo" e ancora "100% pace".

Forse da casa, dalle televisioni, non si è potuto percepire il senso di questa manifestazione; se non succede qualcosa di eclatante, se non vi è nemmeno un mostro da sbattere in prima pagina allora anche 200.000, tra donne, uomini, bambini, monaci tibetani, suore cattoliche, ebrei, musulmani, cristiani o atei, non fanno notizia se marciano per la pace ed i diritti in pace e tranquillità.

Ma noi, gli irriducibili ottimisti, non ci stanchiamo.

Alla prossima
Marco

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